Redazione RHC : 8 Giugno 2025 08:22
Cisco ha rilasciato delle patch di sicurezza per risolvere una falla di sicurezza critica che ha avuto un impatto sull’Identity Services Engine (ISE) e che, se sfruttata con successo, potrebbe consentire ad attori non autenticati di eseguire azioni dannose sui sistemi vulnerabili.
La falla di sicurezza, identificata come CVE-2025-20286 , ha un punteggio CVSS di 9,9 su 10,0. È stata descritta come una vulnerabilità di credenziali statiche.
“Una vulnerabilità nelle distribuzioni cloud di Cisco Identity Services Engine (ISE) su Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Oracle Cloud Infrastructure (OCI) potrebbe consentire a un aggressore remoto non autenticato di accedere a dati sensibili, eseguire operazioni amministrative limitate, modificare le configurazioni di sistema o interrompere i servizi all’interno dei sistemi interessati“, ha affermato l’azienda in un avviso.
PARTE LA PROMO ESTATE -40%
RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!
Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.
Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Il produttore di apparecchiature di rete, che ha attribuito a Kentaro Kawane di GMO Cybersecurity la segnalazione della falla, ha dichiarato di essere a conoscenza dell’esistenza di un exploit proof-of-concept (PoC). Non ci sono prove che sia stato sfruttato in modo dannoso in natura.
Cisco ha affermato che il problema deriva dal fatto che le credenziali vengono generate in modo improprio quando Cisco ISE viene distribuito su piattaforme cloud, facendo sì che diverse distribuzioni condividano le stesse credenziali finché la versione del software e la piattaforma cloud sono le stesse.
In altre parole, le credenziali statiche sono specifiche per ogni release e piattaforma, ma non sono valide su tutte le piattaforme. Come sottolinea l’azienda, tutte le istanze di Cisco ISE release 3.1 su AWS avranno le stesse credenziali statiche.
Tuttavia, le credenziali valide per l’accesso a una distribuzione della release 3.1 non sarebbero valide per accedere a una distribuzione della release 3.2 sulla stessa piattaforma. Inoltre, la release 3.2 su AWS non avrebbe le stesse credenziali della release 3.2 su Azure.
Lo sfruttamento riuscito di questa vulnerabilità potrebbe consentire a un aggressore di estrarre le credenziali utente dall’implementazione cloud di Cisco ISE e quindi utilizzarle per accedere a Cisco ISE implementato in altri ambienti cloud tramite porte non protette.
Ciò potrebbe in definitiva consentire l’accesso non autorizzato a dati sensibili, l’esecuzione di operazioni amministrative limitate, modifiche alle configurazioni di sistema o interruzioni del servizio. Detto questo, Cisco ISE è interessato solo nei casi in cui il nodo di amministrazione principale è distribuito nel cloud. I nodi di amministrazione principale on-premise non sono interessati.
Sono state identificate diverse vulnerabilità nei prodotti Cisco Identity Services Engine (ISE) e Cisco ISE Passive Identity Connector (ISE-PIC) che potrebbero consentire a un utente malintenzion...
HackerHood, il team di hacker etici di Red Hot Cyber, ha realizzato qualcosa che raramente si vede fuori dalle conferenze più esclusive: un workshop live in cui viene mostrato, passo dopo passo, ...
Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali....
L’operazione internazionale “Eastwood” rappresenta uno spartiacque nella lotta contro il cyberterrorismo. Per la prima volta, un’azione coordinata su scala mondiale ha infe...
Nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma e con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, la Polizia Postale ha portato a termine i...
Iscriviti alla newsletter settimanale di Red Hot Cyber per restare sempre aggiornato sulle ultime novità in cybersecurity e tecnologia digitale.
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006