Redazione RHC : 17 Maggio 2024 07:37
Il capo del gruppo pubblicitario più grande del mondo, WPP, è stato vittima di una sofisticata truffa deepfake, inclusa la clonazione vocale tramite intelligenza artificiale. L’amministratore delegato dell’azienda, Mark Reid, ha segnalato il tentativo di frode in una e-mail alla direzione, avvertendo gli altri dipendenti di non rispondere a chiamate che pretendevano di provenire da dirigenti senior. Ha notato l’altissima qualità dei deepfake utilizzati, il che dimostra le notevoli risorse degli aggressori.
I truffatori hanno creato un account WhatsApp utilizzando un’immagine di Reed disponibile pubblicamente e hanno organizzato una riunione di Microsoft Teams che sembrava reale grazie alla partecipazione di Reed e di un altro dipendente senior di WPP.
Durante l’incontro è stata utilizzata la voce clonata del direttore esecutivo e riprese video da YouTube. Lo stesso Reed è stato raffigurato nella chat dell’incontro. Sebbene la truffa non abbia avuto successo, l’obiettivo era colpire un “dirigente di un’agenzia” e convincerlo di aprire una nuova attività per estorcere denaro e informazioni personali.
Iscriviti GRATIS ai WorkShop Hands-On della RHC Conference 2025 (Giovedì 8 maggio 2025)
Il giorno giovedì 8 maggio 2025 presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terranno i workshop "hands-on", creati per far avvicinare i ragazzi (o persone di qualsiasi età) alla sicurezza informatica e alla tecnologia. Questo anno i workshop saranno:
Supporta RHC attraverso:
Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.
Un portavoce del WPP ha confermato che grazie alla vigilanza dei dipendenti, compreso il manager, l’incidente è stato evitato. La società non ha voluto rivelare esattamente quando è avvenuto l’attacco o quali altri dirigenti siano stati coinvolti.
Nell’ultimo anno si è registrato un forte aumento del numero di attacchi che utilizzano tecnologie deepfake nell’ambiente aziendale. Il caso del capo del WPP è solo la punta dell’iceberg. L’intelligenza artificiale per la sintesi e la clonazione delle voci umane ha già consentito ai criminali informatici di rubare decine di milioni di dollari da banche e società di servizi finanziari in tutto il mondo, sollevando serie preoccupazioni nella sicurezza informatica aziendale.
Uno degli incidenti di più alto profilo è stata la rivelazione nel 2021 di uno schema fraudolento che utilizzava deepfake nel tentativo di frodare la banca di investimento Goldman Sachs per 40 milioni di dollari.
Gli esperti lanciano l’allarme: le moderne tecnologie per la sintesi multimediale basate sull’intelligenza artificiale stanno diventando più accessibili e affidabili. Ai truffatori informatici basta avere campioni della voce di qualcuno per creare un falso quasi indistinguibile. Se combinati con strumenti di ingegneria sociale, questi deepfake aprono ampie opportunità per il phishing, lo spoofing dell’identità e le frodi finanziarie su larga scala.
1° Maggio, un giorno per onorare chi lavora, chi lotta per farlo in modo dignitoso e chi, troppo spesso, perde la vita mentre svolge la propria mansione. Nel 2025, l’Italia continua a pian...
Domani celebreremo uno degli elementi più iconici – e al tempo stesso vulnerabili – della nostra vita digitale: la password. Da semplice chiave d’accesso inventata negli anni...
Ci sono luoghi nel web dove la normalità cede il passo all’illecito, dove l’apparenza di un marketplace moderno e funzionale si trasforma in una vetrina globale per ogni tipo di rea...
Le backdoor come sappiamo sono ovunque e qualora presenti possono essere utilizzate sia da chi le ha richieste ma anche a vantaggio di chi le ha scoperte e questo potrebbe essere un caso emblematico s...
Il 25 febbraio 2025 WindTre ha rilevato un accesso non autorizzato ai sistemi informatici utilizzati dai propri rivenditori. L’intrusione, riconosciuta come un’azione malevola, è st...
Copyright @ REDHOTCYBER Srl
PIVA 17898011006