
“Una backdoor è efficace solo su prodotti sicuri. Se un dispositivo è altamente vulnerabile, la backdoor perde utilità poiché il sistema potrà essere compromesso non solo dallo Stato che l’ha inserita, ma anche dagli altri stati antagonisti”, spesso abbiano riportato su Red Hot Cyber.
Due membri del Congresso hanno invitato il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti a indagare sui rischi per la sicurezza informatica associati ai router Wi-Fi dell’azienda cinese TP-Link Technologies e hanno anche chiesto un’indagine contro l’azienda.
La cinese TP-Link è il più grande fornitore mondiale di prodotti Wi-Fi, vendendo più di 160 milioni di dispositivi all’anno in più di 170 paesi.
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TP-Link Technologies e i suoi partner detengono anche posizioni di leadership nel mercato dei router Wi-Fi negli Stati Uniti. Tuttavia, poiché i router TP-Link sono fabbricati in Cina utilizzando la tecnologia cinese, si teme che sarà più facile per gli hacker del governo cinese hackerare i dispositivi e ottenere l’accesso ai sistemi americani.
Un’ulteriore preoccupazione è che TP-Link è tenuto dalla legge cinese a divulgare informazioni sensibili statunitensi su richiesta delle agenzie di intelligence cinesi.
A peggiorare le cose, gli hacker cinesi hanno utilizzato i router TP-Link nel 2023 come parte di una campagna contro i politici nei paesi europei.
Nella loro lettera, i legislatori sottolineano che l’alto grado di vulnerabilità dei router TP-Link, rappresenta una seria minaccia. Soprattutto considerando che il governo cinese utilizza spesso i router TP-Link progettati per la rete SOHO come strumento per sferrare attacchi informatici su larga scala negli Stati Uniti.
I membri del Congresso insistono sull’urgente necessità di valutare e mitigare la minaccia rappresentata dai dispositivi TP-Link. I legislatori hanno chiesto al segretario di fornire una valutazione della minaccia e un piano per affrontarla entro il 30 agosto.
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