Redazione RHC : 30 Agosto 2022 09:45
Il gruppo di hacker LockBit è stato oggetto di pesanti attacchi DDoS la scorsa settimana in seguito all’accusa di hackeraggio della società di sicurezza Entrust.
Ora gli hacker affermano di aver migliorato la protezione DDoS e pianificano di fare una tripla estorsione in futuro, utilizzando tali attacchi come leva aggiuntiva sulle vittime.
Entrust è stato violato nel giugno 2022. Quindi l’azienda ha confermato ai media che è stata oggetto di un attacco ransomware, durante il quale sono stati sottratti dati dai suoi sistemi. Successivamente il gruppo di hacker LockBit ha fatto “trapelare” i dati in una sezione dedicata a Entrust.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber
«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi».
Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare.
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Gli aggressori hanno detto che avrebbero pubblicato lì tutte le informazioni rubate all’azienda. Di solito, tali azioni significano che la società vittima si è rifiutata di negoziare con gli estorsionisti o di soddisfare le loro richieste.
Tuttavia, poco dopo la pubblicazione dei dati, il sito Tor degli hacker è andato giù, e il gruppo ha riferito di essere stato sottoposto ad un attacco DDoS proprio a causa dell’hacking di Entrust.
La prova era schiacciante. L’attacco DDoS era accompagnato dai messaggi: “DELETE_ENTRUSTCOM_MOTHERFUCKERS”.
Un rappresentante del gruppo noto come LockBitSupp ha annunciato che il gruppo era tornato operativo con un’infrastruttura più seria e ora il sito di fuga di dati non teme più gli attacchi DDoS.
Inoltre, gli hacker hanno affermato di aver colto questo attacco DDoS come un’opportunità per apprendere tattiche di tripla estorsione che potrebbero essere utili a se stessi in futuro.
In effetti, con l’aiuto degli attacchi DDoS, puoi esercitare ulteriore pressione sulle vittime affinché paghino un riscatto (oltre alla crittografia dei dati e alle minacce di pubblicare le informazioni rubate nel pubblico dominio).
“Sto cercando delle persone specializzate in DDoS da inserire nella squadra, molto probabilmente ora attaccheremo obiettivi e ci impegneremo in una tripla estorsione: crittografia + fuga di dati + DDoS, perché ho sentito il potere del DDoS e come rinvigorisce e rende la vita più interessante”
scrive LockBitSup su un forum di hacker.
LockBit ha anche promesso di distribuire tutti i dati rubati da Entrust tramite un torrent da 300 GB in modo che “il mondo intero conosca i tuoi segreti”. Allo stesso tempo, un rappresentante del gruppo ha promesso che all’inizio gli hacker avrebbero condiviso privatamente i dati di Entrust con chiunque li contatti. I giornalisti notano che nel fine settimana LockBit ha già rilasciato un torrent chiamato “entrust.com”, contenente 343 GB di informazioni.
Quando si tratta di proteggere dagli attacchi DDoS, uno dei metodi già implementati dagli hacker è l’uso di collegamenti univoci nelle richieste di riscatto.
“La funzione di randomizzazione dei collegamenti nelle note è già stata implementata, ogni assemblaggio avrà un collegamento”
afferma LockBitSupp.
Gli hacker hanno anche annunciato un aumento del numero di mirror e dei server di backup e prevedono anche di aumentare la disponibilità dei dati rubati pubblicandoli su Internet e utilizzando per questo l’hosting ad alta affidabilità.
Insomma, ne vedremo delle belle.
Sasha Levin, sviluppatore di kernel Linux di lunga data, che lavora presso NVIDIA e in precedenza presso Google e Microsoft, ha proposto di aggiungere alla documentazione del kernel regole formali per...
Google sta trasformando il suo motore di ricerca in una vetrina per l’intelligenza artificiale, e questo potrebbe significare un disastro per l’intera economia digitale. Secondo un nuovo...
Il panorama delle minacce non dorme mai, ma stavolta si è svegliato con il botto. Il 18 luglio 2025, l’azienda di sicurezza Eye Security ha lanciato un allarme che ha subito trovato eco ne...
Nel corso di un’operazione internazionale coordinata, denominata “Operation Checkmate”, le forze dell’ordine hanno sferrato un duro colpo al gruppo ransomware BlackSuit (qu...
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha segnalato lo smantellamento di quattro piattaforme darknet utilizzate per la distribuzione di materiale pedopornografico. Contemporaneamente, un dicio...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006