
Redazione RHC : 7 Settembre 2021 06:22
Apple ha deciso di non rischiare e di posticipare per ora il lancio di una nuova funzionalità di scansione, che controllerà le foto e i video degli utenti caricati sul cloud per contenuti inappropriati di sfruttamento minorile.
Un ruolo importante nella decisione del colosso tecnologico di Cupertino è stato giocato dalla posizione dei difensori dei dati personali, come anche le critiche di Edward Snowden che abbiamo visto ieri.
Gli esperti di sicurezza hanno convenuto che l’innovazione potrebbe rappresentare una seria minaccia per la privacy degli utenti. Pertanto, Apple non ha avuto altra scelta che seguire le raccomandazioni degli esperti. Ricordiamo che da agosto Cupertino ha cercato di abituare tutti all’idea che i materiali multimediali dei possessori di dispositivi iPhone e iPad sarebbero studiati attentamente per cercare foto e video contenenti abusi sui minori.
Gli specialisti della sicurezza delle informazioni si sono subito uniti alla discussione sulla nuova funzione, notando la possibilità di implementare backdoor nel caso in cui l’innovazione vedesse la luce, oltre al fatto che una volta creata, anche i criminali informatici avrebbero potuto sfruttarla per i loro scopi.
“in precedenza avevamo annunciato piani per funzionalità intese a proteggere i bambini dai predatori che utilizzano strumenti di comunicazione per reclutarli e sfruttarli e per aiutare a limitare la diffusione di materiale pedopornografico. Sulla base del feedback di clienti, gruppi di difesa, ricercatori e altri, abbiamo deciso di dedicare più tempo nei prossimi mesi per raccogliere input e apportare miglioramenti prima di rilasciare queste funzionalità di sicurezza dei bambini di fondamentale importanza.”
hanno scritto i funzionari di Apple in una nuova dichiarazione.
La soluzione sembra logica sullo sfondo, ma quel “prima di rilasciare queste funzionalità di sicurezza dei bambini di fondamentale importanza.” è che genera inquietudine.
Quindi attendiamo gli eventi per comprendere come andrà a finire.
Fonte
https://www.apple.com/child-safety/
Redazione
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