
Redazione RHC : 17 Ottobre 2025 12:42
Jen-Hsun Huang, fondatore e CEO di Nvidia, ha rivelato che le recenti restrizioni all’esportazione hanno drasticamente ridotto la presenza dei chip AI dell’azienda in Cina, passando dal 95% a una quota praticamente nulla.
“Quattro anni fa, Nvidia aveva una quota di mercato del 95% in Cina. Oggi è solo del 50%”, disse Huang a maggio del 2025, stigmatizzando le restrizioni crescenti imposte a partire dall’era di Joe Biden.
Ma oggi tutto è cambiato e la Cina ha iniziato a produrre chip AI per se stessa.
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Quello che ha detto Huang il 17 ottobre, mette in luce le attuali conseguenze di queste limitazioni sulle dinamiche globali dell’intelligenza artificiale. Nonostante le restrizioni sull’acquisto di chip avanzati, la Cina continua a contare su una quota significativa di sviluppatori di intelligenza artificiale.
Secondo Huang, circa il 50% degli sviluppatori AI mondiali risiede in Cina, consentendo comunque lo sviluppo di tecnologie sofisticate come DeepSeek.
Huang ha sottolineato l’importanza degli sviluppatori nello sviluppo delle piattaforme future: “La chiave nell’intelligenza artificiale, come in qualsiasi altro settore software, sono gli sviluppatori. Sono loro a plasmare il futuro tecnologico.”
Il CEO di Nvidia ha inoltre evidenziato le implicazioni geopolitiche delle restrizioni: se il mondo deve fare affidamento sulla tecnologia americana, è essenziale che questa rimanga accessibile.
Limitare l’export dei chip verso la Cina, ha spiegato Huang, impedisce agli sviluppatori cinesi di utilizzare le soluzioni Nvidia, riducendo drasticamente la quota di mercato dell’azienda in uno dei mercati più rilevanti a livello globale.
“Se fossimo completamente esclusi dal mercato cinese, la nostra quota sarebbe pari a zero. Siamo passati dal 95% al 0%,” ha dichiarato Huang a barrons aggiungendo: “Non riesco a immaginare che un politico voglia vedere la nostra presenza in Cina completamente azzerata.”
In precedenza, la Cina rappresentava una parte significativa del fatturato di Nvidia. Nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2026, l’azienda ha registrato ricavi totali di 46,7 miliardi di dollari, con una crescita del 56% rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, le vendite di chip H20 destinati ai clienti cinesi sono state sospese, a causa delle direttive del governo cinese che hanno scoraggiato l’acquisto di tali prodotti per motivi di sicurezza. Nonostante ciò, Nvidia ha beneficiato di una vendita di 180 milioni di dollari di H20 a clienti al di fuori della Cina, contribuendo a mitigare l’impatto delle restrizioni sul fatturato complessivo.
Nel corso dell’anno fiscale 2025, la Cina ha rappresentato circa il 13% del fatturato totale di Nvidia, pari a circa 17 miliardi di dollari.
Redazione
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