Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Olfatto elettronico: un robot in grado di “annusare” grazie ad un sensore biologico

Alessia Tomaselli : 22 Gennaio 2023 08:23

Un nuovo sviluppo tecnologico dell’Università di Tel Aviv ha permesso a un robot di sentire gli odori utilizzando un sensore biologico. Il sensore invia segnali elettrici in risposta alla presenza di un odore nelle vicinanze che il robot può rilevare e interpretare.

In questo nuovo studio, i ricercatori hanno collegato con successo il sensore biologico a un sistema elettronico e, utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico, sono riusciti a identificare gli odori con un livello di sensibilità 10.000 volte superiore a quello di un dispositivo elettronico comunemente utilizzato.

I ricercatori ritengono che, alla luce del successo della loro ricerca, questa tecnologia potrà essere utilizzata in futuro anche per identificare esplosivi, farmaci, malattie e altro ancora.


Scarica Gratuitamente Byte The Silence, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

«Il cyberbullismo è una delle minacce più insidiose e silenziose che colpiscono i nostri ragazzi. Non si tratta di semplici "bravate online", ma di veri e propri atti di violenza digitale, capaci di lasciare ferite profonde e spesso irreversibili nell’animo delle vittime. Non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi». Così si apre la prefazione del fumetto di Massimiliano Brolli, fondatore di Red Hot Cyber, un’opera che affronta con sensibilità e realismo uno dei temi più urgenti della nostra epoca. Distribuito gratuitamente, questo fumetto nasce con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. È uno strumento pensato per scuole, insegnanti, genitori e vittime, ma anche per chi, per qualsiasi ragione, si è ritrovato nel ruolo del bullo, affinché possa comprendere, riflettere e cambiare. Con la speranza che venga letto, condiviso e discusso, Red Hot Cyber è orgogliosa di offrire un contributo concreto per costruire una cultura digitale più consapevole, empatica e sicura.

Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta RHC attraverso:
  • L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  • Ascoltando i nostri Podcast
  • Seguendo RHC su WhatsApp
  • Seguendo RHC su Telegram
  • Scarica gratuitamente "Dark Mirror", il report sul ransomware di Dark Lab


  • Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


    La ricerca, che intreccia biologia e tecnologia, è stata condotta dalla dottoranda Neta Shvil della Sagol School of Neuroscience dell’Università di Tel Aviv, dal dottor Ben Maoz della Facoltà di Ingegneria Fleischman della Sagol School of Neuroscience, e dai professori Yossi Yovel e Amir Ayali della Scuola di Zoologia e della Sagol School of Neuroscience.

    I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Biosensor and Bioelectronics.

    Mondo animale vs tecnologia

    Il Dr. Maoz e il Professor Ayali spiegano: “Le tecnologie create dall’uomo non possono ancora competere con milioni di anni di evoluzione. Un’area in cui siamo particolarmente indietro rispetto al mondo animale è quella della percezione degli odori. Un esempio di ciò lo si può trovare all’aeroporto: passiamo attraverso un magnetometro che costa milioni di dollari per rilevare se stiamo trasportando dispositivi metallici, ma quando vogliamo controllare se un passeggero contrabbanda droga utilizziamo i cani”.

    “Nel mondo animale, gli insetti eccellono nel ricevere ed elaborare i segnali sensoriali. Una zanzara, ad esempio, sa fare qualcosa di impressionante: può rilevare una differenza dello 0,01% nel livello di anidride carbonica nell’aria. Oggi siamo ben lontani dal produrre sensori le cui capacità si avvicinino a quelle degli insetti”.

    Dato che la tecnologia non è ancora all’altezza delle capacità dei sensori olfattivi biologici (animali), che sono leggeri, robusti, versatili e sensibili, gli scienziati si stanno rivolgendo a un nuovo approccio: i sensori bio-ibridi.

    Questi sensori combinano sensori biologici animali con componenti elettronici per ottenere la massima rilevazione e classificazione, trasmettendo al contempo un segnale comprensibile all’utente finale.

