Apple corre ai ripari su 3 0day critici sfruttati attivamente dallo spyware Pegasus. iOS, iPadOS, macOS, watchOS e Safari sono nel mirino
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Crowdstriker 970×120
Redhotcyber Banner Sito 320x100px Uscita 101125
Apple corre ai ripari su 3 0day critici sfruttati attivamente dallo spyware Pegasus. iOS, iPadOS, macOS, watchOS e Safari sono nel mirino

Apple corre ai ripari su 3 0day critici sfruttati attivamente dallo spyware Pegasus. iOS, iPadOS, macOS, watchOS e Safari sono nel mirino

22 Settembre 2023 07:57

Gente che piange e gente che ride! In questo caso a piangere è la NSO groupazienda che lavora nel Public Sector Offensive Actor (PSOA) – la quale vende il famigerato spyware pegasus e a ridere sono 2 ricercatori che hanno rilevato questi bug attivamente sfruttati.

A scoprire e denunciare le carenze sono stati accreditati Bill Marczak del Citizen Lab della Munk School dell’Università di Toronto e Maddie Stone del Threat Analysis Group (TAG) di Google, i quali hanno indicato che questi nuovi 0day potrebbero essere stati utilizzati come parte di spyware altamente mirati destinati a scopi civili.

Infatti Apple ha rilasciato un’altra serie di patch di sicurezza per risolvere tre difetti zero-day attivamente sfruttati. Tali bug di sicurezza influiscono su iOS, iPadOS, macOS, watchOS e Safari, portando a 16 il numero totale di bug zero-day scoperti nel suo software dall’inizio di quest’anno.

L’elenco delle vulnerabilità della sicurezza è il seguente:

  • CVE-2023-41991 : un problema di convalida del certificato nel framework di sicurezza che potrebbe consentire a un’app dannosa di ignorare la convalida della firma;
  • CVE-2023-41992 : una falla di sicurezza nel kernel che potrebbe consentire a un utente malintenzionato locale di elevare i propri privilegi;
  • CVE-2023-41993 : un difetto all’interno del WebKit che potrebbe comportare l’esecuzione di codice arbitrario durante l’elaborazione di contenuti Web appositamente predisposti.

Apple non ha fornito ulteriori specifiche, salvo riconoscere che “il problema potrebbe essere stato sfruttato attivamente contro versioni di iOS precedenti a iOS 16.7”.

Per comprendere meglio il fenomeno della rivendita degli 0day, dei broker e dello spionaggio

Gli aggiornamenti sono disponibili per i seguenti dispositivi e sistemi operativi:

  • iOS 16.7 e iPadOS 16.7 : iPhone 8 e successivi, iPad Pro (tutti i modelli), iPad Air 3a generazione e successivi, iPad 5a generazione e successivi e iPad mini 5a generazione e successivi
  • iOS 17.0.1 e iPadOS 17.0.1 – iPhone XS e successivi, iPad Pro 12,9 pollici 2a generazione e successivi, iPad Pro 10,5 pollici, iPad Pro 11 pollici 1a generazione e successivi, iPad Air 3a generazione e successivi, iPad 6a generazione e successive, iPad mini 5a generazione e successive
  • macOS Monterey 12.7 e macOS Ventura 13.6
  • watchOS 9.6.3 e watchOS 10.0.1 – Apple Watch Series 4 e versioni successive
  • Safari 16.6.1 – macOS Big Sur e macOS Monterey

La divulgazione arriva due settimane dopo che Apple ha risolto altri due zero-day attivamente sfruttati (CVE-2023-41061 e CVE-2023-41064), parte di una catena di exploit iMessage zero-click denominata BLASTPASS per distribuire il famoso spyware Pegasus.

Seguici su Google News, LinkedIn, Facebook e Instagram per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica. Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

Immagine del sito
Redazione

La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Sbarca sul Dark Web DIG AI! Senza Account, Senza costi e … senza nessuna censura
Redazione RHC - 21/12/2025

Un nuovo strumento AI è apparso sul dark web e ha rapidamente attirato l’attenzione degli esperti di sicurezza, e non per le migliori ragioni. Si tratta di un servizio di intelligenza artificiale chiamato DIG AI,…

Immagine del sito
Il cloud USA può diventare un’arma geopolitica? Airbus inizia a “cambiare rotta”
Redazione RHC - 21/12/2025

Negli ultimi mesi, una domanda sta emergendo con sempre maggiore insistenza nei board aziendali europei: il cloud statunitense è davvero sicuro per tutte le aziende? Soprattutto per quelle realtà che operano in settori strategici o…

Immagine del sito
Kimwolf, la botnet che ha trasformato smart TV e decoder in un’arma globale
Redazione RHC - 20/12/2025

Un nuovo e formidabile nemico è emerso nel panorama delle minacce informatiche: Kimwolf, una temibile botnet DDoS, sta avendo un impatto devastante sui dispositivi a livello mondiale. Le conseguenze di questa minaccia possono essere estremamente…

Immagine del sito
35 anni fa nasceva il World Wide Web: il primo sito web della storia
Redazione RHC - 20/12/2025

Ecco! Il 20 dicembre 1990, qualcosa di epocale successe al CERN di Ginevra. Tim Berners-Lee, un genio dell’informatica britannico, diede vita al primo sito web della storia. Si tratta di info.cern.ch, creato con l’obiettivo di…

Immagine del sito
ATM sotto tiro! 54 arresti in una gang che svuotava i bancomat con i malware
Redazione RHC - 20/12/2025

Una giuria federale del Distretto del Nebraska ha incriminato complessivamente 54 persone accusate di aver preso parte a una vasta operazione criminale basata sull’uso di malware per sottrarre milioni di dollari dagli sportelli automatici statunitensi.…