
Ogni volta che andiamo su Amazon ad acquistare un prodotto, la prima cosa che facciamo guardiamo le recensioni e più sono alte (in termini di stelle), più siamo convinti che quel prodotto faccia al caso nostro.
Ma anche in questo mondo le truffe online sono dietro l’angolo, infatti è stato acquisito un database nel quale erano presenti le identità di oltre 200.000 persone che sembrano essere coinvolte nelle recensioni false dei prodotti Amazon.
Il gigante della spesa, sta conducendo una grande battaglia contro venditori in tutto il mondo, che desiderano ostacolare i concorrenti ottenendo un vantaggio generando recensioni false per i loro prodotti.
Ciò può includere il pagamento di somme di denaro agli individui per lasciare una recensione positiva, oppure la cessione di articoli gratuiti in cambio di feedback positivi.
Il modo in cui operano queste bande, rimane sotto il radar di Amazon, anche se un server ElasticSearch mal configurato ha rivelato alcuni dei meccanismi interni di questi schemi.
Giovedì, i ricercatori di Safety Detectives ha trovato online questo server che conteneva 7 GB di dati e oltre 13 milioni di record che sembravano essere collegati ad una diffusa truffa di recensioni false.
Non si sa chi sia il proprietario del server ma ci sono indicatori che l’organizzazione potrebbe provenire dalla Cina a causa di messaggi scritti in lingua cinese.
Il database conteneva record che coinvolgevano circa 200.000 – 250.000 utenti e fornitori del marketplace Amazon, inclusi
nonché record di messaggi diretti tra clienti felici di fornire false recensioni e commercianti disposti a risarcirli.
Secondo il team, la fuga di notizie potrebbe coinvolgere “più di 200.000 persone in attività non etiche”. Il database e i messaggi in esso contenuti rivelavano le tattiche utilizzate da questi venditori.
Il metodo principale consiste nel fatto che i fornitori inviano a un cliente un collegamento agli articoli o ai prodotti per i quali desiderano avere recensioni a 5 stelle e il cliente effettuerà un acquisto.
Alcuni giorni dopo, il cliente lascerà una recensione positiva e invierà un messaggio al venditore, portando al pagamento tramite PayPal che potrebbe essere un “rimborso”, mentre l’articolo viene conservato gratuitamente.
Fonte
Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Cyber ItaliaMentre la consapevolezza sulla cybersicurezza cresce, il mercato nero dei dati personali non accenna a fermarsi. Un recente post apparso su un noto forum frequentato da criminali informatici in lingua russa, scoperto dai ricercatori di…
Innovazioneprima di leggere questo articolo, vogliamo dire una cosa fondamentale: la robotica sta avanzando più velocemente degli approcci per proteggerla. Le macchine stanno diventando più intelligenti e accessibili, ma la sicurezza delle interfacce, dei protocolli…
CybercrimeC’è un momento preciso, quasi sempre notturno, in cui la curiosità supera la prudenza. Un repository appena aperto, poche stelle ma un exploit dal punteggio altissimo, il file README scritto bene quanto basta da sembrare…
CybercrimeUna campagna di cyberspionaggio su larga scala, caratterizzata da un elevato livello di automazione, sta colpendo in modo sistematico l’infrastruttura cloud che supporta numerose applicazioni web moderne. In meno di 48 ore, decine di migliaia…
InnovazionePier Giorgio Perotto (per chi non conosce questo nome), è stato un pioniere italiano dell’elettronica, che negli anni 60 quando lavorava presso la Olivetti, guidò il team di progettazione che costruì il Programma 101 (o…