Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Apple risolve una Vulnerabilità di Sicurezza Bluetooth per i suoi dispositivi

RHC Dark Lab : 27 Giugno 2024 10:34

Apple, è rinomata per i suoi prodotti di alta qualità e per la sua attenzione ai dettagli, recentemente ha distribuito nuovi aggiornamenti del firmware per tutti i modelli di AirPods e per alcune cuffie Beats selezionate, affrontando una vulnerabilità di sicurezza del Bluetooth che avrebbe potuto consentire a malintenzionati di accedere a questi dispositivi. Questo articolo offre una panoramica dettagliata sulle nuove versioni del firmware e sulle misure di sicurezza implementate.

Dettagli dell’Aggiornamento del Firmware

I nuovi aggiornamenti del firmware sono disponibili per i seguenti dispositivi:

  • AirPods Pro (2ª generazione) con custodia di ricarica MagSafe (USB-C): Versione 6.5.8 (6F8)
  • AirPods Pro (2ª generazione) con custodia di ricarica MagSafe (Lightning): Versione 6.5.8 (6F8)
  • AirPods Pro (1ª generazione): Versione 6A326
  • AirPods (3ª generazione): Versione 6A326
  • AirPods (2ª generazione): Versione 6A326
  • AirPods Max: Versione 6A326
  • AirPods (1ª generazione): Versione 6.8.8
  • Beats Fit Pro: Versione 6F8
  • Powerbeats Pro: Versione 6F8

Note di Rilascio

Le note di rilascio ufficiali di Apple indicano che questi aggiornamenti includono “correzioni di bug e altri miglioramenti”. Tuttavia, informazioni più dettagliate disponibili sul sito di sicurezza di Apple specificano che il firmware risolve una vulnerabilità che avrebbe potuto consentire a un attaccante di accedere alle cuffie dell’utente.

Descrizione della Vulnerabilità

  • Impatto: Durante la ricerca di una richiesta di connessione a uno dei dispositivi precedentemente associati, un attaccante nel raggio del Bluetooth avrebbe potuto simulare il dispositivo di origine previsto, ottenendo così l’accesso alle cuffie.
  • Descrizione del Problema: Un problema di autenticazione è stato risolto attraverso una gestione migliorata dello stato del dispositivo.

Procedura per Verificare la Versione del Firmware


Distribuisci i nostri corsi di formazione diventando un nostro Affiliato

Se sei un influencer, gestisci una community, un blog, un profilo social o semplicemente hai tanta voglia di diffondere cultura digitale e cybersecurity, questo è il momento perfetto per collaborare con RHC Academy. Unisciti al nostro Affiliate Program: potrai promuovere i nostri corsi online e guadagnare provvigioni ad ogni corso venduto. Fai parte del cambiamento. Diffondi conoscenza, costruisci fiducia, genera valore.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Per gli utenti che desiderano verificare la versione del firmware dei propri AirPods, la procedura è la seguente:

  1. Aprire l’app Impostazioni sul proprio iPhone.
  2. Accedere al menu Bluetooth.
  3. Individuare gli AirPods nell’elenco dei dispositivi.
  4. Toccare l’icona “i” accanto al nome del dispositivo.
  5. Controllare il numero della “Versione del Firmware”.

Aggiornamento Automatico del Firmware

Apple ha dichiarato che non è possibile aggiornare manualmente il firmware degli AirPods o delle cuffie Beats. Gli aggiornamenti del firmware avvengono automaticamente quando le cuffie sono in carica e nel raggio del Bluetooth di un iPhone, iPad o Mac connesso a una rete Wi-Fi.

Conclusioni

L’aggiornamento del firmware distribuito da Apple rappresenta un passo significativo nella protezione dei dispositivi contro potenziali attacchi di sicurezza. Gli utenti sono incoraggiati a mantenere i loro dispositivi aggiornati per garantire il massimo livello di sicurezza e prestazioni.

Per ulteriori dettagli, visitare il sito di sicurezza di Apple o consultare le note di rilascio ufficiali.

RHC Dark Lab
RHC Dark Lab è un gruppo di esperti della community di Red Hot Cyber dedicato alla Cyber Threat Intelligence guidato da Pietro Melillo. Partecipano al collettivo, Sandro Sana, Alessio Stefan, Raffaela Crisci, Vincenzo Di Lello, Edoardo Faccioli e altri membri che vogliono rimanere anonimi. La loro missione è diffondere la conoscenza sulle minacce informatiche per migliorare la consapevolezza e le difese digitali del paese, coinvolgendo non solo gli specialisti del settore ma anche le persone comuni. L'obiettivo è diffondere i concetti di Cyber Threat Intelligence per anticipare le minacce.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Da AI white ad AI black il passo è breve. Nuovi strumenti per Script Kiddies bussano alle porte

I ricercatori di Okta  hanno notato che aggressori sconosciuti stanno utilizzando lo strumento di intelligenza artificiale generativa v0 di Vercel per creare pagine false che imitano qu...

Se è gratuito, il prodotto sei tu. Google paga 314 milioni di dollari per violazione dei dati agli utenti Android

Google è al centro di un’imponente causa in California che si è conclusa con la decisione di pagare oltre 314 milioni di dollari agli utenti di smartphone Android nello stato. Una giu...

CTF di RHC 2025. Ingegneria sociale in gioco: scopri la quarta “flag” non risolta

La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e compet...

Linux Pwned! Privilege Escalation su SUDO in 5 secondi. HackerHood testa l’exploit CVE-2025-32463

Nella giornata di ieri, Red Hot Cyber ha pubblicato un approfondimento su una grave vulnerabilità scoperta in SUDO (CVE-2025-32463), che consente l’escalation dei privilegi a root in ambie...

Hackers nordcoreani a libro paga. Come le aziende hanno pagato stipendi a specialisti IT nordcoreani

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato la scoperta di un sistema su larga scala in cui falsi specialisti IT provenienti dalla RPDC i quali ottenevano lavoro presso aziende americ...