
Redazione RHC : 19 Ottobre 2025 08:52
Il vicedirettore generale della divisione commerciale di Loongson Technology, Wang Songyu, ha riaffermato il 18 ottobre la strategia dell’azienda di sviluppare CPU interamente indipendenti, in linea con le priorità strategiche nazionali della Cina. Secondo Wang, Loongson continuerà a seguire questa direzione senza lasciarsi condizionare dalle sanzioni estere, sottolineando come l’autonomia tecnologica rappresenti oggi una necessità per il Paese.
Tra i dieci principali risultati scientifici e tecnologici menzionati nel rapporto del 20° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, diverse iniziative hanno adottato o integrato i processori Loongson, smentendo il vecchio preconcetto secondo cui “maggiore indipendenza significa minore efficienza”.
Nel mercato ICT della provincia di Hubei, le spedizioni complessive di chip Loongson hanno superato le 20.000 unità, assicurando al produttore una posizione di leadership a livello locale. Anche i processori per server e le soluzioni hardware complete dell’azienda sono stati adottati in numerosi settori strategici.
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Per quanto riguarda la capitale, i prodotti Loongson rappresentano già il 63% delle forniture di terminali previste nel piano di approvvigionamento centralizzato di Pechino per il 2025, consolidando il ruolo dell’azienda nel mercato interno.
Loongson ha recentemente introdotto il processore 3C6000, progettato e prodotto interamente in Cina. Il capo progettista Hu Weiwu ha dichiarato che le prestazioni di questo chip sono in linea con i migliori prodotti internazionali del 2023 e 2024, evidenziando che il 3C6000 è una CPU nativa, sviluppata senza alcuna licenza o dipendenza da fornitori esteri.
Ogni componente, dal sistema d’istruzioni agli IP core, è stato creato internamente.
Il 3C6000 utilizza l’architettura LA664, condivisa con il processore desktop Loongson 3A6000, e impiega una pipeline a sei stadi che migliora sensibilmente l’efficienza rispetto alla generazione precedente.
Ogni chip integra 16 core e 32 thread, con la possibilità di configurazioni multi-chip fino a 64 core e 128 thread, grazie alla tecnologia di interconnessione Dragonchain. Questa soluzione riduce in modo significativo la latenza tra i chip e aumenta la scalabilità del sistema.
Il processore supporta memorie DDR4-3200 a quattro canali e 64 linee PCIe 4.0, offrendo un notevole incremento di larghezza di banda. Inoltre, integra algoritmi crittografici nazionali ad alte prestazioni, con una velocità SM3 superiore a 20 Gbps.
Secondo i test interni condotti da Loongson, il modello 3C6000/S (16 core e 32 thread) raggiunge prestazioni comparabili all’Intel Xeon 4314 (10 nm, 2,4-3,4 GHz, 24 MB cache, 135 W).
La versione 3C6000/D, con 32 core e 64 thread su doppio die in silicio, si avvicina invece alle prestazioni dello Xeon 6338 (32 core, 64 thread, 2,0-3,2 GHz, 48 MB cache, 205 W).
Con questa nuova generazione di CPU, Loongson punta a rafforzare ulteriormente la sovranità tecnologica cinese, proponendo soluzioni competitive in grado di ridurre la dipendenza dalle architetture occidentali.
Redazione
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