
Redazione RHC : 7 Maggio 2025 08:27
Un bug recentemente individuato nei Windows Deployment Services (WDS) di Microsoft consente a un attaccante di mandare in blocco i server da remoto, senza bisogno di autenticazione né interazione da parte dell’utente. La falla risiede nel servizio TFTP, che utilizza il protocollo UDP, ed è talmente semplice da sfruttare che anche un cybercriminale poco esperto potrebbe compromettere in pochi minuti l’intera infrastruttura di distribuzione dei sistemi operativi aziendali.
Windows Deployment Services è ampiamente utilizzato nelle reti aziendali, nei data center e negli istituti scolastici per semplificare le distribuzioni dei sistemi operativi, il che rende questa vulnerabilità particolarmente preoccupante per gli amministratori IT.
Prova la Demo di Business Log! Adaptive SOC italiano Log management non solo per la grande Azienda, ma una suite di Audit file, controllo USB, asset, sicurezza e un Security Operation Center PERSONALE, che ti riporta tutte le operazioni necessarie al tuo PC per tutelare i tuoi dati e informati in caso di problemi nel tuo ambiente privato o di lavoro.
Scarica ora la Demo di Business Log per 30gg
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
L’attacco si basa sull’invio di traffico di rete falsificato e non autenticato, rendendolo particolarmente insidioso e difficile da intercettare con le tradizionali soluzioni di sicurezza. La falla, che non richiede alcuna autenticazione o interazione da parte dell’utente (0 clic), consente agli aggressori di esaurire da remoto la memoria di sistema sfruttando una debolezza di progettazione nel modo in cui WDS gestisce le sessioni TFTP basate su UDP sulla porta 69.
“Il problema principale è che EndpointSessionMapEntry non impone alcun limite al numero di sessioni. Di conseguenza, un aggressore può falsificare indirizzi IP e numeri di porta dei client, creando ripetutamente nuove sessioni fino all’esaurimento delle risorse di sistema”, spiega il ricercatore di sicurezza Zhiniang Peng nella sua analisi. La vulnerabilità deriva dal servizio WDS TFTP, che crea un oggetto CTftpSession ogni volta che viene ricevuta una richiesta di connessione.
La funzione wdstftp!CClientContext::OnConnectionRequest gestisce questo processo, come mostrato in questo frammento di codice:

Poiché i server UDP non sono in grado di verificare le origini dei pacchetti, gli aggressori possono falsificare i pacchetti con indirizzi e porte di origine casuali, costringendo il server ad allocare oggetti di sessione eccessivi nella memoria senza limitazioni.
In un ambiente di test che eseguiva Windows Server Insider Preview con 8 GB di RAM, Peng ha dimostrato che inviando continuamente pacchetti UDP falsificati alla porta 69, il consumo di memoria aumentava rapidamente fino a 15 GB in soli 7 minuti, causando l’arresto anomalo dell’intero sistema.
La tecnica di attacco è sorprendentemente semplice da implementare: richiede solo uno scripting di base su una macchina Linux per generare i pacchetti falsificati.
Questa vulnerabilità rappresenta una minaccia significativa per le organizzazioni che si affidano a WDS per la distribuzione di sistemi operativi basati sulla rete, poiché consente agli aggressori di interrompere completamente i servizi di avvio PXE in un’azienda senza richiedere alcuna autenticazione o accesso privilegiato.
Redazione
Cisco ha reso noto recentemente di aver scoperto una nuova tipologia di attacco informatico mirato a compromettere i dispositivi che operano con i software Cisco Secure Firewall Adaptive Security Appl...

Nel mese di Settembre è uscita una nuova vulnerabilità che riguarda Notepad++. La vulnerabilità è stata identificata con la CVE-2025-56383 i dettagli possono essere consultati nel sito del NIST. L...

Gli aggressori stanno utilizzando una tecnica avanzata che implica il caricamento laterale di DLL tramite l’applicazione Microsoft OneDrive. In questo modo riescono ad eseguire codice malevolo senza...

I ladri sono entrati attraverso una finestra del secondo piano del Musée du Louvre, ma il museo aveva avuto anche altri problemi oltre alle finestre non protette, secondo un rapporto di audit sulla s...

Reuters ha riferito che Trump ha detto ai giornalisti durante un’intervista preregistrata nel programma “60 Minutes” della CBS e sull’Air Force One durante il viaggio di ritorno: “I chip pi�...