    I ricercatori sottolineano che, in generale, i nostri organi sensoriali, come l’occhio, l’orecchio e il naso, utilizzano recettori che identificano e distinguono diversi segnali. Successivamente, l’organo sensoriale traduce questi risultati in segnali elettrici, che il cervello decodifica come informazioni. La sfida dei biosensori sta nel collegare un organo sensoriale, come il naso, a un sistema elettronico che sappia decodificare i segnali elettrici ricevuti dai recettori.

    Robot usato durante l’esperimento presso l’Università di Tel Aviv

    Come si è svolto l’esperimento

    Gli scienziati hanno creato un discriminatore di odori bio-ibrido utilizzando l’apparato olfattivo primario della locusta del deserto (le sue antenne), insieme a una semplice tecnologia di elettroantennogramma e a strumenti di intelligenza artificiale per l’analisi del segnale.

    Il Professor Yovel spiega: “Abbiamo collegato il sensore biologico e gli abbiamo fatto annusare diversi odori mentre misuravamo l’attività elettrica indotta da ciascun odore. Il sistema ci ha permesso di rilevare ogni odore a livello dell’organo sensoriale primario dell’insetto. Poi, nella seconda fase, abbiamo usato l’apprendimento automatico per creare una “raccolta” di odori.

    “Nello studio, per individuare il limone e il marzapane abbiamo utilizzato 8 odori. In realtà, dopo la fine dell’esperimento, abbiamo continuato a identificare altri odori insoliti, come i vari tipi di whisky scozzese.”

    Un confronto con i dispositivi di misurazione standard ha dimostrato che la sensibilità del naso dell’insetto nel loro sistema è circa 10.000 volte superiore a quella dei dispositivi in uso oggi.

    In futuro, i ricercatori intendono dotare il robot di una capacità di navigazione che gli consenta di localizzare la fonte dell’odore e, successivamente, la sua identità.

    Conclusioni

    Il dottor Maoz conclude: “La natura è molto più avanti di noi, quindi dovremmo usarla. Il principio che abbiamo dimostrato può essere utilizzato e applicato ad altri sensi, come la vista e il tatto.”

    “Per esempio, alcuni animali hanno capacità sorprendenti nell’individuare esplosivi o droghe; la creazione di un robot con un naso biologico potrebbe aiutarci a preservare le nostre vite e a identificare i criminali in un modo che oggi non è possibile. Alcuni animali sanno individuare le malattie. Altri sono in grado di percepire i terremoti. Potrebbero aiutarci in maniera incredibile.”

    Alessia Tomaselli
    Laureata in Mediazione Linguistica per le lingue inglese e spagnolo, attualmente lavora come copywriter presso s-mart.biz, società leader nella sicurezza informatica.

    Lista degli articoli

    Articoli in evidenza

    Microsoft sotto accusa in California per la fine del supporto di Windows 10
    Di Redazione RHC - 12/08/2025

    In California è stata intentata una causa contro Microsoft, accusandola di aver interrotto prematuramente il supporto per Windows 10 e di aver costretto gli utenti ad acquistare nuovi dispositivi...

    James Cameron: l’IA può causare devastazione come Skynet e Terminator
    Di Redazione RHC - 10/08/2025

    “Il sistema di difesa militare Skynet entrerà in funzione il 4 agosto 1997. Comincerà ad autoistruirsi imparando a ritmo esponenziale e diverrà autocosciente alle 2:14 del giorno...

    Gli EDR vanno ancora offline! Crescono le minacce con i figli di EDRKillShifter
    Di Redazione RHC - 10/08/2025

    Un nuovo strumento per disabilitare i sistemi EDR è apparso nell’ambiente dei criminali informatici , che gli esperti di Sophos ritengono essere un’estensione dell’utility ED...

    Hai fatto doppio click su WinRAR? Congratulazioni! Sei stato compromesso
    Di Redazione RHC - 09/08/2025

    Una vulnerabilità di WinRAR recentemente chiusa monitorata con il codice CVE-2025-8088 è stata sfruttata in attacchi di phishing mirati prima del rilascio della patch. Il problema era un Dir...

    Satelliti Sotto il controllo degli Hacker: “è più semplice hackerarli che usare armi satellitari”
    Di Redazione RHC - 09/08/2025

    Alla conferenza Black Hat di Las Vegas, VisionSpace Technologies ha dimostrato che è molto più facile ed economico disattivare un satellite o modificarne la traiettoria rispetto all’u...