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Tag: interviste

RHC Intervista GhostSec: l’hacktivismo tra le ombre del terrorismo e del conflitto cibernetico

Ghost Security, noto anche come GhostSec, è un gruppo hacktivista emerso nel contesto della guerra cibernetica contro l’estremismo islamico. Le sue prime azioni risalgono alla fase successiva all’attacco alla redazione di Charlie Hebdo nel gennaio 2015. È considerato una propaggine del collettivo Anonymous, da cui in seguito si è parzialmente distaccato. GhostSec è diventato noto per le sue offensive digitali contro siti web, account social e infrastrutture online utilizzate dall’ISIS per diffondere propaganda e coordinare attività terroristiche. Il gruppo ha dichiarato di aver chiuso centinaia di account affiliati all’ISIS e di aver contribuito a sventare potenziali attacchi terroristici, collaborando attivamente con forze

Dalla Eledra 3S a Intel: l’ingegnere italiano che portò l’Italia nella rivoluzione dei semiconduttori

Un’intervista esclusiva a Ettore Accenti. Pioniere dei pionieri della rivoluzione tecnologica in Italia. Ingegnere e imprenditore, ha segnato la storia dell’informatica italiana. Fondatore di Eledra 3S negli anni ’60, ha portato i microprocessori Intel in Italia negli anni ’70 e reso accessibili i computer Amstrad negli anni ’80, collaborando con aziende leader del settore. Ho incontrato Ettore Accenti, ingegnere e fondatore di Amstrad Italia, in un grigio pomeriggio di febbraio. La nostra chiacchierata si è subito trasformata in un viaggio storico: un racconto che inizia a Milano, alla fine degli anni Sessanta, attraversa gli Ottanta e arriva ai giorni nostri, testimoniando in

RHC DarkLab Intervista Interlock Ransomware. “Non sprecare energie e tempo. Lo faremo noi per te!”

RHC DarkLab ha sempre adottato un approccio unico e provocatorio nella lotta contro le minacce cyber, sintetizzato dal motto: “Occorre conoscere i Demoni per imparare a contrastarli.” Questa filosofia guida il nostro impegno costante nel comprendere i Threat Actors attraverso interviste dirette, per esporre le loro tecniche, tattiche e procedure (TTPs) e migliorare le difese di chi si trova a fronteggiare questi avversari insidiosi. Le cyber gang, come Interlock, si presentano spesso con un mix di motivazioni e abilità altamente sofisticate, come dimostrato dai recenti attacchi che hanno preso di mira sistemi apparentemente sicuri come FreeBSD. In molti casi, dichiarano di agire

RHC Intervista a Herm1t! Come un Hacker ha Combattuto per la Libertà dell’Ucraina

Questa è la storia di Herm1t, fondatore di VX-Heaven, hacker attivo nella difesa dell’Ucraina dal 2014 e fondatore di RUH8 nell’autunno del 2015, raccontata per mezzo di un’intervista che ha voluto focalizzarsi sulla sua storia, sui suoi valori e sui suoi obiettivi, cercando di comprendere anche quali sono gli elementi più importanti che contraddistinguono la guerra informatica in atto tra Russia e Ucraina..  Tempo fa, nell’articolo/intervista a smelly di VX-Underground abbiamo esplorato un mondo sotterraneo che ha come obiettivo quello di portare alla luce più informazioni disponibili. Ciò grazie alla raccolta massiccia di samples, paper ed articoli con conseguente pubblicazione in una

Parla Vanir Group! L’intervista di RHC agli ex affiliati di LockBit, Karakurt and Knight: “Assumete professionisti, non siate tirchi!”

Ogni giorno emergono spesso nuovi attori di minaccia che destabilizzano le fondamenta digitali delle organizzazioni di tutto il mondo. Una delle più recenti e inquietanti cybergang scoperte dal team Darklab di Red Hot Cyber è il gruppo VANIR, un collettivo noto per le sue spietate operazioni di ransomware. Questa intervista esclusiva, condotta da Dark Lab, getta luce su un nemico tanto misterioso quanto pericoloso. “Devi conoscere i demoni per imparare a contrastarli.” Questa frase, frequentemente citata da Red Hot Cyber in conferenze e articoli, sottolinea l’importanza di comprendere il modus operandi dei cyber-criminali. Conoscere i “demoni” significa capire le loro motivazioni, le

Parla AzzaSec! RHC intervista gli Hacktivisti Italiani pro Palestina e Russia, affiliati a NoName057(16)

Negli ultimi anni, il mondo della cybersicurezza è stato testimone di un’evoluzione significativa del ruolo degli hacktivisti, gruppi di hacker che utilizzano le loro competenze tecniche per promuovere cause politiche o sociali attraverso attacchi informatici. Uno di questi gruppi emergenti è AzzaSec, un collettivo che ha attirato l’attenzione per le sue audaci incursioni nel cyberspazio e per le sue recenti mosse strategiche. AzzaSec è noto per i suoi attacchi mirati contro vari paesi e istituzioni, spesso motivati da questioni geopolitiche o per manifestare dissenso contro determinate politiche. Tra le loro attività più recenti, AzzaSec ha annunciato una serie di attacchi contro il

Leonardo Chiariglione

RHC intervista Leonardo Chiariglione, padre dell’MPEG e dell’MP3: “l’Italia deve essere rifondata, a partire dalla scuola”

A cura di: Massimiliano Brolli, Marcello FIlacchioni e Olivia Terragni Nell’universo in continua evoluzione dei media digitali, uno dei nomi più importanti dell’innovazione digitale italiana è senza dubbio Leonardo Chiariglione. Questo “pioniere di internet” italiano è conosciuto ai più come “Il Padre dell’MPEG” per il suo ruolo chiave nello sviluppo degli standard di compressione video e audio che hanno trasformato l’industria multimediale e la nostra esperienza quotidiana. Nato a Almese in provincia di Torino, Leonardo Chiariglione ha dimostrato sin da giovane un notevole interesse per l’elettronica e l’informatica. Con una laurea in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino e un dottorato all’università

Intervista a Gaspare Ferraro. Il CyberChallenge.IT 2022 visto da vicino

Autore: Massimiliano Brolli, Olivia Terragni Da sempre, Red Hot Cyber segue il progetto CyberChallenge.IT con estremo interesse, ritenendolo una fucina di nuovi talenti nella cybersecurity, soprattutto quella più tecnica, dove oggi siamo tremendamente carenti. Mentre da un lato la richiesta è altissima di persone con skill di Red Team, di penetration testing e di Security Operation Center (SOC), dall’altra, l’offerta si limita a pochissime persone richiestissime che generano un turn over altissimo che spesso disorienta le aziende che rimangono inermi a guardare l’ultima risorsa fuoriuscita, appena assunta 5 mesi prima. Purtroppo in Italia, abbiamo strutturali carenze di ruoli tecnici impegnati nella sicurezza

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