Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Red Hot Cyber Academy

Sotto Sorveglianza: 3,16 Milioni di Utenti Sorvegliati da Meta, Google e Apple nel Rapporto di Proton

Redazione RHC : 12 Marzo 2025 16:29

Secondo i dati del rapporto Proton, giganti della tecnologia come Google, Meta e Apple sono diventati strumenti chiave per le agenzie di intelligence e le forze dell’ordine americane. Negli ultimi anni la quantità di dati trasferiti è aumentata in modo esponenziale e le aziende stesse non possono rifiutarsi di collaborare senza danneggiare il proprio modello di business.

Dal 2014 al 2024, il numero di account i cui dati sono stati trasferiti alle forze dell’ordine è aumentato di centinaia di punti percentuali: Google del 530%, Meta* del 675%, Apple del 621%. In totale, durante questo periodo, le autorità americane hanno ricevuto informazioni su circa 3,16 milioni di utenti. Questi dati non includono le richieste ai sensi del Foreign Intelligence Surveillance Act (FISA), che consente richieste segrete di informazioni.

Secondo i dati disponibili, negli ultimi 12 mesi le agenzie statunitensi hanno inoltrato quasi 500.000 richieste a Google e Meta, ovvero più di tutte le altre nazioni dell’alleanza FiveEyes messe insieme. Ciò conferma che gli Stati Uniti utilizzano le principali aziende informatiche come sistema di sorveglianza globale.


PARTE LA PROMO ESTATE -40%

RedHotCyber Academy lancia una promozione esclusiva e a tempo limitato per chi vuole investire nella propria crescita professionale nel mondo della tecnologia e della cybersecurity!

Approfitta del 40% di sconto sull’acquisto congiunto di 3 corsi da te scelti dalla nostra Academy. Ad esempio potresti fare un percorso formativo includendo Cyber Threat intelligence + NIS2 + Criptovalute con lo sconto del 40%. Tutto questo lo potrai fruire, dove e quando vuoi e con la massima flessibilità, grazie a lezioni di massimo 30 minuti ciascuna.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Le aziende sono tenute a raccogliere quante più informazioni possibili sui propri utenti perché i loro modelli di business si basano sulla pubblicità mirata. Nel 2024, il giornalista del Times ha richiesto i suoi dati da Meta e ha ricevuto 20 mila pagine di informazioni, comprese azioni su siti e applicazioni non correlate al social network.

Una volta entrati nell’ecosistema Big Tech, gli utenti perdono il controllo sui propri dati. Apple, Google e Meta monitorano praticamente ogni attività online svolta da una persona e potrebbero condividere tali informazioni con terze parti o agenzie governative.

Tecnicamente, la maggior parte delle richieste necessita dell’approvazione giudiziaria, ma esistono delle scappatoie. Ad esempio, le richieste FISA possono essere presentate senza revisione giudiziaria e i cosiddetti “mandati di cattura inversi” consentono alle forze dell’ordine di raccogliere dati sugli utenti senza identificare specifici sospettati.

Negli ultimi anni il numero di richieste FISA è aumentato drasticamente: del 2171% per Meta, del 594% per Google e del 274% per Apple. Spesso queste richieste restano classificate e le aziende IT sono tenute a soddisfarle. Sebbene le aziende tecnologiche dichiarino di avere a cuore la privacy, la loro dipendenza finanziaria dalla pubblicità rende difficile implementare una crittografia end-to-end completa. Nel 2023, la pubblicità ha generato il 98% dei ricavi di Meta, il 77% per Alphabet (Google) e Apple sta aumentando attivamente i suoi ricavi pubblicitari.

Di conseguenza, il governo degli Stati Uniti ottiene l’accesso a enormi quantità di dati senza adeguati controlli e gli utenti si ritrovano in una posizione in cui le loro informazioni personali sono di fatto nelle mani di agenzie di intelligence e aziende.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Jen-Hsun Huang: “Sono nato cinese e poi diventato sinoamericano”. Grave errore il ban dei chip AI in Cina
Di Redazione RHC - 19/07/2025

Secondo quanto riportato da Fast Technology il 18 luglio, Jen-Hsun Huang ha raccontato ai media cinesi le proprie origini, spiegando di essere nato cinese e poi diventato sinoamericano. Ha sottolineat...

3 bug da score 10 sono stati rilevati in Cisco ISE e ISE-PIC: aggiornamenti urgenti
Di Redazione RHC - 18/07/2025

Sono state identificate diverse vulnerabilità nei prodotti Cisco Identity Services Engine (ISE) e Cisco ISE Passive Identity Connector (ISE-PIC) che potrebbero consentire a un utente malintenzion...

Il Video di un Attacco Ransomware in Diretta! Il workshop di HackerHood per Omnia e WithSecure
Di Redazione RHC - 17/07/2025

HackerHood, il team di hacker etici di Red Hot Cyber, ha realizzato qualcosa che raramente si vede fuori dalle conferenze più esclusive: un workshop live in cui viene mostrato, passo dopo passo, ...

Google Chrome, fix in emergenza per un bug critico che porta ad una sandbox escape
Di Redazione RHC - 17/07/2025

Google ha rilasciato un aggiornamento di emergenza per il browser Chrome, eliminando sei vulnerabilità contemporaneamente, una delle quali è già attivamente sfruttata in attacchi reali....

Dentro l’Operazione “Eastwood”: tra le ombre del cyberterrorismo e la propaganda
Di Paolo Galdieri - 17/07/2025

L’operazione internazionale “Eastwood” rappresenta uno spartiacque nella lotta contro il cyberterrorismo. Per la prima volta, un’azione coordinata su scala mondiale ha infe...