
Redazione RHC : 12 Novembre 2021 19:23
WASHINGTON, 9 novembre. /TASS/. Il Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti ha inserito nella lista dei ricercati il cittadino russo Yevgeniy Polyanin con l’accusa di crimini informatici, secondo una dichiarazione sul sito web dell’FBI.
“Si ritiene che Polyanin si trovi in Russia, forse a Barnaul, ed è uno dei tanti affiliati ransomware Sodinokibi/REvil”
si legge nella dichiarazione.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato in precedenza che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro il cittadino russo Yevgeniy Polyanin e il cittadino ucraino Yaroslav Vasinskyi con l’accusa di coinvolgimento in crimini informatici contro società americane e manipolazioni illegali con criptovalute.
Secondo il dipartimento, Polyanin e Vasinskyi facevano parte del gruppo di black hacker, REvil, noto anche come Sodinokibi.
La dichiarazione dell’FBI recita che
“… Polyanin è ricercato per il suo presunto coinvolgimento in attacchi ransomware e attività di riciclaggio di denaro. Le note di riscatto includevano indirizzi web che le vittime potevano visitare per far decrittare i loro file. Dopo aver visitato questi indirizzi web, alle vittime è stato richiesto l’importo del riscatto fornendo un indirizzo di valuta virtuale da utilizzare per pagare il riscatto”
secondo la dichiarazione.
“Se una vittima ha pagato l’importo del riscatto, Polyanin ha fornito la chiave di decrittazione e le vittime sono state in grado di accedere ai propri file. Se una vittima non ha pagato il riscatto, Polyanin in genere ha pubblicato i dati esfiltrati delle vittime o ha affermato di aver venduto i dati esfiltrati a terzi”
ha aggiunto la nota.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha dichiarato in precedenza che Polyanin e Vasinskyi “fanno parte di un gruppo di criminali informatici che si è impegnato in attività di ransomware e ha ricevuto più di 200 milioni di dollari in riscatti pagati in Bitcoin e Monero.”.
Fonte
https://www.justice.gov/opa/pr/ukrainian-arrested-and-charged-ransomware-attack-kaseya
Redazione
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