Redazione RHC : 4 Maggio 2020 14:05
LulzSecITA, che da sempre ci ha stupito con fuoriuscite di informazioni dalle #grandi #aziende ed HACKBOYZ cambiano rotta e dove lo stato e la polizia non arriva, arrivano loro, indossando i panni dei “vendicatori”.
Vendicatori di tanti piccoli #crimini, quelli più nascosti, che vedono spesso al centro i bambini e i minorenni, insomma le persone più deboli.
Perché dove c’è l’anonimato, il male viene attirato come una calamita e così è come nelle #darknet succede questo anche su #Telegram.
Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber
«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi».
Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca.
Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare.
Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]
in questo lavoro sporco, per il quale occorre uno “stomaco forte”, escono allo scoperto nomi e cognomi e cellulari di pedofili, di maniaci sessuali e fecce di #criminali nell’operazione #OpRevengeGram dove pensando di essere #anonimi, commettevano reati dalla pedo-pornografia al fenomeno del #revenge porn.
Tutto è cominciato con la denuncia che testimoniava l’esistenza di diversi gruppi su #Telegram che, purtroppo, erano usati per lo scambio di materiale #illegale ad insaputa delle vittime che si sono viste trasformate in “carne da macello” da persone senza scrupoli.
Del fenomeno se ne è occupato ampiamente anche #Wired, descrivendo nel dettaglio il modus operandi di questi canali. I giornalisti di Wired sono anche entrati nel gruppo raccogliendo testimonianze davvero agghiaccianti.
#redhotcyber #cybersecurity #OpRevengeGram #LulzSecITA #HACKBOYZ
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