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L’effetto Flynn colpisce ancora: adulti più concentrati e intelligenti rispetto al passato!

Redazione RHC : 27 Ottobre 2024 07:34

Secondo una meta-analisi pubblicata sulla rivista Personality and Individual Differences, la capacità di concentrazione degli adulti è migliorata significativamente negli ultimi 20-30 anni. Un team di ricercatori guidati da Denise Andrzejewski dell’Università di Vienna attribuisce questo a una possibile manifestazione dell’effetto Flynn, un fenomeno in cui il QI medio della popolazione in vari paesi aumentava con ogni generazione tra la metà e la fine del XX secolo.

L’effetto Flynn, descritto per la prima volta dal politologo James Flynn nel 1984, ha comportato un aumento medio di tre punti nei punteggi del QI ogni decennio. Tuttavia, recentemente questa crescita ha rallentato o si è fermata del tutto in alcuni paesi, e in alcuni luoghi la tendenza si è addirittura invertita. Le ragioni del calo del QI rimangono oggetto di dibattito tra gli esperti.

La capacità di concentrazione fa parte dell’intelligenza generale, il che potrebbe spiegare la connessione con l’effetto Flynn. Lo studio ha analizzato 179 studi che hanno coinvolto più di 21mila persone provenienti da 32 paesi, tra cui Stati Uniti, Germania, Austria e Svizzera. Tutti i partecipanti dal 1990 al 2021 hanno sostenuto il test dell’attenzione d2, che valuta l’attenzione selettiva e sostenuta, cioè la capacità di concentrazione.




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Il test è composto da stringhe di lettere “d” e “p”, ciascuna delle quali è accompagnata da un numero diverso di barre verticali sopra o sotto. I partecipanti al test sono tenuti a trovare in modo rapido e preciso le lettere “d” che hanno due tratti, limitando il tempo di esecuzione a 20 secondi per riga.

I risultati hanno mostrato che negli ultimi decenni gli adulti hanno iniziato a dimostrare livelli di concentrazione più elevati: il numero di risposte corrette è aumentato, mentre il numero di errori è diminuito. Per i bambini, il quadro è diverso: nonostante la maggiore velocità di completamento del compito, il numero di errori è aumentato, cosa che gli scienziati spiegano con una tendenza al comportamento impulsivo durante i test. Ciò è probabilmente dovuto ai cambiamenti nella società, dove viene posta maggiore enfasi sulla velocità di esecuzione piuttosto che sulla precisione.

Nei paesi di lingua tedesca si sono osservate tendenze diverse. Nei bambini, al contrario, il numero degli errori è diminuito, mentre negli adulti non si è notato alcun miglioramento apprezzabile della concentrazione. Tuttavia, la conclusione generale in 30 paesi rimane la stessa: l’effetto Flynn si estende alla capacità di concentrazione, che a sua volta può essere associata a un aumento complessivo dell’intelligenza.

Redazione
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