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Categoria: Cybersecurity Italia

CTF di RHC 2025. Ingegneria sociale in gioco: scopri la quarta “flag” non risolta

La RHC Conference 2025, organizzata da Red Hot Cyber, ha rappresentato un punto di riferimento per la comunità italiana della cybersecurity, offrendo un ricco programma di talk, workshop e competizioni. Tra gli eventi più attesi, spiccano le Capture The Flag (CTF), che hanno coinvolto i partecipanti in sfide avvincenti e realistiche. Queste CTF hanno portato i partecipanti nel cuore di una crisi geopolitica simulata: una Cyber Warfare Ibrida contro la nazione fittizia di Minzhong, in cui attori malevoli puntavano a sabotare la supply chain e le reti 4G locali. Questa simulazione, realizzata con il contributo di CyberSecurityUP, Hackmageddon e Fondazione Bruno Kessler

Cyberattack in Norvegia: apertura forzata della diga evidenzia la vulnerabilità dei sistemi OT/SCADA

Nel mese di aprile 2025, una valvola idraulica di una diga norvegese è stata forzatamente aperta da remoto per diverse ore, a seguito di un attacco informatico mirato. L’episodio, riportato solo di recente da Hackread, ha riacceso i riflettori sulla fragilità dei sistemi OT (Operational Technology), un ambito critico ma ancora troppo spesso trascurato nella cybersecurity moderna. Secondo le prime ricostruzioni, ignoti attori sono riusciti a violare il sistema di controllo della diga forzando l’apertura di una valvola di scarico per quasi tre ore, causando un flusso d’acqua incontrollato. La polizia norvegese ha confermato la natura deliberata dell’azione, scartando fin da subito

Due sviluppatori, una Panda, 14.000 km e zero paura! Cosa ne esce fuori? Nerd in fuga a tutto Open Source!

Prendi una Fiat Panda seconda serie del 2003, con 140.000 km sul groppone, il classico motore Fire 1.1, e nessuna dotazione moderna. Ora immagina di trasformarla in una specie di Cybertruck in miniatura, con fari LED stampati in 3D, infotainment touchscreen, comandi da astronave e una connessione satellitare globale. No, non è una puntata di Black Mirror, è tutto vero. Si chiama Cyberpandino, ed è il progetto assurdo (e geniale) di due sviluppatori romani, Matteo e Roberto, che hanno deciso di iscriversi al Mongol Rally 2025 , Red Hot Cyber, essendo sempre pronta per le sfide epiche e impossibili, ha supportato questo

In vendita sul dark web l’accesso a una web agency italiana: compromessi oltre 20 siti WordPress

Un nuovo annuncio pubblicato sulla piattaforma underground XSS.is rivela la presunta vendita di un accesso compromesso ai server di una web agency italiana ad alto fatturato. A offrire l’accesso è l’utente hackutron, attivo dal settembre 2023 e già noto nei circuiti dell’underground cybercrime. Secondo quanto dichiarato dall’attore, l’accesso alla vittima avverrebbe tramite una WebShell attiva su un sistema Windows, protetto unicamente da Windows Defender. Il prezzo richiesto è di 300 dollari, una cifra relativamente bassa rispetto al valore del target dichiarato. Nel dettaglio, l’annuncio riporta: L’obiettivo dichiarato sembra essere una agenzia web che gestisce più ambienti WordPress per clienti terzi. In uno dei messaggi si legge: “Web Agency che ospita oltre

L’Ospedale Cardarelli lancia l’allarme: attenzione alla truffa via SMS

L’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli ha diramato un avviso urgente alla cittadinanza, segnalando una truffa che sta circolando tramite SMS. Numerosi cittadini hanno riportato di aver ricevuto messaggi che simulano comunicazioni ufficiali dal Centro Unico di Prenotazione, inducendo allarmismo e spingendo gli utenti a contattare numeri sospetti. L’obiettivo è quello di trarre in inganno le persone sfruttando la fiducia nelle istituzioni sanitarie. Una truffa ben orchestrata I messaggi incriminati si presentano come avvisi urgenti legati a prestazioni sanitarie o prenotazioni, chiedendo al destinatario di contattare tempestivamente un numero per ottenere informazioni. In realtà, si tratta di numerazioni a pagamento, gestite da

