Redazione RHC : 28 Maggio 2022 08:10
In due giorni, la Cybersecurity & Infrastructure Security Agency (CISA) statunitense ha aggiunto 41 vulnerabilità al suo catalogo di vulnerabilità note sfruttate dai criminali informatici, tra cui Android e Cisco IOS XR.
Alcune vulnerabilità sono datate. La più vecchia è stata divulgata nel 2016 e la “più nuova” è la CVE-2022-20821 in Cisco IOS XR, che è stata risolta la scorsa settimana.
La CVE-2022-20821 consente di scrivere file arbitrari nel file system, recuperare informazioni da un database e scrivere dati in un database Redis residente in memoria.
Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato
Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Altre vulnerabilità degne di nota sono le CVE-2021-1048 e la CVE-2021-0920 su Android. Sebbene siano presenti nel kernel Linux, sono state utilizzate solo in un numero limitato di attacchi ai dispositivi Android.
La CVE-2021-0920 è una vulnerabilità relativa all’uso della memoria del kernel Linux per i gestori di file socket di dominio Unix. Il modo in cui gli utenti chiamano contemporaneamente close() e fget() può potenzialmente introdurre una race condition.
Per quanto riguarda CVE-2021-1048, gli esperti di Google Threat Analysis Group (TAG) hanno recentemente segnalato che la vulnerabilità è stata sfruttata insieme ad altre vulnerabilità zero-day per installare lo spyware Predator.
La CISA ha richiesto alle agenzie federali di correggere le suddette vulnerabilità entro il 13 giugno 2022.
Le restanti vulnerabilità riguardano Cisco, Microsoft, Apple, Google, Mozilla, Facebook, Adobe e Webkit GTK e coprono il periodo dal 2018 al 2021.
Tra questi, si segnala anche una vulnerabilità di escalation dei privilegi in Windows (CVE-2020-0638), la quale era sfruttata dalla cyber gang ransomware Conti.
I ricercatori di Okta hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...
Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...
La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...
Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta di un sistema su larga scala in cui falsi specialisti IT provenienti dalla RPDC i quali ottenevano lavoro presso aziende americ...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006