
Redazione RHC : 7 Dicembre 2025 08:55
Una campagna sempre più aggressiva, che punta direttamente alle infrastrutture di accesso remoto, ha spinto gli autori delle minacce a tentare di sfruttare attivamente le vulnerabilità dei portali VPN GlobalProtect di Palo Alto Networks.
Il 5 dicembre Palo Alto Networks ha emesso un avviso urgente, esortando i clienti ad adottare l’autenticazione a più fattori (MFA), a limitare l’esposizione del portale tramite firewall e ad applicare le patch più recenti.
In base alle risultanze del report sulle attività di monitoraggio condotto da GrayNoise, che ha rilevato scansioni e sforzi di sfruttamento condotti da oltre 7.000 indirizzi IP unici a livello globale, le organizzazioni che utilizzano la popolare soluzione VPN per garantire la sicurezza del lavoro remoto sono state messe in allarme.

CVE Enrichment Mentre la finestra tra divulgazione pubblica di una vulnerabilità e sfruttamento si riduce sempre di più, Red Hot Cyber ha lanciato un servizio pensato per supportare professionisti IT, analisti della sicurezza, aziende e pentester: un sistema di monitoraggio gratuito che mostra le vulnerabilità critiche pubblicate negli ultimi 3 giorni dal database NVD degli Stati Uniti e l'accesso ai loro exploit su GitHub.
Cosa trovi nel servizio: ✅ Visualizzazione immediata delle CVE con filtri per gravità e vendor. ✅ Pagine dedicate per ogni CVE con arricchimento dati (NIST, EPSS, percentile di rischio, stato di sfruttamento CISA KEV). ✅ Link ad articoli di approfondimento ed exploit correlati su GitHub, per ottenere un quadro completo della minaccia. ✅ Funzione di ricerca: inserisci un codice CVE e accedi subito a insight completi e contestualizzati.
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Targeting osservato da Ip (Fonte: GreyNoise)
A partire dalla fine di novembre 2025, sono stati rilevati attacchi che sfruttano le vulnerabilità dei gateway GlobalProtect, soprattutto quelle accessibili pubblicamente attraverso la porta UDP 4501.
GlobalProtect di Palo Alto Networks è da tempo un obiettivo primario a causa della sua onnipresenza negli ambienti aziendali. Difetti storici, come CVE-2024-3400 (una vulnerabilità critica di command injection, risolta nell’aprile 2024 con punteggio CVSS 9,8), continuano a perseguitare i sistemi non ancora patchati.
Le ondate recenti sfruttano configurazioni errate che consentono l’accesso pre-autenticazione, incluse credenziali predefinite o portali di amministrazione esposti. Gli aggressori utilizzano strumenti come script personalizzati che imitano i moduli Metasploit per enumerare i portali, effettuare accessi con forza bruta e rilasciare malware per la persistenza.
Secondo i dati di Shadowserver e di altri feed di intelligence sulle minacce, le fonti IP comprendono proxy residenziali, provider di hosting Bulletproof e istanze VPS compromesse in Asia, Europa e Nord America.
Gli indicatori di compromissione includono picchi anomali di traffico UDP sulla porta 4501, seguiti da richieste HTTP agli endpoint /global-protect/login.urd. Nelle violazioni confermate, gli intrusi hanno esfiltrato token di sessione, consentendo il movimento laterale nelle reti aziendali.
Redazione
Una campagna sempre più aggressiva, che punta direttamente alle infrastrutture di accesso remoto, ha spinto gli autori delle minacce a tentare di sfruttare attivamente le vulnerabilità dei portali V...

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...

Nel 2025, le comunità IT e della sicurezza sono in fermento per un solo nome: “React2Shell“. Con la divulgazione di una nuova vulnerabilità, CVE-2025-55182, classificata CVSS 10.0, sviluppatori ...