Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza.
La vera forza della cybersecurity risiede
nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
HackTheBox 970x120 1
LECS 320x100 1
Server Linux e Istanze Oracle Weblogic al centro dalla Campagna Malware Hadooken

Server Linux e Istanze Oracle Weblogic al centro dalla Campagna Malware Hadooken

17 Settembre 2024 07:07

È stata scoperta una nuova campagna dannosa mirata agli ambienti Linux per l’estrazione illegale di criptovalute e la distribuzione di malware per botnet. Pertanto, gli hacker stanno attaccando i server Oracle Weblogic utilizzando il nuovo malware Hadooken.

Secondo Aqua Security, che ha scoperto questa attività, gli attacchi si basano su vulnerabilità note e configurazioni errate (come credenziali deboli) per penetrare nel sistema ed eseguire codice arbitrario.

Per fare ciò, vengono lanciati due payload quasi identici: uno è scritto in Python e l’altro è uno script di shell. Entrambi sono responsabili della ricezione del malware Hadooken da un server remoto (89.185.85[.]102 o 185.174.136[.]204).


Christmas Sale

Christmas Sale -40%
𝗖𝗵𝗿𝗶𝘀𝘁𝗺𝗮𝘀 𝗦𝗮𝗹𝗲! Sconto del 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮 del Corso "Dark Web & Cyber Threat Intelligence" in modalità E-Learning sulla nostra Academy!🚀 Fino al 𝟯𝟭 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, prezzi pazzi alla Red Hot Cyber Academy. 𝗧𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝟰𝟬% 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗮.
Per beneficiare della promo sconto Christmas Sale, scrivici ad [email protected] o contattaci su Whatsapp al numero di telefono: 379 163 8765.


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

“Una volta eseguito, Hadooken distribuisce il malware Tsunami e distribuisce un miner di criptovaluta”, affermano gli esperti. – Inoltre, lo script della shell tenta di esaminare varie directory contenenti dati SSH (incluse credenziali, informazioni sull’host e segreti) e utilizza queste informazioni per attaccare server conosciuti. Quindi si sposta lateralmente attraverso la rete dell’organizzazione o gli ambienti connessi per distribuire ulteriormente Hadooken”.

Come accennato in precedenza, Hadooken contiene due componenti: un minatore di criptovaluta e un malware botnet DDoS noto come Tsunami (aka Kaiten), che ha precedentemente attaccato i servizi Jenkins e Weblogic distribuiti sui cluster Kubernetes. Il malware si attacca anche all’host, creando schedulazioni cron con nomi casuali per eseguire periodicamente il minatore a frequenze diverse.

I ricercatori notano che Hadooken rinomina i servizi dannosi in “-bash” o “-java” per mascherarsi da processi legittimi e integrarsi con la normale attività. Inoltre, il malware cancella i registri di sistema per nascondere le tracce della sua presenza, rendendo difficile il rilevamento e l’analisi.

Secondo Aqua Security, l’indirizzo menzionato 89.185.85[.]102 è registrato in Germania presso la società di hosting Aeza International LTD (AS210644), e in precedenza gli analisti di Uptycs lo hanno associato al gruppo 8220, che sfruttava le vulnerabilità in precedenza Apache Log4j e Atlassian Confluence Server e Data Center.

Sempre su questo server è stato scoperto uno script PowerShell che scaricava il malware ransomware Mallox per Windows.

“Secondo alcuni rapporti, questo indirizzo IP viene utilizzato per distribuire ransomware, quindi si può presumere che gli aggressori stiano prendendo di mira sia gli endpoint Windows per effettuare attacchi ransomware, sia i server Linux per sfruttare software spesso utilizzato dalle grandi organizzazioni per eseguire backdoor e cryptominer” concludono gli esperti.

Anche il secondo indirizzo IP 185.174.136[.]204, attualmente inattivo, risulta essere associato ad Aeza Group Ltd. (AS216246).

Ti è piaciutno questo articolo? Ne stiamo discutendo nella nostra Community su LinkedIn, Facebook e Instagram. Seguici anche su Google News, per ricevere aggiornamenti quotidiani sulla sicurezza informatica o Scrivici se desideri segnalarci notizie, approfondimenti o contributi da pubblicare.

  • attacchi informatici
  • attacco informatico
  • botnet
  • bug
  • bug di sicurezza
  • criminali informatici
  • criminalità informatica
  • crimine informatico
  • CTI
  • cyber threat intelligence
  • cybercrime
  • cybersecurity
  • dark web
  • darkweb
  • patch management
  • sicurezza informatica
  • Threat Actors
  • vulnerabilità
Cropped RHC 3d Transp2 1766828557 300x300
La redazione di Red Hot Cyber è composta da professionisti del settore IT e della sicurezza informatica, affiancati da una rete di fonti qualificate che operano anche in forma riservata. Il team lavora quotidianamente nell’analisi, verifica e pubblicazione di notizie, approfondimenti e segnalazioni su cybersecurity, tecnologia e minacce digitali, con particolare attenzione all’accuratezza delle informazioni e alla tutela delle fonti. Le informazioni pubblicate derivano da attività di ricerca diretta, esperienza sul campo e contributi provenienti da contesti operativi nazionali e internazionali.

Articoli in evidenza

Immagine del sitoCybercrime
MongoBleed (CVE-2025-14847): il database che “non perde”, sanguina
Sandro Sana - 29/12/2025

Analisi e correlazioni costruite anche grazie alla piattaforma Recorded Future (Insikt Group), che in questi casi è utile per mettere ordine nel caos tra segnali, rumor e priorità operative. C’è una tradizione natalizia che nessuno…

Immagine del sitoHacking
Login Microsoft 365 falsi, JavaScript offuscato e Cloudflare: anatomia di un phishing avanzato
Manuel Roccon - 29/12/2025

Questo articolo analizza una recente e sofisticata campagna di phishing che sfrutta la tecnica Browser-in-the-Browser (BitB) per rubare credenziali, in particolare quelle di servizi come Microsoft 365. L’attacco BitB si distingue per la sua capacità…

Immagine del sitoVulnerabilità
Uno sciame di Agenti AI trovano uno 0day da CVSS 10 nel firmware dei dispositivi Xspeeder
Redazione RHC - 29/12/2025

Quando si parla di sicurezza informatica, è facile cadere nella trappola di pensare che i problemi siano sempre lontani, che riguardino solo gli altri. Ma la realtà è che la vulnerabilità è sempre dietro l’angolo,…

Immagine del sitoVulnerabilità
L’Exploit MongoBleed è online: 87.000 istanze su internet a rischio compromissione
Redazione RHC - 28/12/2025

È stata scoperta, come riportato in precedenza, una grave vulnerabilità in MongoDB che consente a un aggressore remoto, senza alcuna autenticazione, di accedere alla memoria non inizializzata del server. Al problema è stato assegnato l’identificatore…

Immagine del sitoCyberpolitica
ChatControl UE: la protezione dei minori o l’inizio della sorveglianza di massa digitale?
Agostino Pellegrino - 28/12/2025

Dietro il nome tecnicamente anodino di ChatControl si muove una delle più profonde torsioni del rapporto tra Stato, tecnologia e cittadini mai tentate nell’Unione europea. Non è una legge “contro la pedopornografia online”, come viene…