
Redazione RHC : 6 Settembre 2022 10:15
Come avevamo riportato in precedenza, 320GB di dati di Vodafone Italia erano stati messi in vendita su Telegram dalla cybergang Kelvin Security, un gruppo hacker che opera da tempo nelle underground.
Analizzando i samples messi a disposizione dalla cyber gang, avevamo ipotizzato che tali dati non erano afferenti alle infrastrutture di Vodafone Italia, ma presumibilmente ad un rivenditore di servizi.
Infatti all’interno dei dati non erano presenti informazioni afferenti all’organizzazione stessa, ma erano limitati solo a PDF, Immagini afferenti a documenti personali e contratti.
CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
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Vodafone ha emesso un comunicato, che riporta che anche se sta effettuando ulteriori analisi, non sono state rilevate delle compromissioni della rete interna:
“Con riferimento a indiscrezioni di stampa relative a un possibile data breach, si precisa di non avere al momento evidenza di accessi ai sistemi informatici Vodafone. Sono tuttora in corso verifiche tecniche con alcuni partner, in collaborazione con le autorità investigative”.
Ricordiamo che dalle analisi nelle underground svolte da Red Hot Cyber, il gruppo ha pubblicato un analogo post (con i medesimi samples), oltre che sul canale Telegram, anche sul famigerato forum underground Breach Forums.

Redazione
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