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Giorno: Novembre 14, 2022

L’italiana tel.ene. è rimasta vittima della cybergang Kelvin Security

E’ stato pubblicato recentemente, all’interno del famigerato forum di criminali informatici Breach Forums, un post della cybergang Kelvin Security che rivendica un attacco informatico ad una azienda italiana, tel.ene. All’interno del post viene riportato che sono stati esfiltrati 11,5GB (4.107 files) di dati dalle infrastrutture IT dell’azienda e che tali dati contengono documenti di tipologia PDF. Viene anche messo a disposizione un link dove è possibile contattare il venditore e prendere accordi per l’acquisto. Sul sito di Norigine si legge quanto segue: Ricordiamo che il gruppo Kelvin Security, è un gruppo di hacker che ha già colpito diverse aziende italiane nell’ultimo periodo,

Trend Micro Research: L’Italia è ancora il primo Paese europeo più colpito dai malware

L’Italia a settembre, come da una ricerca di TrendMicro, torna prima in Europa per attacchi malware. Nel periodo di riferimento gennaio-settembre è il Paese più colpito del vecchio continente. Dopo una breve pausa nel mese di agosto i cybercriminali tornano a concentrarsi sull’Italia che torna così al primo posto dei Paesi europei più colpiti da questa minaccia, posizione che quest’anno aveva già occupato nei mesi di aprile, maggio, giugno e luglio. Il dato emerge dall’ultimo report di Trend Micro Research, la divisione di Trend Micro, leader globale di cybersecurity, specializzata in ricerca&sviluppo e lotta al cybercrime. Nel dettaglio, a settembre il numero

Net War più che Cyber War? | Il Radar di RHC 

Autore: Il Radar di Rhc La rassegna stampa del Radar in sintesi: Net War, come il giornalismo sta cambiando la guerra Sono passati quasi 4 anni dallo scandalo Cambridge Analytica ed abbiamo visto molto di quello scandalo, molto si è parlato, molto ancora forse deve essere scoperto. Ma quanto accaduto ha comunque segnato il percorso tra cyberspazio e informazione. Se già in passato autorevoli studiosi e scienziati avevano avvisato di quanto il mondo dell’informazione, del giornalismo e della comunicazione in generale, poteva subire uno shock importante con l’avvento della tecnologia e dei software sempre più sofisticati, oggi assistiamo a quei pericoli in

Thales smentisce l’attacco informatico di Lockbit mentre vengono pubblicati i dati online

Ieri, il gruppo ransomware Lockbit 3.0 ha iniziato a divulgare dati rubati alla società francese di difesa e tecnologia Thales.  Thales è uno dei leader internazionali nell’alta tecnologia per l’industria della difesa. Ha oltre 81.000 dipendenti in tutto il mondo. Il gruppo investe in innovazioni digitali e DeepTech: big data, intelligenza artificiale, comunicazioni, sicurezza informatica e tecnologie quantistiche. La società è stata aggiunta all’elenco delle vittime del gruppo il 31 ottobre.  LockBit ha minacciato di divulgare dati in rete il 7 novembre 2022 a meno che Thales non avesse pagato un riscatto. E ora il tempo è passato e gli aggressori hanno deciso di mantenere

La clinica Vastaamo chiuse dopo l’incidente informatico. Ma sembra che si sia scoperto il colpevole

Abbiamo parlato tempo fa delle aziende che hanno fallito per un attacco informatico o un attacco ransomware. Tra quelle aziende era presente anche la FInlandese Vastaamo, che dopo l’attacco informatico è stata costretta a chiudere le sue operazioni. Ma sembra che si sia trovata una correlazione che ha consentito di comprendere chi abbia commesso quel “feroce” attacco informatico. Infatti, recentemente è stato accusato un 25enne di estorsione ad una società di psicoterapia un tempo popolare, anche se ora è finita in bancarotta,.  Le autorità finlandesi raramente nominano i sospetti durante le indagini, ma erano disposte a fare un’eccezione per Aleksanteri Kivimäki (alias

L’FBI banalizza gli attacchi DDoS: “l’impatto psicologico degli attacchi DDoS è spesso più forte rispetto al danno effettivo”

Secondo il rapporto dell’FBI di venerdì, gli attacchi DDoS effettuati dagli hacktivisti, hanno un impatto minimo sui servizi attaccati. Come spiegano gli esperti, ciò è dovuto al fatto che gli hacktivisti prendono di mira le infrastrutture aperte (siti web, ad esempio) piuttosto che i servizi essenziali, il che limita solo in parte il lavoro delle aziende prese di mira. “Questi attacchi sono tipicamente di natura opportunistica e, grazie alle misure di mitigazione DDoS, hanno un impatto minimo sulle vittime. Tuttavia, gli hacktivisti spesso tradiscono i loro attacchi ed esagerano la loro gravità sui social media. Di conseguenza, l’impatto psicologico degli attacchi DDoS è spesso

Telegram: nuovi mostri italiani nascono dalla carenza di controllo. Da una indagine di 4r34r3

La privacy è un elemento portante della nostra vita digitale e l’anonimato consente di tutelare questo diritto.  Ma è anche vero che anonimato e assenza di controllo, genera un cocktail esplosivo nel quale droga, cybercrime, pedo pornografia, armi e qualsiasi cosa di illegale, può dilagare in modo incontrollato. Si tratta dei nuovi mostri con i quali dobbiamo fare a che fare ogni giorno e Telegram è divenuto una parte del darkweb, dove criminali di ogni genere e natura mettono in vendita i loro servizi illegali tutelati appunto dalla privacy e dall’anonimato reso possibile grazie ad una scarsa o assente moderazione. Con una

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