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Svelati i dettagli del recupero di RuTube dopo un attacco informatico

Carlo Di Pietro : 27 Maggio 2022 07:10

Autore: Carlo M. Di Pietro
Data Pubblicazione: 23/05/2022

Il Ministero dello Sviluppo Digitale della Federazione Russa ha riferito che RuTube è ancora in fase di recupero dopo l’attacco informatico del 9 maggio scorso.

L’hosting video russo RuTube si sta ancora riprendendo da un massiccio attacco informatico. Lo riporta TASS con riferimento al servizio stampa del Ministero dello Sviluppo Digitale (Министерство цифрового развития, связи и массовых коммуникаций Российской Федерации).

“Al momento RuTube è ancora in fase di tuning. Per motivi di sicurezza, stiamo aprendo l’accesso alle funzioni della piattaforma in più fasi”


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ha reso noto il Ministero dello sviluppo digitale. Si precisa che la data esatta di ultimazione dei lavori di ripristino della piattaforma è ancora sconosciuta.

Lo stesso Ministero ha anche riferito che ora tutti possono trasmettere su RuTube contemporaneamente. L’hosting video prevede di tornare presto ai volumi precedenti in termini di numero di trasmissioni.
L’amministratore delegato dell’azienda, Alexander Moiseev, ha parlato pubblicamente dei possibili autori dell’attacco a RuTube. La direzione avrebbe ammesso il coinvolgimento nell’hacking di ex dipendenti dell’azienda. RuTube ha anche chiesto alle forze dell’ordine di indagare sul crimine informatico.

Il fatto che RuTube sia stato attaccato dagli hacker è stato riportato dai media già il 9 maggio. Inoltre, sulla rete si sono diffuse informazioni sulla perdita del codice sorgente del sito, senza cui la risorsa non può essere ripristinata correttamente. Il servizio stampa della società ha confermato le informazioni sull’attacco informatico, ma ha chiarito che il codice sorgente non è andato perso.

Il commento dell’azienda è apparso martedì 10 maggio sul Telegram RuTube.

Secondo i rappresentanti di RuTube, il servizio ha dovuto affrontare il più potente attacco informatico della sua storia.

“È importante capire che l’hosting video è costituito da petabyte di dati di archivio e centinaia di server. Il recupero richiederà più tempo di quanto inizialmente previsto dagli ingegneri. Tuttavia, le fosche previsioni non hanno nulla a che fare con lo stato attuale delle cose: il codice sorgente è disponibile, la libreria è intatta”

si legge nel messaggio.

Carlo Di Pietro
Giornalista, libero professionista e ausiliario di P.G. specializzato in gare d’appalto, e-commerce, hardware, software, reti e grafica pubblicitaria. Appassionato di informatica dal 1990, smanettone nei ritagli di tempo.

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