
Un recente attacco informatico ai sistemi di trasmissione radiofonici e televisivi in alcune regioni della Russia ha scatenato il panico tra la popolazione civile.
Le emittenti colpite hanno diffuso un messaggio apocalittico che invitava i cittadini a recarsi immediatamente nei rifugi e a prendere le pillole di iodio, suggerendo la possibilità di un attacco nucleare. Tuttavia, poco dopo, le autorità russe hanno smentito l’allarme, spiegando che si trattava di un falso messaggio diffuso attraverso i server radiofonici e televisivi, che erano stati violati dai criminali informatici.
У Москві телебаченню транслювали повідомлення про повітряну тривогу, удар і необхідність взяти протигази і йти в укриття. Відео з російських Telegram-каналів pic.twitter.com/YVu7aDN28a
— Українська правда ✌️ (@ukrpravda_news) March 9, 2023
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Secondo le prime notizie riportate da Ukrinform, l’allarme è stato diffuso nella regione di Ekaterinburg e di Sverdlovsk, ma altre fonti riferiscono che il messaggio è arrivato anche alle televisioni della regione di Mosca e della Crimea. Sul web sono circolate immagini che mostrano le televisioni russe che trasmettono il messaggio di allarme.
In seguito, il Ministero russo per le emergenze ha confermato che i server radiofonici e televisivi erano stati violati, anche se non si sa ancora da chi e con quale scopo. È lecito supporre, tuttavia, che l’hackeraggio possa essere collegato alla guerra in Ucraina.
L’ufficio di Mosca ha riferito all’agenzia russa Tass che le stazioni radio e i canali televisivi di Mosca hanno trasmesso “falsi avvisi di raid aereo” dopo che i “loro server sono stati violati”. Sulle tv regionali è stata mostrata un’immagine con un simbolo di un uomo che corre per ripararsi dai missili in arrivo e un messaggio che diceva: “Tutti al riparo, ora”.
Le stazioni radio hanno mandato in onda un forte suono di sirena con un messaggio annesso: “Attenzione, attenzione. Viene emesso un allarme aereo. Tutti si dirigano verso i rifugi ora. Attenzione, attenzione. Minaccia missilistica”.
Non è la prima volta che accade un episodio del genere in Russia. Lo scorso 28 febbraio erano stati emessi falsi allarmi di raid aerei in 15 regioni russe.
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