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Autore: Ilaria Montoro

La banalità come crimine perfetto: THE NASUBI SHOW

Tornata dal lavoro preparavo un miserevole e rapido pasto caldo, quantomeno adatto a scaldare stomaco e cuore di chi vive lontano da casa, ammalato di nostalgia. E quando l’unica cosa affollata risulta essere il tuo schermo, eccolo puntuale, YouTube che si aggiunge al marasma di notifiche con suggerimento video che riceviamo ogni giorno.  Ma stavolta, invece di skippare senza neanche far caso allo stream suggerito, un titolo alquanto strano cattura la mia attenzione: “THE NASUBI SHOW: il reality più sadico della storia”. Faccio partire il video, vado alla ricerca di una seconda e ufficiale versione del programma e intanto i tortellini in

GAME OVER: tra distopie e realtà, nel futuro si morirà davvero?

Autore: Ilaria Montoro Come già riportato in un nostro articolo dei giorni scorsi, la notizia di un visore per la realtà virtuale, ma di sola installazione artistica, che è in grado di uccidere per davvero quando si muore nel videogioco, inserendo tre cariche esplosive rivolte direttamente alla parte anteriore del cervello in un Meta Quest 2., ha mosso un po’ di riflessioni. Mi ha spinto a riflettere sulla relazione tra corpo, spazio e tempo nell’universo audiovisuale contemporaneo: la logica del videogame legato al tema del “videogiocatore” intrappolato nel videogioco” (si veda Tron e il sequel, Tron Legacy, ma anche la nota puntata

Internet è ineluttabile? Scenari del prossimo muro digitale

Autori: Olivia Terragni, Ilaria Montoro, Antonio Piovesan, Massimiliano BrolliData pubblicazione: 19/03/2022 Da bambini ci insegnano che la storia si ripete, quasi come se le regole della storia fossero assolute come quelle della fisica, ma non è così: ciò che accade nella storia – anche se le dinamiche sono simili – accade solo una volta, provocando risultati diversi, ogni volta, come in un gioco. Questo gioco – che noi qui chiamiamo  cyber-fantapolitica –  riguarda alcuni scenari che si stanno delineando sul futuro di Internet. Oggi vogliamo parlarvi infatti di ciò che succede al nostro Internet a causa del conflitto in corso tra Russia

Great Firewall of a China: Come la Cina Sta Censurando le Connessioni Crittografate

Era solamente aprile, quando in un articolo su quanto fosse sottile la linea rossa tra la Cina e la Russia, facemmo luce su società straniere come Nortel Networks e Cisco Systems, assunte per supervisionare lo sviluppo e fornire hardware e software necessari per la costruzione del più grande sistema di rete di sicurezza al mondo, contribuendo così alle violazioni dei diritti umani in Cina. Perché bisogna riconoscere che sotto il Great Firewall (GFW), sono stati impiegati diversi metodi per consentire una misura globale. Ebbene, risale a fine luglio – da un rapporto congiunto pubblicato da tre organizzazioni che monitorano la censura cinese:

Criptovalute: l’unica economia che non conosce crisi è quella criminale

Autore: Ilaria Montoro Data Pubblicazione: 25/09/2021 La Relazione della Direzione Investigativa Antimafia (Dia) consegnata al Parlamento di qualche tempo fa, descriveva che nell’anno della pandemia le organizzazioni criminali sembrerebbero aver utilizzato differenti modalità di infiltrazione facendo così da faro ad un elemento chiave: i Bitcoin non sono solo la nuova frontiera della tecnologia, ma anche del riciclaggio illecito di denaro. D’altronde i Cartelli dell’America Latina ne sono un esempio, avendo addirittura messo a punto una tecnica chiamata “smurfing”, che consiste nel dividere il denaro in transazioni da massimo 7.500 dollari e depositarle su diversi conti correnti. Di qui poi i conti correnti

Afghanistan: il dominio dell’Asia centrale, tra geopolitica, minacce, cyber security e terrore.

Autori: Olivia Terragni, Ilaria Montoro, Massimiliano Brolli, Emanuele De Lucia, Roberto Villani, Thomas Saintclaire. Data Pubblicazione: 30/08/2021 Sharbat Gula nel 1984, in un campo profughi di Peshawar immortalata dal fotografo Steve McCurry I talebani hanno conquistato Kabul. La resistenza cessa e la storia continua a rimanere inascoltata. Ma quel che è peggio, sembra si tratti a tutti gli effetti di una scossa sismica al contesto geopolitico globale. “…i talebani hanno affermato che la guerra è finita e che negozieranno un governo islamico aperto e inclusivo, oltre a intraprendere azioni responsabili per garantire la sicurezza di cittadini afghani e missioni straniere”, ha detto

Non toccate i gattini: le regole del far-web.

Autore: Ilaria Montoro. Data Pubblicazione: 3/06/2021 La prima cosa da sapere è che il motore di ricerca umano è reale. La seconda, che è vivo. La terza, che fa paura. Non è questione di essere un po’ propensi all’inquietudine o allo sconforto, né essere normalmente portati ad aumentare il peso in questioni che si possono dirimere con semplicità: il motore di ricerca umano fa paura perché è complesso. Il motore di ricerca in carne umana È forte, potente e rumoroso, è oggetto di studio, di lavoro, di banalizzazioni e spiegazioni. Il motore di ricerca umano siete tutti voi. È carne umana. Viva

La sottile linea rossa tra Cina e Russia. Il Grande Fratello si sposta sul Web

Autore: Ilaria Montoro Data Pubblicazione: 12/04/2021 I progetti che la Cina sta provando a perseguire hanno un preciso significato storico-psicologico, sono il retaggio di un passato lontano. Senza un’analisi culturale e psicologica sarà quindi complicato capirne gli obiettivi e sarà arduo intendere il ruolo che vorrebbero ricoprire nel mondo nei prossimi decenni. La storia cinese non ha vissuto una continuità politica ma piuttosto una continuità culturale. Sebbene la Repubblica Popolare Cinese (fondata nel 1949) di fatto non abbia avuto un popolo omogeneo, son state la compattezza, la forza della cultura cinese e la diversità di auto-percezione rispetto agli altri a garantire la

La profezia degli algoritmi imperfetti.

Articolo di: Ilaria Montoro Data Pubblicazione: 26/02/2021 La domanda da cui vorrei partire è: Cosa succede alle fondamenta della democrazia quando si sposa con le nuove tecnologie fino a diventare impossibile delinearne i confini? Il progresso irrompe, non chiede permesso. E nel contesto attuale tracciare il nuovo rapporto tra esseri umani e macchine non è affatto semplice. Anche il diritto penale si deve quindi, attrezzare per tenere il passo di questa rapidissima evoluzione tecnologica, per non rischiare di soccombere di fronte a quello che si preannuncia essere un nuovo, sconvolgente «shock da modernità», che comporterà il verificare l’idoneità delle norme esistenti all’applicarsi

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