
I media riportano che l’installazione di Telegram sui dispositivi Xiaomi è ora bloccata dalla MIUI. In Cina, Xiaomi contrassegna Telegram come un’app pericolosa e la blocca per motivi di sicurezza.
Per MIUI (pronunciato mi-yu-ai) si intende una ROM per smartphone e tablet sviluppato da Xiaomi basato su Android.
Nel 2022, MIUI ha aggiunto funzionalità che hanno dato al sistema operativo la possibilità di contrassegnare e bloccare l’avvio di app potenzialmente dannose sui dispositivi dell’azienda. La funzione, ufficialmente intesa a proteggere da truffe e chiamate spam, è stata criticata quasi immediatamente poiché gli utenti sospettavano che si trattasse del velato tentativo di Xiaomi di tracciare l’attività degli utenti, oltre a cooperare con le autorità cinesi, per censurare app specifiche.
Christmas Sale -40% 𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀
Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Questi sospetti sono stati rafforzati dal fatto che MIUI ha iniziato a bloccare le applicazioni che consentivano agli utenti di apportare modifiche profonde alle impostazioni di rete.
Se un’app è considerata dannosa o pericolosa, MIUI tenta di rimuoverla dal dispositivo e di bloccarne l’installazione. Come ora scrive Bleeping Computer, la MIUI ha recentemente iniziato a segnalare Telegram come un’app pericolosa e a bloccarne l’installazione in Cina.

Secondo i messaggi nei canali Telegram, se la MIUI rileva il messenger, viene visualizzato un avviso:
“L’app non ha superato il controllo di sicurezza Xiaomi. Questa applicazione è fraudolenta e il suo utilizzo può comportare rischi quali addebiti fraudolenti o addebiti irragionevoli. Per motivi di sicurezza, si consiglia di abilitare misure di salvaguardia per garantire la sicurezza e proteggere da applicazioni pericolose.”
I giornalisti, citando uno sviluppatore mobile cinese, confermano che i rapporti secondo cui la MIUI ora considera Telegram pericoloso sono autentici.
Storicamente, le autorità cinesi hanno cercato di imporre restrizioni e divieti assoluti su molte delle principali piattaforme, tra cui Facebook, Twitter, WhatsApp e Google. Anche la Cina ha recentemente rivolto la sua attenzione alle app che facilitano la comunicazione o la condivisione di contenuti, tra cui Telegram. I giornalisti ritengono che tutto ciò indichi il rafforzamento del controllo delle autorità sullo spazio della comunicazione digitale.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.


Secondo quanto appreso da fonti interne di RedHotCyber, l’offensiva digitale che sta creando problemi al Sistema Postale Nazionale in Francia è stata ufficialmente rivendicata dal collettivo hacker filo-russo NoName057(16). Gli analisti confermano che l’azione rientra…

L’analisi che segue esamina il vettore di attacco relativo alla CVE-2025-47761, una vulnerabilità individuata nel driver kernel Fortips_74.sys utilizzato da FortiClient VPN per Windows. Il cuore della problematica risiede in una IOCTL mal gestita che…

Una vulnerabilità critica è stata individuata in MongoDB, tra le piattaforme di database NoSQL più utilizzate a livello globale. Questa falla di sicurezza, monitorata con il codice CVE-2025-14847, permette agli aggressori di estrarre dati sensibili…

Il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha accusato cinque importanti produttori di televisori di aver raccolto illegalmente dati degli utenti utilizzando la tecnologia di riconoscimento automatico dei contenuti (ACR) per registrare ciò che i…

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana (AGCM) ha imposto una sanzione significativa ad Apple. La sanzione ammonta a 98,6 milioni di euro, ovvero circa 115 milioni di dollari. ed è relativa a al…