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La storia del formato MP3. L’algoritmo che cambiò la musica

Redazione RHC : 16 Maggio 2021 09:00

Abbiamo parlato di recente di Pier Giorgio Perotto, pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60, quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o P101), il primo computer desktop della storia regalandoci una tecnologia italiana divenuta famosa in tutto il mondo, oltre ad essere uno tra i simboli delle innovazioni tecnologiche del nostro paese.

Oggi parleremo di Leonardo Chiariglione, un altro celebre scienziato italiano, noto per l’ideazione del gruppo MPEG e dell’MP3, standard che portò ad una rivoluzione nella distribuzione dei contenuti su internet, al quale seguì il P2P e la rivoluzione dell’industria musicale degli anni 90.

Il famoso formato audio MP3, acronimo di Moving Picture Expert Group-1/2 Audio Layer3, venne ideato nel 1997 da un gruppo di esperti MPEG, un comitato scientifico nato dalle menti di Leonardo Chiariglione e Hiroshi Yasuda, dove la prima home page del progetto venne ospitata sul sito del centro CSELT di Torino.


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L’MP3, è un’ulteriore fase del progetto MPEG Audio che si concluse nel 1994 con la creazione dell’MPEG-2, definito come standard internazionale con il codice ISO/IEC 13818-3 e pubblicato nel 1995.

Nell’algoritmo di codifica dell’MP3, batte un cuore tutto italiano, in quanto venne ideato dall’ingegnere Leonardo Chiariglione, al quale dobbiamo la vision dell’importanza degli standard nelle tecnologie audio-video dell’epoca.

La compressione MP3 funziona riducendo (o approssimando) l’accuratezza di alcuni componenti del suono considerati (mediante analisi psicoacustica) oltre le capacità uditive della maggior parte degli umani. Questo metodo viene comunemente definito codifica percettiva o modellazione psicoacustica . Le informazioni audio rimanenti vengono quindi registrate in modo efficiente in termini di spazio, utilizzando gli algoritmi MDCT e FFT.

Rispetto all’audio digitale di qualità CD , la compressione MP3 può comunemente ottenere una riduzione del 75-95% delle dimensioni. Ad esempio, un MP3 codificato a un bitrate costante di 128 kbit/s comporterebbe un file di circa il 9% della dimensione dell’audio del CD originale.

Insomma oggi, portarsi dietro 1000 brani con la codifica mp3 è molto facile, stanno tranquillamente in una scheda mini SD del nostro cellulare.

Leonardo Chiariglione nasce nel 1943 a Villar Dora, un piccolo comune vicino a Torino immerso nel verde delle Alpi. Una volta svolto il liceo classico salesiano si iscrive ad ingegneria elettronica al Politecnico di Torino, conseguita all’età di 26 anni.

Questa sua formazione umanistico/scientifica, caratterizzeranno tutta la sua vita professionale, creando un incredibile contrasto con la sua naturale passione per l’evoluzione tecnologica e la cultura nel senso più esteso del termine.

Si trasferì a Tokyo per il dottorato in comunicazioni elettriche, restando affascinato dalla cultura nipponica, della quale disse:

“Un paese che mi ha sempre affascinato… ed ancora oggi il giapponese è la lingua che conosco meglio oltre alle standard richieste per il mio lavoro”.

Ma il giapponese è una tra le tante lingue conosciute dall’ingegnere italiano, in quanto parla fluentemente inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese, oltre che, chiaramente, italiano e giapponese.

Questo lo porta anche nelle conferenze ad interloquire con gli altri scienziati nella loro stessa lingua con estrema naturalezza.

A marzo del 1971, prima ancora di aver terminato il dottorato (1973) incentrato sui processi stocastici nelle telecomunicazioni, accede allo storico centro di ricerca torinese CSELT (Centro Studi E Laboratori Telecomunicazioni), del gruppo IRI-STET divenuto, nel 1997, della Telecom Italia.

Dal marzo 1971 fino al luglio 2003, ha lavorato come ricercatore e manager presso lo CSELT e mentre lavorava in questo laboratorio, nel 1988, fonda, insieme a Hiroshi Yasuda, il gruppo di lavoro internazionale MPEG, che con il tempo raggiunse le 350 unità in rappresentanza di più di 200 aziende e organizzazioni appartenenti a circa 20 nazioni del mondo.

Chiariglione è noto a livello internazionale per il suo ruolo di ideatore e di leader del gruppo MPEG, che ha prodotto standard tecnologici audio-video largamente conosciuti e diffusi anche presso il grande pubblico.

Chi non si ricorda di WinAmp e di Napster?

Ricordiamoci sempre che noi Italiani, non siamo da meno a nessuno.

Chiariglione venne insignito di molti premi, tra i quali l’IBC John Tucker award, IEEE Masaru Ibuka Consumer Electronics award e Kilby Foundation award. Inoltre nel 1999, il prestigioso settimanale Time Digital lo ha incluso nei 50 maggiori innovatori del mondo digitale e nel 2012 è stato insignito della IET Faraday Medal e nel 2014 è stato insignito del prestigioso Premio Marconi per la Creatività. Infine il premio Paolo Scolari del 2018.

Dal 2004 è amministratore delegato di una società di consulenza (CEDEO) che tratta di media digitali oltre ad essere co-fondatore e presidente delle organizzazioni chairman e convener) del gruppo MPEG fin dalle sue origini.

Quando sentiremo da una chiavetta USB collegata alla nostra macchina della musica in formato MP3, ricordiamoci che questo lo dobbiamo grazie a lui.

Anche in questo caso, dobbiamo renderci conto che le menti in Italia ci sono. Forse, dobbiamo stimolarle e crederci un po’ di più.

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