La cybersicurezza è democratica: lo stesso virus colpisce multinazionali e casalinghe
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Fortinet 970x120px
Redhotcyber Banner Sito 320x100px Uscita 101125
La cybersicurezza è democratica: lo stesso virus colpisce multinazionali e casalinghe

La cybersicurezza è democratica: lo stesso virus colpisce multinazionali e casalinghe

Fabrizio Saviano  7 Novembre 2025 09:58

Lo stesso malware che ieri bloccava i server di una grande banca oggi cripta le foto della signora Pina sul suo PC di casa.

Come?

Con un innocuo messaggio WhatsApp, inviato dal nipote, la cui moglie lavora proprio in quell’istituto di credito, che ha preso lo stesso virus sul PC aziendale che si è diffuso automaticamente. Questa storia non è una fiaba ma la cruda realtà che dimostra una verità scomoda: la cybersecurity è profondamente democratica.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

Le minacce non fanno distinzioni, colpiscono multinazionali e casalinghe, grandi aziende e singoli individui, sfruttando l’anello più debole della catena: il fattore umano. Le organizzazioni non sono contenitori astratti, ma reti di persone. Ognuno di noi, inconsapevolmente, può diventare il vettore di un attacco informatico.

Il malware fa il suo lavoro senza badare al conto in banca: usa le stesse tecniche per paralizzare i server di una multinazionale o i dispositivi domestici di una persona comune, con effetti ovviamente molto diversi. Un click sbagliato su un link o un allegato da una fonte apparentemente affidabile può innescare una catena di infezioni che si espande dall’ambito personale a quello professionale, aggirando firewall e controlli perché il vero varco è nelle nostre mani.

La catena dell’infezione è semplice ma spietata:

  • Parte spesso da un momento di distrazione o da un errore nelle nostre case, ad esempio un messaggio di phishing su WhatsApp o una email ingannevole;
  • L’infezione si propaga lateralmente attraverso connessioni, dispositivi condivisi o servizi cloud;
  • Finisce nelle reti aziendali, magari tramite un dipendente inconsapevole che trasporta la minaccia attraverso uno smartphone o credenziali violate chissà dove.

Nonostante le aziende spendano milioni in tecnologie di difesa, il vero difetto è il fattore umano. I criminali lo sanno bene e usano l’inganno: social engineering, messaggi di urgenza, false autorità, pressione da parte dei familiari e paura sono armi che funzionano su tutti, dal dirigente al parente che non sa distinguere un link sospetto.

Quindi, la cybersecurity è una questione che riguarda tutti. Le imprese più visionarie lo hanno capito e stanno investendo in programmi di security awareness che coinvolgono non solo i dipendenti ma anche le loro famiglie.

Però, l’Italia fatica ancora. Siamo agli ultimi posti tra i Paesi UE per competenze digitali di base: solo il 45% degli italiani le possiede secondo l’indice DESI Digital Skills Report 2025 della Commissione Europea. Si tratta di un gap che rallenta la diffusione di una cultura della sicurezza che dovrebbe essere civile, come l’educazione stradale o sessuale. Per questo motivo sarebbe ora di introdurre la cybersicurezza come materia scolastica.

Le strategie di difesa devono spostarsi da silos tecnologici isolati a una visione integrata della sicurezza, che consideri come il comportamento umano dentro e fuori dall’ufficio influisca direttamente sulla protezione aziendale. Il principio “zero trust” vale anche e soprattutto per le persone: fidarsi mai, verificare sempre.

Per chi vuole approfondire l’interconnessione tra formazione, comportamento umano e gestione del rischio, il «Manuale CISO Security Manager» offre un’analisi dettagliata e proposte pratiche per trasformare il fattore umano da vulnerabilità a risorsa.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • #cybersecurity
  • #sicurezza informatica
  • attacchi informatici
  • cybersecurity democratica
  • fattore umano
  • Malware
  • minacce informatiche
  • phishing
  • protezione aziendale
  • Sicurezza digitale
  • Social engineering
Immagine del sito
Fabrizio Saviano

Fabrizio Saviano è Istruttore Autorizzato (ISC)² per la certificazione CISSP, consulente nell'ambito di sicurezza e governance IT, tecnologie persuasive e cognitive. Laureato in Scienze della Comunicazione con specializzazione in Cognitivismo, è stato agente scelto della squadra intrusioni della Polizia Postale di Milano, CISO di una banca globale e ha avviato BT Security in Italia.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Linee Rosse e Limiti Etici nell’OSINT: Quando la Ricerca Oltrepassa il Confine della Legalità
Di Alexandro Irace - 17/12/2025

L’Open Source Intelligence (OSINT) è emersa, negli ultimi anni, come una delle discipline più affascinanti, ma anche più insidiose, nel panorama dell’informazione e della sicurezza. La sua esse...

Immagine del sito
La psicologia delle password. Non proteggono i sistemi: raccontano le persone
Di Simone D'Agostino - 17/12/2025

La psicologia delle password parte proprio da qui: cercare di capire le persone prima dei sistemi. Benvenuti in “La mente dietro le password”, la rubrica che guarda alla cybersecurityda un’angol...

Immagine del sito
Se pensavi che la VPN servisse a proteggerti… ripensaci!
Di Redazione RHC - 16/12/2025

Le estensioni del browser sono da tempo un modo comune per velocizzare il lavoro e aggiungere funzionalità utili, ma un altro caso dimostra con quanta facilità questo comodo strumento possa trasform...

Immagine del sito
Supply Chain. Aggiornavi Notepad++ e installavi malware: cosa è successo davvero
Di Redazione RHC - 16/12/2025

Una nuova versione, la 8.8.9, del noto editor di testo Notepad++, è stata distribuita dagli sviluppatori, risolvendo una criticità nel sistema di aggiornamento automatico. Questo problema è venuto ...

Immagine del sito
Pornhub: esposta la cronologia dei membri Premium. Scopriamo cos’è successo
Di Luca Galuppi - 16/12/2025

Questa non è la classica violazione fatta di password rubate e carte di credito clonate.È qualcosa di molto più delicato. Il data breach che ha coinvolto Pornhub nel dicembre 2025 rappresenta uno d...