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Licenziata dall’AI che aveva contribuito a creare: la storia shock di Katherine Sullivan

Licenziata dall’AI che aveva contribuito a creare: la storia shock di Katherine Sullivan

7 Settembre 2025 11:50

In Australia, una dipendente di banca di 65 anni è stata licenziata dopo l’introduzione dell’intelligenza artificiale, nonostante avesse contribuito al suo sviluppo. La vicenda è stata riportata dal The Sun e riguarda Katherine Sullivan, che ha perso il lavoro a luglio dopo 25 anni di servizio.

Sullivan operava nel reparto di assistenza clienti e aveva preso parte ai test del sistema di intelligenza artificiale chiamato Bumblebee. In seguito all’avvio di questa tecnologia, la banca ha deciso di ridurre il personale, motivando i tagli con la transizione verso i nuovi strumenti digitali.

Secondo l’ufficio stampa dell’istituto, l’obiettivo dell’introduzione dell’intelligenza artificiale è quello di migliorare l’efficienza. Tuttavia, dopo il lancio, Bumblebee non è riuscito a gestire correttamente il flusso di richieste, costringendo la direzione a richiamare temporaneamente alcuni dipendenti.


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Tra coloro che ricevettero l’offerta di rientrare vi era anche Sullivan, che però ha rifiutato la nuova posizione proposta, poiché priva di garanzie di stabilità. La banca ha dichiarato di voler sostenere i lavoratori licenziati e di proseguire comunque nella strategia di implementazione delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Parallelamente, a livello internazionale, anche Microsoft ha affrontato una drastica riduzione del personale a causa dell’adozione di sistemi basati sull’intelligenza artificiale. Nel luglio di quest’anno, il colosso tecnologico ha licenziato novemila dipendenti, segnando il più grande taglio nella storia dell’azienda.

Un portavoce di Microsoft ha giustificato la decisione come necessaria per restare competitivi in un mercato in continua evoluzione. I tagli hanno colpito in particolare ruoli dirigenziali di medio livello, considerati ridondanti rispetto alla nuova organizzazione aziendale.

Non si è trattato, però, di un episodio isolato. Microsoft aveva già avviato una serie di licenziamenti nei mesi precedenti: duemila a gennaio 2025 e seimila a maggio dello stesso anno. Nell’estate del 2024, l’azienda contava 228.000 dipendenti, un numero che oggi risulta sensibilmente ridotto a causa delle politiche di ristrutturazione connesse all’adozione dell’intelligenza artificiale.

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