Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca
Fortinet 970x120px
TM RedHotCyber 320x100 042514
Attacco ransomware all’italiana ARPA della regione Marche.

Attacco ransomware all’italiana ARPA della regione Marche.

Redazione RHC : 24 Marzo 2022 15:10

Questa volta a colpire con il ransomware una organizzazione italiana, non sono i soliti noti come Conti o LockBit, ma un altra cybergang ransomware: Vice Society.

L’ARPAM è l’acronimo di Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente relativamente alla regione Marche, ovvero un ente della pubblica amministrazione italiana, costituito e operante in ogni Regione d’Italia.

Ciascuna Regione ha costituito la propria Agenzia. Sono 19 le ARPA regionali, le due APPA delle province autonome di Trento e Bolzano e ISPRA compongono il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA) istituito dalla legge 132/2016.


Nuovo Fumetto Betti

CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC

Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? 
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? 
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. 
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

L’ARPAM nasce come Ente di diritto pubblico, dotato di autonomia tecnico-giuridica, amministrativa e contabile, con sede in Ancona.

Con Deliberazione della G.R. n.556 OT/AMB del 14.03.2001 è stato approvato il Regolamento dell’ARPAM, ai sensi dell’art. 9 della L.R. n.60/97. Successivamente, con deliberazione DG ARPAM n.276 del 21.09.2004, tale regolamento è stato parzialmente modificato in relazione alla parte della gestione della contabilità, con adozione della contabilità economico-patrimoniale.

Accedendo al link presente nel Data Leak Site di Vice, si accede ad un “directory browsing” che riporta una serie di cartelle che possono essere esplorate fino ad arrivare ai file contenuti.

Troviamo all’interno informazioni sul personale dell’organizzazione e sui dirigenti, dati personali, informazioni sui bilanci e sulle consulenze.

RHC monitorerà la questione in modo da aggiornare il seguente articolo, qualora ci siano novità sostanziali. Nel caso ci siano persone informate sui fatti che volessero fornire informazioni sulla vicenda, oppure la stessa azienda voglia fare una dichiarazione, possono accedere alla sezione contatti, oppure in forma anonima utilizzando la mail crittografata del whistleblower.

Come proteggersi dal ransomware

Le infezioni da ransomware possono essere devastanti per un’organizzazione e il ripristino dei dati può essere un processo difficile e laborioso che richiede operatori altamente specializzati per un recupero affidabile, anche se in assenza di un backup dei dati, sono molte le volte che il ripristino è stato impossibile.

Infatti, si consiglia agli utenti e agli amministratori di adottare delle misure di sicurezza preventive per proteggere le proprie reti dalle infezioni da ransomware e sono:

  • Utilizzare un piano di backup e ripristino dei dati per tutte le informazioni critiche. Eseguire e testare backup regolari per limitare l’impatto della perdita di dati o del sistema e per accelerare il processo di ripristino. Da tenere presente che anche i backup connessi alla rete possono essere influenzati dal ransomware; i backup critici devono essere isolati dalla rete per una protezione ottimale;
  • Formare il personale con attraverso corsi di Awareness;
  • Mantenere il sistema operativo e tutto il software sempre aggiornato con le patch più recenti. Le applicazioni ei sistemi operativi vulnerabili sono l’obiettivo della maggior parte degli attacchi. Garantire che questi siano corretti con gli ultimi aggiornamenti riduce notevolmente il numero di punti di ingresso sfruttabili a disposizione di un utente malintenzionato;
  • Mantenere aggiornato il software antivirus ed eseguire la scansione di tutto il software scaricato da Internet prima dell’esecuzione;
  • Limitare la capacità degli utenti (autorizzazioni) di installare ed eseguire applicazioni software indesiderate e applicare il principio del “privilegio minimo” a tutti i sistemi e servizi. La limitazione di questi privilegi può impedire l’esecuzione del malware o limitarne la capacità di diffondersi attraverso la rete;
  • Evitare di abilitare le macro dagli allegati di posta elettronica. Se un utente apre l’allegato e abilita le macro, il codice incorporato eseguirà il malware sul computer;
  • Non seguire i collegamenti Web non richiesti nelle e-mail. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alle risorse di phishing presenti su questo sito Web.
  • Esporre le connessione Remote Desktop Protocol (RDP) mai direttamente su internet. Qualora si ha necessità di un accesso da internet, il tutto deve essere mediato da una VPN;
  • Implementare sistemi di Intrusion Prevention System (IPS) e Web Application Firewall (WAF) come protezione perimetrale a ridosso dei servizi esposti su internet.

Sia gli individui che le organizzazioni sono scoraggiati dal pagare il riscatto, in quanto anche dopo il pagamento le cyber gang possono non rilasciare la chiave di decrittazione oppure le operazioni di ripristino possono subire degli errori e delle inconsistenze.

La sicurezza informatica è una cosa seria e oggi può minare profondamente il business di una azienda. Oggi occorre cambiare mentalità e pensare alla cybersecurity come una parte integrante del business e non pensarci solo dopo che è avvenuto un incidente di sicurezza informatica.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
Attacco Informatico agli aereoporti europei: Everest Ransomware rivendica l’attacco
Di Redazione RHC - 18/10/2025

Il 20 settembre scorso abbiamo riportato di un attacco informatico che ha paralizzato diversi aeroporti europei tra cui Bruxelles, Berlino e Londra-Heathrow. Si è trattato di un attacco alla supply c...

Immagine del sito
I detenuti hackerano il carcere: pene ridotte, fondi trasferiti e visite non autorizzate
Di Redazione RHC - 18/10/2025

Il sistema penitenziario rumeno si è trovato al centro di un importante scandalo digitale: i detenuti di Târgu Jiu hanno hackerato la piattaforma interna dell’ANP e, per diversi mesi, hanno gestit...

Immagine del sito
Usare una VPN per vedere contenuti per adulti? In Wisconsin sarà un reato
Di Redazione RHC - 18/10/2025

Le autorità del Wisconsin hanno deciso di andare oltre la maggior parte degli altri stati americani nel promuovere la verifica obbligatoria dell’età per l’accesso a contenuti per adulti. L’AB ...

Immagine del sito
Operazione SIMCARTEL: 1.200 SIM-box e 40.000 schede SIM fermate da Europol
Di Redazione RHC - 18/10/2025

Il 10 ottobre 2025 le autorità lettoni hanno condotto una giornata di azione che ha portato all’arresto di cinque cittadini lettoni sospettati di gestire un’articolata rete di frodi telematiche. ...

Immagine del sito
Phishing contro PagoPA: nuova campagna abusa di open redirect Google
Di Redazione RHC - 17/10/2025

Il CERT-AGID ha rilevato una nuova variante del phishing ai danni di PagoPA. La campagna, ancora a tema multe come le precedenti, sfrutta questa volta un meccanismo di open redirect su domini legittim...