
6 attivisti palestinesi sono stati infettati dallo spyware pegasus, quando esperti e vittime considerano le autorità israeliane il principale sospettato.
I ricercatori di sicurezza informatica dell’organizzazione no profit Frontline Defenders hanno scoperto che lo spyware Pegasus della società israeliana NSO Group, era stato installato sui telefoni cellulari di sei difensori dei diritti umani palestinesi.
L’esposizione segna il primo caso noto di spyware Pegasus utilizzato contro attivisti palestinesi. L’infezione riuscita di un dispositivo mobile con Pegasus offre ai criminali informatici l’accesso nascosto a tutti i file e ai dati dell’utente.

Rimane sconosciuto chi abbia infettato i telefoni degli attivisti con lo spyware, ma esperti e vittime considerano le autorità israeliane il principale sospettato. Secondo i rappresentanti del gruppo NSO, la società non identifica i propri clienti per motivi contrattuali e di sicurezza nazionale e non sa chi stanno hackerando.
Quattro dei sei iPhone compromessi utilizzavano esclusivamente schede SIM emesse da società di telecomunicazioni israeliane con numeri di codice israeliani +972.
Ciò ha portato i ricercatori a mettere in discussione le affermazioni del gruppo NSO secondo cui le versioni esportate di Pegasus non possono essere utilizzate per hackerare i numeri di telefono israeliani.
Secondo il CEO di Frontline Defenders Andrew Anderson, non ci si può fidare di NSO Group in quanto la società non garantisce che il suo spyware non venga utilizzato illegalmente dai suoi clienti.
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

CyberpoliticaNella Virginia settentrionale, lungo quello che viene ormai definito il “corridoio dei data center”, sorgono enormi strutture senza finestre che costituiscono l’ossatura fisica della corsa statunitense all’intelligenza artificiale. Questi edifici, grandi quanto hangar industriali, assorbono…
HackingIl team AI Research (STAR) di Straiker ha individuato Villager, un framework di penetration testing nativo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dal gruppo cinese Cyberspike. Lo strumento, presentato come soluzione red team, è progettato per automatizzare…
InnovazioneIl confine tra Cina e Vietnam avrà presto nuovi “dipendenti” che non hanno bisogno di dormire, mangiare o fare turni. L’azienda cinese UBTech Robotics ha ricevuto un contratto da 264 milioni di yuan (circa 37…
CulturaLa cultura hacker è una materia affascinante. E’ una ricca miniera di stravaganti innovazioni, genialità ed intuito. Di personaggi bizzarri, di umorismo fatalista, di meme, ma soprattutto cultura, ingegneria e scienza. Ma mentre Linux ha…
CybercrimeAll’interno di un forum underground chiuso, frequentato da operatori malware e broker di accesso iniziale, è comparso un annuncio che ha attirato l’attenzione della comunità di cyber threat intelligence. Il post promuove “NtKiller”, una presunta…