Luca Galuppi : 30 Ottobre 2024 07:06
Le reti aziendali sono sotto un’ondata di attacchi ransomware che sfruttano una vulnerabilità critica (CVE-2024-40766) nelle VPN SonicWall. I cybercriminali dei gruppi Fog e Akira hanno intensificato gli assalti, sfruttando questa falla scoperta recentemente nei controlli di accesso SSL VPN per infiltrarsi nei sistemi delle aziende. Nonostante SonicWall abbia rilasciato una patch ad agosto 2024, molte aziende non hanno ancora implementato l’aggiornamento, lasciando le proprie reti vulnerabili e aprendo la porta a intrusioni devastanti.
Arctic Wolf ha documentato che il gruppo affiliato al ransomware Akira ha usato questa vulnerabilità per penetrare le reti e dare il via a una serie di attacchi coordinati e rapidissimi. Le intrusioni sono state spesso seguite da una sequenza d’azione fulminea: in meno di due ore, i dati vengono cifrati, bloccando di fatto le risorse più sensibili dell’azienda. Utilizzando accessi VPN senza autenticazione multi-fattore, gli aggressori riescono facilmente a mascherare i propri indirizzi IP e a evitare il tracciamento. Di conseguenza, i tempi di reazione per le aziende sono minimi, con conseguenze gravi per la sicurezza aziendale e per la riservatezza dei dati.
La sinergia tra Fog e Akira aggiunge un elemento critico alla minaccia: le intrusioni segnalate rivelano una collaborazione intensa e pericolosa tra i due gruppi, i quali condividono infrastrutture per massimizzare l’impatto degli attacchi. Secondo il report di Arctic Wolf, su almeno 30 intrusioni via VPN SonicWall, il 75% è attribuibile ad Akira, mentre il restante 25% è condotto dal gruppo Fog, attivo solo da maggio 2024 ma in crescita rapida.
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Questa strategia coordinata sottolinea l’importanza di un aggiornamento immediato delle patch e dell’abilitazione dell’autenticazione a più fattori per le VPN SSL, ancora troppo spesso trascurate dalle aziende. Gli eventi nei log di sistema SonicWall dimostrano come gli aggressori procedano rapidamente con l’assegnazione di IP e l’accesso remoto una volta entrati, garantendosi il controllo delle macchine virtuali e dei backup e compromettendo dati e software critici.
Il caso SonicWall rimarca una verità essenziale: la sicurezza informatica non può essere sottovalutata. Mantenere le patch di sicurezza aggiornate e utilizzare l’autenticazione multi-fattore non solo rappresentano misure essenziali, ma sono requisiti fondamentali in un panorama di minacce sempre più sofisticate e collaborative. Con la rapida evoluzione delle tecniche di attacco, il rischio di trovarsi con reti critiche esposte e dati sensibili cifrati è concreto.
Investire nella protezione informatica non è solo una questione di conformità, ma di salvaguardia della continuità operativa e della fiducia del cliente, valori fondamentali per ogni azienda che voglia difendersi efficacemente in un contesto in cui le minacce cyber non accennano a diminuire.
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