Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Banner Ransomfeed 970x120 1
Redhotcyber Banner Sito 320x100px Uscita 101125
Tesla sotto accusa! L’hacker assoldato dalle vittime recupera i dati cancellati nell’incidente mortale

Tesla sotto accusa! L’hacker assoldato dalle vittime recupera i dati cancellati nell’incidente mortale

31 Agosto 2025 15:39

Un hacker indipendente ha portato alla luce dati nascosti relativi a un incidente mortale che coinvolse una Tesla in Florida nel 2019, riaccendendo il dibattito sulla trasparenza della casa automobilistica e stabilendo un precedente legale senza precedenti.

L’episodio risale al 25 aprile di quell’anno, quando un’auto del marchio californiano investì due pedoni a Key Largo, causando un decesso e il ferimento di un’altra persona. Come da procedura interna, i dati registrati dal veicolo furono trasferiti ai server di Tesla, mentre le copie locali furono cancellate, rendendo impossibile agli inquirenti e ai legali delle vittime accedere subito a informazioni cruciali sul funzionamento dell’Autopilot.

Per mesi le autorità della Florida cercarono invano di ricostruire i dati, affidandosi anche al supporto tecnico dei centri di assistenza Tesla. Gli sforzi si rivelarono però insufficienti: i file risultavano corrotti e l’attenzione si concentrò più sul sistema di navigazione che sui log di guida assistita, lasciando aperto il sospetto che un aggiornamento software avesse cancellato prove decisive. Alla vigilia del processo, il team legale delle famiglie coinvolte decise allora di rivolgersi a un esperto esterno, conosciuto online con il nome di “greentheonly”, noto per la sua attività di reverse engineering sui sistemi della casa automobilistica.


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

L’hacker, al quale venne fornito l’hardware, riuscì in poche ore a recuperare i dati considerati perduti. In un bar di Miami, lavorando su un semplice laptop, riuscì a riportare alla luce le registrazioni relative all’impatto, tra cui la posizione precisa dei pedoni e il comportamento del veicolo al momento dello scontro. Queste informazioni permisero anche di ricostruire un video dettagliato della scena, con misurazioni delle distanze e dinamiche altrimenti impossibili da dimostrare.

In tribunale, i dati recuperarono un ruolo centrale. L’avvocato di Tesla definì “goffa” la gestione interna delle informazioni, ma negò qualsiasi intenzione di nascondere prove. La difesa del produttore insistette sulla responsabilità del conducente, accusato di distrazione, e sulla non volontarietà di eventuali ritardi o mancanze nel fornire i dati. Di segno opposto la tesi delle famiglie delle vittime, che parlarono di mancanza di trasparenza sistemica e di una strategia volta a minimizzare il ruolo dell’Autopilot.

La giuria alla fine stabilì che Tesla fosse responsabile per il 33% dell’incidente, condannandola a un risarcimento di 243 milioni di dollari e imponendo all’azienda di farsi carico anche delle spese di recupero dati. La sentenza, pur senza riconoscere dolo, ha rappresentato un passaggio fondamentale nell’affermare l’importanza della conservazione e dell’accessibilità dei registri digitali nei casi giudiziari che coinvolgono veicoli a guida assistita.

Il caso ha sollevato preoccupazioni su ciò che potrà accadere in futuro. L’hacker stesso ha avvertito che un intervento simile oggi sarebbe molto più complesso, poiché Tesla ha nel frattempo rafforzato i controlli e reso più difficile l’estrazione non autorizzata dei dati. L’episodio, oltre a definire un precedente legale importante, alimenta il dibattito globale sul rapporto tra innovazione tecnologica, sicurezza stradale e trasparenza delle aziende di fronte a incidenti in cui sono coinvolti sistemi di guida avanzata.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • #hacker
  • Autopilot
  • Florida
  • guida assistita
  • incidente mortale
  • processo
  • risarcimento
  • sicurezza stradale
  • tesla
  • Tesla incidente
  • trasparenza aziendale
Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCyber Italia
26 milioni di nomi e numeri telefonici di italiani messi all’asta nel Dark Web
Redazione RHC - 24/12/2025

Mentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…

Immagine del sitoInnovazione
Le botnet robot stanno arrivando! Gli umanoidi propagano malware autonomo
Redazione RHC - 24/12/2025

prima di leggere questo articolo, vogliamo dire una cosa fondamentale: la robotica sta avanzando più velocemente degli approcci per proteggerla. Le macchine stanno diventando più intelligenti e accessibili, ma la sicurezza delle interfacce, dei protocolli…

Immagine del sitoCybercrime
Webrat: quando la voglia di imparare sicurezza informatica diventa un vettore d’attacco
Redazione RHC - 24/12/2025

C’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…

Immagine del sitoCybercrime
Cloud sotto tiro: la campagna PCPcat compromette 59.128 server in 48 ore
Redazione RHC - 24/12/2025

Una campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…

Immagine del sitoInnovazione
Piergiorgio Perotto, L’inventore del P101, Spiega il Perché l’Italia è Destinata ad Essere Un Perenne Follower
Massimiliano Brolli - 24/12/2025

Pier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…