Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

La Storia di Max: Fallimenti di Identificazione e Autenticazione in un E-commerce

Matteo Brandi : 5 Settembre 2024 08:20

Questa è la storia di Max, il fondatore di un e-commerce specializzato in dispositivi tecnologici: una storia di pura invenzione (perdonerete la mia vena di scrittore) per introduttore un altro dei OWASP TOP 10 (qui il sito ufficiale ): “Identification and Authentication Failures” cioè i fallimenti di identificazione ed autenticazione.

Questa storia ci insegnerà alcuni accorgimenti per aiutare a prevenire i fallimenti di identificazione ed autenticazione in un e-commerce.

Da quando Max ha creato il suo e-commerce, questo non ha fatto che crescere con il fatturato. La vasta gamma di prodotti unita alla puntuale assistenza, ha fatto dell’e-commerce di Max un punto di riferimento per gli appassionati. Ma questa non è una storia di successo. É una storia di perdite finanziarie, multe e di perdita di  fiducia dei clienti. Questo è il palcoscenico di un incidente informatico.

L’ombra dell’incubo dei Fallimenti di Identificazione ed Autenticazione

Vuoi diventare un esperto del Dark Web e della Cyber Threat Intelligence (CTI)?
Stiamo per avviare il corso intermedio in modalità "Live Class", previsto per febbraio.
A differenza dei corsi in e-learning, disponibili online sulla nostra piattaforma con lezioni pre-registrate, i corsi in Live Class offrono un’esperienza formativa interattiva e coinvolgente.
Condotti dal professor Pietro Melillo, le lezioni si svolgono online in tempo reale, permettendo ai partecipanti di interagire direttamente con il docente e approfondire i contenuti in modo personalizzato. Questi corsi, ideali per aziende, consentono di sviluppare competenze mirate, affrontare casi pratici e personalizzare il percorso formativo in base alle esigenze specifiche del team, garantendo un apprendimento efficace e immediatamente applicabile.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Le cose, in genere, iniziano da qualcosa di molto piccolo, quasi insignificante. Max prestava attenzione alla sicurezza informatica, pensava di farlo al meglio. Oltre all’e-commerce utilizzava molti altri servizi online. La password che usava era complessa e faceva sempre il logout dalle applicazioni. Era convinto che bastasse.

Visto che la password era complessa e pensava che non fosse una buona pratica segnarla in foglietti in bella vista, usava sempre la stessa in modo tale da ricordarla, dovendola inserire più volte al giorno quindi…servizi diversi, stesse credenziali.

Inoltre per l’account di amministratore del suo e-commerce, non era presente la MFA (Multi Factor Authentication), ritenuta una noia. La password era complessa e tanto bastava. Non era presente neanche un time-out per login errati. Aveva paura di essere chiuso fuori.

Immersione nel Caos

Quella mattina, quando si collegò all’e-commerce tutto era sparito ma nel back-end trovò un file con la richiesta di riscatto di 3 bitcoin per avere indietro i dati e perché questi non fossero venduti nel Dark Web. Max si sentì scosso fino alle fondamenta. I backup più recenti erano online ed anche quelli erano stati rimossi. Ma quello che più lo sconvolgeva era la possibilità che i dati dei clienti fossero venduti dai trafficanti. Chiamò immediatamente il team di sviluppo che si mise al lavoro. Furono giorni frenetici.

Alla fine capirono il problema: le credenziali di Max, che erano sempre uguali in tutti i servizi online, erano state trafugate da uno di questi e finite in un grande database molto diffuso negli ambienti.

I criminali, provando tutto il database, avevano trovato la combinazione giusta. Non essendoci poi time-out o ban per tentativi errati o MFA, l’accesso era stato veloce.

Verso una nuova Alba

Max ha subito delle perdite che ancora non ha del tutto recuperato: i giorni di fermo, la multa, la fiducia dei clienti, ma è determinato a ricostruirla diventando più forte di prima. Adesso utilizza credenziali diverse per diversi servizi online e per il suo e-commerce ha attivato sia il time-out dopo alcuni tentativi errati  che il ban dell’IP (dopo molti tentativi) oltre che il Multi Factor Authentication.

“Oggi segna il ritorno della fiducia. La lezione più grande che abbiamo imparato è che la sicurezza informatica non è mai una destinazione finale, ma un viaggio di continuo miglioramento. Spero che la mia storia possa servire ad altri imprenditori: investire nella sicurezza informatica non è più una scelta ma un imperativo assoluto.”

A Max gli auguri di una pronta ripresa.

Matteo Brandi
Imprenditore Digitale, Cyber Security Enthusiast. Certificato TCM Security Pratical Network Penetration Tester e CompTIA Security+. Con la sua attività aiuta Aziende e PMI del nostro paese a difendersi dalle minacce informatiche. Membro del Gruppo Hackerhood di Red Hot Cyber.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

L’Anonimato Digitale In Pericolo! Cosa Sta Decidendo l’Unione Europea?

Negli ultimi anni l’attenzione politica si è ampliata al di fuori dei confini nazionali dei diversi stati. Dall’oramai superata pandemia causata dal COVID-19 e la (ri)nascita dei di...

Machine1337: Il threat actor che rivendica l’accesso a 4 milioni di account Microsoft 365

Un nuovo nome sta guadagnando rapidamente visibilità nei meandri del cybercrime underground: Machine1337, un attore malevolo attivo sul noto forum underground chiuso XSS, dove ha pubblicato una s...

Nucor, La Più Grande Acciaieria USA si Ferma Dopo L’attacco Informatico

La più grande azienda siderurgica statunitense, Nucor, ha temporaneamente sospeso le attività in diversi suoi stabilimenti dopo che la sua infrastruttura IT interna è stata attaccata. L...

Ransomware su SAP NetWeaver: sfruttato il CVE-2025-31324 per l’esecuzione remota di codice

Un’onda d’urto tra vulnerabilità, webshell e gruppi ransomware Il 14 maggio 2025, il team di intelligence di ReliaQuest ha aggiornato la propria valutazione su una pericolosa vulner...

Google Calendar Sotto Tiro! Un Solo Carattere Nasconde Un Attacco Malware Avanzato

I ricercatori di sicurezza hanno individuato un nuovo metodo d’attacco in cui i cybercriminali sfruttano gli inviti di Google Calendar per veicolare malware. La tecnica impiegata si basa su un ...