
Il più grande attacco alle agenzie governative Russe, lo hanno definito gli esperti di sicurezza. Così si legge sulla rivista online Русское Агентство Новостей, dove si parla di un attacco informatico su larga scala non meglio precisato contro gli enti pubblici in Russia.
Così gli esperti di sicurezza informatica lo hanno definito dove ancora non si conoscono con precisione attori e obiettivi, anche se risulta chiara la portata: l’intera infrastruttura IT del paese è stata minacciata.
“Ora la maggior parte delle infrastrutture IT statali sono strettamente connesse tra loro. Accesso remoto, servizi, sono divenute un unico organismo. Di conseguenza, la vulnerabilità del singolo influisce sempre sulla sicurezza dell’intera infrastruttura”
afferma il vicepresidente della Rostelecom per la sicurezza informatica Igor Lyapunov.
Siti web di agenzie governative, richieste di cittadini, e-mail di funzionari, database di una dozzina di strutture. I criminali non erano interessati al denaro. Gli esperti del National Coordination Center for Computer Incidents ne sono certi. È stato un sabotaggio ben pianificato.
Combinando questi tre metodi: attacchi frontale tramite applicazioni web, attacchi di ingegneria sociale verso le persone e attacchi piuttosto sofisticati tramite gli appaltatori, il gruppo ha cercato di sviluppare degli attacchi alle infrastrutture.
Secondo gli esperti, si è tentato di violare anche il server del Novosibirsk Virology Center “Vector”, un centro di ricerca biologica nel Koltsovo.
Tuttavia, la Russia non si affretterà con le accuse, come fanno i politici di altre nazioni.
Il capo dei servizi segreti stranieri, Sergei Naryshkin, ha detto:
“Tutte queste storie di attacchi informatici, effrazioni, avvelenamenti, interferenze nelle elezioni, che vengono attribuite alla Russia, sono così miserabili e ridicole che è inutile commentarle.”
Ciò a cui possono portare questi attacchi è stato visto la scorsa settimana. negli Stati Uniti, quando un gruppo specializzato per grandi organizzazioni ha causato il blocco della catena di approvvigionamento del carburante dove per eliminare le conseguenze, le autorità hanno dovuto pagare un riscatto.
Ovviamente non hanno dimenticato di incolpare gli “hacker russi” per tutto questo.
“I nostri partner americani sono impegnati nella diplomazia del megafono. Un vivido esempio di quando il colpevole viene trovato e poi svolge il debriefing”
afferma Nikolai Murashov, vicedirettore del National Coordination Center for Computer Incidents.
Secondo l’esperto, il livello di equipaggiamento dei malintenzionati che hanno attaccato le agenzie governative russe è abbastanza paragonabile al livello dei servizi speciali interconnessi ad uno stato.
Programmi scritti, decine di hacker, l’obiettivo dell’attacco era la gestione dell’infrastruttura informatica. Siamo riusciti a respingere l’attacco, ma gli esperti ne sono certi: questo non sarà l’ultimo tentativo.
Forse sarà la risposta a SolarWinds? La RUNET entrerà in azione?
E’ ancora presto a dirlo, intanto il cyberspace diventa incandescente.
Fonte
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