
Redazione RHC : 16 Marzo 2025 08:54
I ricercatori di Tenable hanno studiato la capacità del chatbot cinese DeepSeek di sviluppare malware (keylogger e ransomware). Il chatbot DeepSeek R1 è apparso a gennaio di quest’anno e da allora è riuscito a far molto rumore, anche a causa delle possibilità di jailbreaking.
Come tutti i principali LLM, DeepSeek è dotato di meccanismi di sicurezza per impedire che venga utilizzato per scopi dannosi, come la creazione di malware. Tuttavia, queste restrizioni possono essere aggirate abbastanza facilmente.
Quando gli viene chiesto direttamente di scrivere codice per un keylogger o un ransomware, DeepSeek si rifiuta di farlo, sostenendo di non poter aiutare con qualcosa che potrebbe essere dannoso o illegale.
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Tuttavia, Tenable ha utilizzato un jailbreak per indurre il chatbot a scrivere codice dannoso e ha sfruttato le funzionalità CoT (chain-of-thought) di DeepSeek per migliorare i risultati.
La CoT imita il pensiero umano quando risolve problemi complessi, scomponendoli in passaggi sequenziali da seguire per raggiungere un obiettivo. Con il CoT, l’intelligenza artificiale “pensa ad alta voce” fornendo una descrizione dettagliata del suo processo di ragionamento.
Quando i ricercatori hanno utilizzato DeepSeek per creare un keylogger, l’intelligenza artificiale ha elaborato un piano per completare l’attività e poi ha preparato il codice C++. Il codice risultante era scritto con degli errori e il chatbot non è stato in grado di correggerne alcuni per creare un malware completamente funzionante senza l’intervento umano.

Tuttavia, dopo piccole modifiche, il codice keylogger generato da DeepSeek ha funzionato, intercettando i tasti premuti dall’utente. I ricercatori hanno poi utilizzato DeepSeek per migliorare ulteriormente il malware risultante, in particolare per ottenere una maggiore furtività e crittografarne i registri.
Per quanto riguarda lo sviluppo del ransomware, DeepSeek ha prima descritto l’intero processo e poi è riuscito a generare diversi campioni di malware per la crittografia dei file, ma nessuno di essi è stato compilato senza modificare manualmente il codice.
Grazie a ciò, i ricercatori sono riusciti a far funzionare alcuni campioni di ransomware. Il malware era dotato di meccanismi per elencare i file e mantenerli persistenti nel sistema, e visualizzava anche una finestra di dialogo che informava la vittima di essere sotto attacco ransomware.
“In pratica, DeepSeek è in grado di creare la struttura di base per il malware. Tuttavia, non è possibile farlo senza un’ulteriore progettazione e modifica manuale del codice per ottenere funzionalità più avanzate. Ad esempio, DeepSeek non è riuscito a implementare l’offuscamento dei processi. Siamo riusciti a far funzionare il codice di iniezione DLL generato, ma ha richiesto molto lavoro manuale, Tuttavia, DeepSeek fornisce una raccolta utile di tecniche e termini di ricerca che possono aiutare chi non ha esperienza nella scrittura di malware a familiarizzare rapidamente con i concetti coinvolti”, conclude Tenable.
Redazione
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