
Mosca, 13 luglio. L’instaurazione di una cooperazione tra Mosca e Washington sul tema della sicurezza informatica è una delle principali priorità per entrambe le nazioni. Lo ha affermato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov.
Durante il suo discorso al Middlebury Institute for the Study of International Affairs, il diplomatico ha osservato che la maggior parte degli attacchi informatici in tutto il mondo provengono da indirizzi e-mail situati negli Stati Uniti.
L’anno scorso sono stati rilevati 45 attacchi informatici a organizzazioni russe, quest’anno questa cifra è scesa a 35. Tali crimini informatici, secondo Antonov, sono stati coordinati dagli Stati Uniti.
“Un altro tema prioritario – l’istituzione di una gestione congiunta nel campo della sicurezza informatica”
ha affermato il diplomatico.
L’ambasciatore russo ha anche sottolineato che Mosca e Washington non dovrebbero permettere che si crei un conflitto militare di qualsiasi livello tra gli Stati.
È in grado di diventare un presagio di una grave catastrofe che potrebbe trasformarsi nell’uso di armi nucleari.
Non è la prima volta che si parla di “armi nucleari” abbinate agli attacchi cyber in questo periodo e non fa per nulla pensare a qualcosa di buono. Come detto più volte, occorre regolamentare l’utilizzo delle armi cibernetiche il prima possibile per evitare escalation che possano far sconfinare la guerra cibernetica nella guerra convenzionale. E visti gli attacchi alla sicurezza nazionale degli ultimi periodi, ora diventa sempre più importante.
E’ difficile ma occorre farlo.
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