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Valencia Leaks: un nuovo volto del crimine informatico

Valencia Leaks: un nuovo volto del crimine informatico

Autore: Inva Malaj
17 Settembre 2024 07:24

Di recente, un nuovo gruppo noto come Valencia Leaks sembrerebbe aver mosso i primi passi nel mondo del cybercrime, prendendo di mira aziende in diversi settori e Paesi. Sebbene manchino ancora conferme ufficiali, il gruppo avrebbe rivendicato una serie di attacchi.

Chi sarebbero le presunte vittime?

Valencia Leaks avrebbe colpito diverse aziende di grande rilievo in vari settori industriali e nazioni. Di seguito, le principali aziende attualmente nel mirino:

1. Duopharma Biotech Berhad (duopharmabiotech.com)


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Azienda farmaceutica malese con un fatturato di oltre RM 696.72 milioni nel 2022, leader nell’industria sanitaria malese. Nel loro sito dark web, Valencia Leaks, avrebbe rivendicato il furto di 25,7 GB di dati dalla società, con un avviso che segnala che “TIME IS UP”, ossia il tempo per negoziare sarebbe scaduto. Duopharma rappresenta una delle colonne portanti del settore farmaceutico in Malesia.

2. Globe Pharmaceuticals Ltd (globe.com.bd)

Con una storia che risale al 1986, Globe sarebbe una delle più importanti aziende farmaceutiche del Bangladesh. Secondo quanto emerso  dal loro sito sul dark web, Valencia Leaks avrebbe sottratto 200 MB di dati dalla compagnia, rendendoli disponibili per il download e segnalando che anche per loro “TIME IS UP”.

3. Satia Industries Limited (satiagroup.com)

Azienda specializzata nella produzione di carta eco-sostenibile, con una forza lavoro di oltre 2.200 dipendenti. Valencia Leaks avrebbe dichiarato di aver esfiltrato 7,1 GB di dati da Satia, pronti per essere scaricati. Anche per questa azienda, il tempo di negoziazione sarebbe “scaduto”, secondo quanto riportato sul loro sito dark web.

4. City of Pleasanton, California (cityofpleasantonca.gov)

Una vittima ‘insolita’ ma significativa: la città di Pleasanton, in California, sarebbe stata colpita da Valencia Leaks. Il gruppo affermerebbe di aver rubato 283 GB di dati dal sito web governativo, rendendoli disponibili al pubblico. Anche in questo caso, verrebbe segnalato che “TIME IS UP”, indicando che il governo locale non avrebbe risposto alle richieste di riscatto.

5. Tendam (tendam.es)

Tendam, gruppo spagnolo leader nel settore retail e moda, proprietario di marchi come Cortefiel e Springfield, sarebbe un’altra presunta vittima. Secondo quanto riportato, l’azienda avrebbe circa 17 giorni di tempo per risolvere la situazione prima che i dati rubati, la cui dimensione non è ancora chiara (??? GB), vengano resi pubblici. Tendam ha registrato un fatturato di circa €1,29 miliardi nel 2023.

Che cosa possiamo aspettarci?

Le rivendicazioni di Valencia Leaks, se confermate, potrebbero avere effetti devastanti per le aziende coinvolte. Il gruppo sembrerebbe seguire il classico modello del ransomware, ovvero attacchi mirati volti a estorcere denaro in cambio della non divulgazione di dati sensibili o della restituzione degli accessi ai sistemi aziendali.

Con il messaggio “TIME IS UP” esposto per la maggior parte delle vittime, si suggerisce che molte di queste aziende potrebbero non aver risposto alle richieste di riscatto, portando Valencia Leaks a procedere con la pubblicazione dei dati rubati.

Una crescente minaccia globale

Negli ultimi anni, gli attacchi ransomware si sono trasformati in una delle minacce più serie per le aziende di ogni dimensione. Da piccole imprese a grandi conglomerati, il panorama della sicurezza informatica globale appare sempre più vulnerabile, e Valencia Leaks potrebbe inserirsi in questa tendenza crescente.

Nonostante ci siano ancora pochi dettagli concreti su questo gruppo emergente, la vicenda Valencia Leaks sottolineerebbe ancora una volta l’importanza di adottare misure di sicurezza informatica rigorose. Le aziende coinvolte rischierebbero di affrontare non solo ingenti perdite economiche, ma anche danni alla reputazione e alla fiducia dei propri clienti.

Continueremo a monitorare la situazione e forniremo aggiornamenti man mano che emergono ulteriori dettagli o conferme da parte delle autorità e delle aziende colpite. Valencia Leaks potrebbe essere solo l’inizio di una nuova serie di attacchi informatici su larga scala.

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Inva Malaj

Studente con una solida formazione in gestione delle minacce di sicurezza informatica, intelligenza artificiale, etica dell'AI e trasformazione digitale. Attualmente impegnata in uno stage curriculare di 800 ore in Security Threat Management presso TIM, che è parte integrante del corso di formazione "Digital Transformation Specialist" presso l'ITS Agnesi a Roma. Ho completato il corso di Dark Web - Threat Management e sono parte attiva del Team DarkLab di Red Hot Cyber.

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