Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Vulnerabilità di Microsoft Entra ID Minaccia le Infrastrutture Ibride

Redazione RHC : 19 Agosto 2024 12:47

Secondo l’articolo di Dark Reading: “Unfixed Microsoft Entra ID Authentication Bypass Threatens Hybrid IDs”, recentemente è stata scoperta una vulnerabilità nel processo di validazione delle credenziali negli ambienti Microsoft Entra ID. Questa vulnerabilità, scoperta dai ricercatori di Cymulate, permetterebbe agli attaccanti di bypassare l’autenticazione nelle infrastrutture ibride.

Dettagli dell’Attacco ed Implicazioni

  • Manipolazione delle Credenziali: Gli attaccanti possono sfruttare questa vulnerabilità per accedere come utenti di Entra ID attraverso diversi domini on-premises senza necessità di autenticazione separata.
  • Local Admin Necessario: L’attacco richiede che un avversario abbia accesso come local admin su un server che ospita un PTA agent.
  • Agente PTA come Doppio Agente: La vulnerabilità trasforma l’agente PTA in un “doppio agente”, permettendo agli attaccanti di accedere come qualsiasi utente AD sincronizzato senza conoscere la password reale. Questo potrebbe concedere accesso a un global admin, indipendentemente dal dominio AD sincronizzato, e consentire movimenti laterali tra diversi domini on-premises.
  • Malfunzionamento delle Richieste: Gli agenti PTA a volte gestiscono in modo errato le richieste di autenticazione per diversi domini on-premises. Questo può portare a un fallimento dell’autenticazione perché il server non riconosce l’utente specifico.

Cymulate ha dimostrato come un attaccante potrebbe sfruttare questa vulnerabilità, iniettando una libreria dinamica non gestita nell’agente PTA. Una volta caricata, la DLL gestita intercetta la funzione ValidateCredential responsabile della verifica delle credenziali utente sia all’inizio che alla fine. Intercettando questa funzione, l’attaccante può manipolare il risultato, forzandolo sempre a restituire True. Questo significa che anche se vengono fornite le credenziali di un utente di un dominio diverso, l’hook restituirà True, permettendo così di accedere come qualsiasi utente da qualsiasi AD on-prem sincronizzato.

Il team di ricercatori ha raccomandato Microsoft di implementare un “domain-aware” routing per garantire che le richieste siano indirizzate all’agente PTA corretto, ed ha indicato inoltre che una separazione logica tra i diversi domini on-premises all’interno dello stesso tenant potrebbe portare benefici.

CORSO NIS2 : Network and Information system 2
La direttiva NIS2 rappresenta una delle novità più importanti per la sicurezza informatica in Europa, imponendo nuovi obblighi alle aziende e alle infrastrutture critiche per migliorare la resilienza contro le cyber minacce. Con scadenze stringenti e penalità elevate per chi non si adegua, comprendere i requisiti della NIS2 è essenziale per garantire la compliance e proteggere la tua organizzazione.

Accedi All'Anteprima del Corso condotto dall'Avv. Andrea Capelli sulla nostra Academy e segui l'anteprima gratuita.
Per ulteriori informazioni, scrivici ad [email protected] oppure scrivici su Whatsapp al 379 163 8765 

Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.

Le organizzazioni che hanno sincronizzato più domini Active Directory on-premises con un singolo tenant Azure risultano essere particolarmente vulnerabili. Anche la sincronizzazione di un singolo dominio può essere sfruttata, poiché l’attaccante sarebbe comunque in grado di accedere come qualsiasi utente sincronizzato da quel dominio.

La Risposta di Microsoft

Microsoft, identificando la minaccia con livello medio (dato che è necessario essere local admin, ndr), ha pianificato di risolvere la vulnerabilità. Ha inoltre raccomandato di attivare l’MFA su tutte le utenze sincronizzate e di trattare il server PTA come un componente di Tier-0 applicando le pratiche più importanti, quali network isolation, access management stringenti e monitoraggio.

Redazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

GhostSec: Azienda Italiana Commissiona Attacco Informatico Al Governo Macedone

GhostSec, noto collettivo di hacktivisti, ha recentemente rivelato dettagli su un’operazione controversa che coinvolge un’azienda italiana e obiettivi governativi macedoni. In un’...

Un Database AT&T da 3GB viene Venduto nel Dark Web: 73 Milioni di Record a Rischio

Negli ultimi giorni, su due noti forum underground specializzati nella compravendita di dati trafugati e metodi fraudolenti, sono comparsi dei post separati (ma identici nel contenuto), riguardanti un...

Non fidarti del codice prodotto dalle AI! Un bug Giurassico del 2010 infetta anche GPT-4

E se le intelligenze artificiali producessero del codice vulnerabile oppure utilizzassero librerie e costrutti contenenti bug vecchi mai sanati? Si tratta di allucinazione o apprendimento errato? Una ...

Ancora attacchi alle infrastrutture Italiane. NoName057(16) sferra nuovi attacchi DDoS

Anche questa mattina, gli hacker di NoName057(16) procedono a sferrare attacchi DDoS contro diversi obiettivi italiani. Nell’ultimo periodo, Telegram ha intensificato la sua azione co...

Pornhub, Redtube e YouPorn si ritirano dalla Francia per colpa della legge sulla verifica dell’età

Secondo diverse indiscrezioni, il proprietario di Pornhub, Redtube e YouPorn ha intenzione di interrompere il servizio agli utenti francesi già mercoledì pomeriggio per protestare contro le ...