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L’intelligenza artificiale non ci ruberà il lavoro, ma lo evolverà e cambierà il nostro modo di lavorare

Alessia Tomaselli : 28 Marzo 2023 16:00

Il clamore intorno all’intelligenza artificiale è cresciuto a dismisura negli ultimi anni e si può dire che abbia raggiunto un crescendo con il recente rilascio di ChatGPT (e ora GPT-4) da parte di OpenAI.

Ci sono voluti solo due mesi perché ChatGPT raggiungesse i 100 milioni di utenti, diventando così l’applicazione per i consumatori con la crescita più rapida della storia (Instagram ha impiegato due anni e mezzo per raggiungere lo stesso numero di utenti e TikTok nove mesi).

Secondo Ian Beacraft, l’IA sta avendo molto più successo del previsto. Tutto questo “hype” potrebbe essere giustificato dal fatto che gli strumenti di IA che stiamo vedendo hanno davvero il potere di rivedere il modo in cui lavoriamo, impariamo e creiamo.

Beacraft è il fondatore dell’agenzia Signal & Cipher e comproprietario di uno studio di produzione che progetta mondi virtuali. In un discorso tenuto al South by Southwest la scorsa settimana, ha condiviso le sue previsioni su come l’IA plasmerà la società negli anni e nei decenni a venire.

Una rivoluzione della conoscenza

Beacraft ha sottolineato che con la rivoluzione industriale siamo stati in grado di prendere le abilità del lavoro umano e amplificarle ben oltre ciò che il corpo umano è in grado di fare.

“Ora stiamo facendo la stessa cosa nell’ambito delle conoscenze”, ha detto. “Siamo in grado di fare molto di più, di mettere in campo molta più potenza”.

La rivoluzione industriale ha meccanizzato le competenze, mentre oggi le stiamo digitalizzando. Le competenze digitalizzate sono programmabili, componibili e aggiornabili e l’intelligenza artificiale sta portando tutto questo a un altro livello.

Supponiamo che vogliate scrivere un romanzo adottando lo stile di un determinato scrittore. Potreste chiedere a ChatGPT di farlo, che si tratti di frasi, paragrafi o capitoli, e poi modificare il linguaggio a vostro piacimento.

State programmando l’algoritmo per estrarre anni di studio e di conoscenza. In questo modo non dovrete impiegare il vostro tempo. Ciò rappresenta un aiuto incredibile.

l’AI è composable (componibile), ciò significa che potete sfruttare diverse abilità nello stesso momento, e upgradeable (aggiornabile), ovvero ogni volta che un’IA riceve un aggiornamento, lo fate anche voi.

“Senza essere andati a scuola si acquisiscono nuove competenze grazie all’aggiornamento”, ha affermato Beacraft.

L’era del generalista

Grazie a queste caratteristiche, Beacraft ritiene che l’intelligenza artificiale ci trasformerà tutti in generalisti creativi. Al giorno d’oggi ci sentiamo dire di specializzarci e di acquisire competenze in un determinato settore. Ciò che però dovremmo chiederci è: che cosa succederà quando l’IA sarà in grado di superarci rapidamente in qualsiasi ambito? Avrà ancora senso diventare esperti in un singolo campo?

“Coloro che possiedono profonde competenze in diversi settori, nonché interesse, passione e curiosità in un’ampia gamma di settori, sono le persone che domineranno la prossima era”, ha affermato Beacraft.

“Quando si capisce come funziona una cosa, è abbastanza per lavorarci. Non è necessario avere competenze in tutti i diversi livelli del settore. Si può sapere come funziona il territorio o il campo in generale, poi le macchine possono trovare come far funzionare ciò che ci manca”.

Ad esempio, un grafico che disegna un fumetto può utilizzare strumenti di progettazione basati sull’intelligenza artificiale per trasformare il fumetto in una produzione 3D senza dover conoscere la modellazione 3D, il movimento della telecamera, la fusione o la cattura del movimento.

L’intelligenza artificiale consente ora a una sola persona di eseguire tutta la produzione virtuale. “Questo non sarebbe stato possibile un paio di anni fa, ma ora, con un po’ di impegno, lo è”, ha detto Beacraft.

Il video che viene mostrato qui sotto è stato creato interamente da una sola persona utilizzando l’intelligenza artificiale generativa, comprese le immagini, il suono, il movimento e il parlato.

Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa stanno anche iniziando a imparare a utilizzare altri strumenti e non potranno che migliorare.

ChatGPT, per esempio, non è molto bravo nelle materie scientifiche, ma può farsi aiutare da altre piattaforme per rispondere nel migliore dei modi all’utente che gli pone una domanda in questo ambito.

Come cambierà il mondo del lavoro con l’intelligenza artificiale

Questo non solo cambierà il nostro lavoro, ha detto Beacraft, ma cambierà anche il nostro rapporto con il lavoro. Al momento, le organizzazioni si aspettano un aumento dei dipendenti in ruoli ben definiti. Mansioni come il designer, il contabile o il project manager hanno indicatori di prestazione che in genere migliorano del 2-3% all’anno. “Ma se i dipendenti crescono solo in modo incrementale, come possono le organizzazioni aspettarsi una crescita esponenziale?” ha chiesto Beacraft.

L’intelligenza artificiale prenderà i nostri lavori tradizionali e li renderà orizzontali, dandoci la possibilità di fletterci in qualsiasi direzione. Di conseguenza, avremo abilità e competenze nuove su richiesta.

“Non perderemo i nostri lavori, forse cambierà il nome del nostro ruolo”, ha affermato Beacraft. “Quando le organizzazioni hanno team di persone che lavorano orizzontalmente, tutte le nuove capacità sono nuove, non incrementali, e all’improvviso si ha una crescita esponenziale”.

L’intelligenza artificiale produrrà più lavoro, non meno

L’IA, la robotica e l’automazione sostituiranno diversi lavori, ma ne potrebbe anche creare altri.

Ad esempio, i team di scienziati che utilizzano l’IA per eseguire esperimenti in modo più efficiente potrebbero aumentare il numero di esperimenti. Ciò comporterebbe anche un maggior numero di risultati da analizzare e quindi la necessità di personale in grado di elaborare tutte queste informazioni.

Conclusioni

L’ AI sta raggiungendo più persone di quante ne abbia mai raggiunte prima. Sebbene vi siano certamente usi nefasti dell’IA generativa, basti pensare a tutti gli studenti che cercano di consegnare saggi scritti da ChatGPT, o al fatto che i deepfakes stanno diventando più difficili da individuare, vi sono altrettanti o più usi produttivi che avranno un impatto positivo sulla società, sull’economia e sulle nostre vite.

“Non si tratta solo di dati e informazioni, ma di come queste IA possono aiutarci a plasmare il mondo”, ha affermato Beacraft.

Alessia Tomaselli
Laureata in Mediazione Linguistica per le lingue inglese e spagnolo, attualmente lavora come copywriter presso s-mart.biz, società leader nella sicurezza informatica.