Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
LECS 970x120 1
320x100 Itcentric
Perché gli Stati Uniti non dovrebbero giocare alla cyberwar mentre il loro potere diminuisce.

Perché gli Stati Uniti non dovrebbero giocare alla cyberwar mentre il loro potere diminuisce.

Redazione RHC : 8 Aprile 2021 13:35

Dopo gli attacchi Solarwind ed Exchange, con queste crescenti capacità offensive, possiamo continuare a giocare su questo percorso di confronto?

Possiamo giocare a questo gioco spericolato da “pollo informatico” senza subire conseguenze devastanti?

Le capacità cyber-offensive possono portare inavvertitamente ad un attacco che ha conseguenze fisiche e, quindi ad una guerra fisica?

Gli Stati Uniti e i loro alleati della #NATO hanno rifiutato nel tempo, qualsiasi tentativo nell’ambito delle Nazioni Unite di vietare le armi cibernetiche.

#Russia, #Cina e molti altri paesi hanno cercato di avviare un processo con le Nazioni Unite per discutere un trattato di pace cibernetico.

Nel 2009, la Russia ha proposto un trattato sul modello della Convenzione sulle armi chimiche che vieterebbe le armi cibernetiche, un appello ripetuto alle Nazioni Unite.

Gli Stati Uniti lo hanno rifiutato ogni volta, sostenendo invece che ogni paese dovrebbe accettare il Tallinn Manual. Il Manuale di Tallinn è uno studio accademico non vincolante sponsorizzato da un gruppo di paesi della NATO su come il diritto internazionale dovrebbe interpretare il #cyberspace.

Non richiede il divieto dei #cyberweapons, ma definisce solo cosa sia un’arma cibernetica e dove il suo utilizzo violerebbe il diritto internazionale. Chiaramente, il Manuale è ben diverso da un trattato di mantenimento della “pace informatica” e sul divieto delle armi cibernetiche.

Le minacce alla sicurezza informatica stanno emergendo come una delle sfide più serie del 21 ° secolo.

Russi e cinesi non sono gli unici a promuovere un trattato di pace cibernetico, o almeno negoziati su cose da fare e da non fare nell’era cibernetica. Con la fuga degli strumenti della NSA su Internet e sulla scia degli attacchi ransomware WannaCry, anche i giganti della tecnologia quali Microsoft, hanno iniziato a parlare di national-state (leggi: la NSA in questo caso) che accumulano e sfruttano le vulnerabilità dei sistemi informatici.

La realtà che gli Stati Uniti rifiutano di accettare che non sono più l’ unico cyber national state.

Un rapporto chiamato “National Cyber ​​Power Index 2020” del Belfer Center for Science and International Affairs della Harvard Kennedy School ha classificato il potere cibernetico dei paesi in base alle capacità offensive e difensive.

Sebbene gli Stati Uniti siano ancora protagonisti, la Cina è al secondo posto e sta recuperando rapidamente. Russia, Regno Unito e altri sono ancora a una certa distanza.

Con i sistemi informatici e le reti alla base dell’infrastruttura globale, i rischi delle armi cibernetiche per il mondo sono più grandi che mai.

Se non lavoriamo per la pace cibernetica, inevitabilmente cederemo a un rovinoso scambio cibernetico e possibilmente alla frammentazione di Internet globale con confini molto rigidi. La Runet ne è un esempio.

È fondamentale non entrare nel territorio ancora più pericoloso di una guerra calda che può iniziare oggi facilmente da una guerra informatica.

https://www.pressenza.com/2021/04/why-the-u-s-shouldnt-play-games-with-cyberwarfare-as-its-power-declines/

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Cina, la nuova era dei robot: Shenzhen al centro della rivoluzione tecnologica
Di Redazione RHC - 15/11/2025

I XV Giochi Nazionali della Cina si sono aperti con uno spettacolo che ha unito sport e tecnologia. Tra i protagonisti, robot capaci di suonare antichi strumenti di bronzo, sistemi di intelligenza art...

Immagine del sito
IndonesianFoods: Il worm che sta devastando npm e ha creato 100.000 pacchetti
Di Redazione RHC - 15/11/2025

Un worm auto-propagante, denominato IndonesianFoods, è stato scoperto in npm. Genera nuovi pacchetti ogni sette secondi. Secondo Sonatype, il malware ha già creato oltre 100.000 pacchetti e questo n...

Immagine del sito
La Wayback Machine “delle anime” sta per arrivare. E anche le polemiche
Di Redazione RHC - 14/11/2025

Molti di noi sono cresciuti con Hiroshi Shiba, di Jeeg robot d’acciaio che parlava con il defunto padre, il Professor Senjiro Shiba, scienziato e archeologo all’interno di un grande elaboratore. I...

Immagine del sito
Google, Amazon e Meta e la loro “Guerra Sottomarina”
Di Redazione RHC - 14/11/2025

Il traffico globale, come sanno i lettori di RHC, viaggia per la maggior parte sotto il mare. Secondo TeleGeography, istituto specializzato nelle telecomunicazioni, nel mondo sono attivi più di 530 s...

Immagine del sito
Una campagna di spionaggio “autonoma” è stata orchestrata dall’intelligenza artificiale
Di Redazione RHC - 14/11/2025

Un’analisi condotta negli ultimi mesi aveva evidenziato come l’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale stesse raggiungendo un punto critico per la sicurezza informatica, con capacità r...