E’ giallo sull’Attacco Informatico in Alto Adige. Sembra essere un disservizio del Power Center

E’ giallo relativamente al presunto attacco informatico avvenuto tra le notte del 23 e il 24 giugno in Alto Adige: dalle prime ore di martedì, infatti, si sono registrati problemi diffusi a sistemi cruciali – dalla Protezione civile alle centrali del traffico, dai Vigili del Fuoco al servizio radio della Provincia – a cui le autorità hanno fatto seguire una denuncia di cyber­attacco da parte del presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher. Secondo quanto ricostruito, l’intrusione informatica, classificata come ransomware, avrebbe avuto l’obiettivo di bloccare l’infrastruttura IT e poi avanzare una richiesta di riscatto. Tuttavia, grazie all’intervento immediato del piano di

Cyberbullismo e terrore digitale: perché il fumetto di Betti ti fa sentire a disagio (e fa bene così)

Quando ho deciso di scrivere questa storia di Betti, non era certo per fare un fumetto “carino” o “facile”, da leggere in un pomeriggio assolato al mare e da dimenticare il giorno dopo. No, nasce dal bisogno urgente di raccontare una realtà che anch’io ho visto, sentito e vissuto, senza filtri, né abbellimenti. Certo non mi riferisco alla realtà del bullismo digitale, ma di quello vecchio stile anni ’70, quando i “praticoni” di una scuola di periferia, con ben poca simpatia, decisero di farmi diventare il loro bersaglio per qualche risata.  Il bullismo, oggi digitale, specie in una scuola, non è mai una

Cyberattacco in Alto Adige: blackout informatico paralizza servizi pubblici e privati

Un grave attacco diaservizio ha colpito l’Alto Adige nella giornata di martedì 24 giugno, provocando un blackout diffuso che ha interessato diversi servizi telematici, sia pubblici che privati. Le prime interruzioni sono state registrate nelle tarde ore del 23 giugno e hanno coinvolto aziende, media locali, infrastrutture strategiche e cittadini comuni, impedendo l’accesso a numerosi portali e reti operative. Nel corso del pomeriggio, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha confermato che il malfunzionamento è stato causato da un attacco informatico. Fasi del presunto attacco informatico L’attacco informatico si è verificato tra le 23:00 del 23 giugno e le

200 dollari per l’Accesso ad una Azienda italiana! Mentre il Dark Web fa affari, tu sei pronto a difenderti?

Dopo il caso dei 568 endpoint di un’azienda italiana del settore macchinari industriali, un altro accesso compromesso relativo a una società italiana di ingegneria del software è finito in vendita su un forum underground frequentato da Initial Access Broker e attori ransomware. L’inserzione, pubblicata dall’utente spartanking, offre accesso completo a un server con privilegi di amministratore locale e controllo remoto tramite AnyDesk. L’inserzione riporta chiaramente che il sistema compromesso è collegato a un dominio Active Directory. Secondo quanto dichiarato nel post: L’accesso consentirebbe quindi privilegi elevati su almeno un server. In uno screenshot, si nota che il sistema compromesso è un Microsoft Windows Server 2012 R2 Standard installato su un HP ProLiant ML350p

Attacco informatico alla ASP Palermo. Dopo i disservizi, il comunicato dell’organizzazione

PALERMO, 19 GIUGNO 2025 – Dopo le difficoltà operative registrate negli ultimi giorni, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo ha confermato ufficialmente di essere stata colpita da un attacco informatico. Il comunicato, pubblicato sul sito istituzionale dell’ente, chiarisce che l’incidente si è verificato il 18 giugno 2025 e ha coinvolto circa 45 postazioni di lavoro aziendali. Secondo quanto dichiarato, non è ancora possibile individuare con certezza tutte le strutture aziendali collegate alle postazioni compromesse. Tipologie di dati potenzialmente coinvolti L’ASP di Palermo ha specificato che i dati che potrebbero essere stati esfiltrati includono: Al momento, non è possibile identificare puntualmente i soggetti coinvolti,

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