Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

Il Bias del Presente! E’ il nemico subdolo della tua sicurezza informatica!

Daniela Farina : 21 Maggio 2025 10:37

Nel labirinto digitale in cui la nostra vita si svolge sempre più frequentemente, siamo costantemente bombardati da stimoli che promettono gratificazione immediata: un like sui social media, l’accesso istantaneo a informazioni, la comodità di un click.

In questo contesto di appagamento istantaneo, un potente meccanismo psicologico, il Bias del Presente, agisce silenziosamente, influenzando le nostre decisioni online, spesso a discapito della nostra sicurezza cibernetica. Questo articolo esplorerà come la nostra innata tendenza a privilegiare i benefici immediati rispetto alle conseguenze future ci rende vulnerabili ai pericoli del cyberspazio, analizzando le sue manifestazioni più comuni e suggerendo strategie per mitigare i rischi.

La sirena della gratificazione immediata

La nostra vita virtuale è un palcoscenico di interazioni fugaci e desideri istantanei. La notifica che promette un premio immediato, il link allettante che cattura la nostra curiosità, l’applicazione “gratuita” che ci offre un accesso senza intoppi: tutte queste sirene digitali fanno leva sul nostro innato desiderio di gratificazione immediata. In questi frangenti, il Bias del Presente prende il sopravvento sulla nostra razionalità, spingendoci a compiere azioni che, se valutate con una prospettiva a lungo termine, apparirebbero palesemente rischiose. Clicchiamo impulsivamente, condividiamo incautamente e accettiamo condizioni senza la dovuta diligenza, attratti dalla promessa di un appagamento immediato, ignorando i potenziali pericoli che si celano dietro l’angolo digitale.

Password facili e clic impulsivi


Sei un Esperto di Formazione?
Entra anche tu nel Partner program! Accedi alla sezione riservata ai Creator sulla nostra Academy e scopri i vantaggi riservati ai membri del Partner program.

Contattaci tramite WhatsApp al 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure scriviti alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Consideriamo l’esempio emblematico delle password. La creazione e la memorizzazione di password complesse e uniche rappresentano un piccolo “costo” immediato in termini di tempo e sforzo cognitivo. Tuttavia, il beneficio a lungo termine di una maggiore sicurezza e della protezione dai tentativi di accesso non autorizzato è incommensurabilmente più grande. Eppure, molti di noi cedono alla tentazione della semplicità, scegliendo password banali e facilmente prevedibili, spinti dal desiderio di un accesso rapido e senza intoppi ai nostri account. Il Bias del Presente ci impedisce di percepire appieno la gravità del rischio futuro, focalizzandoci unicamente sulla piccola “scomodità” del momento.

Lo stesso principio si applica alla nostra interazione con link ed allegati sconosciuti. La promessa di un’offerta esclusiva, di un’informazione sensazionale o di un video virale fa leva sulla nostra curiosità e sul desiderio di essere “sul pezzo”. Cliccare su un link sospetto o scaricare un allegato da una fonte non verificata offre una gratificazione immediata (la potenziale scoperta di qualcosa di interessante), ma ci espone al rischio concreto di malware, phishing e furto di dati personali. Il Bias del Presente ci rende ciechi al potenziale danno futuro, accecati dal luccichio effimero dell’interesse immediato.

Il costo nascosto della condivisione

Anche la nostra presenza sui social media è profondamente influenzata da questo bias. La ricerca di validazione sociale attraverso “like” e commenti, il desiderio di condividere momenti della nostra vita per sentirci connessi e parte di una comunità, ci spingono spesso a trascurare le implicazioni a lungo termine della nostra impronta digitale. Condividiamo informazioni personali, dettagli sulla nostra posizione, opinioni controverse, senza considerare appieno come questi dati potrebbero essere utilizzati in futuro, magari contro di noi. La gratificazione immediata dell’interazione sociale e del riconoscimento prevale sulla prudenza e sulla consapevolezza dei rischi per la nostra privacy a lungo termine.

La seduzione della continuità

Il Bias del Presente si insinua anche nel nostro approccio agli aggiornamenti software e alle misure di sicurezza. L’installazione di un aggiornamento può sembrare un’interruzione fastidiosa della nostra attività online immediata. Ignoriamo i promemoria, posticipiamo l’operazione, attratti dalla continuità del nostro flusso digitale attuale. Tuttavia, questi aggiornamenti spesso contengono patch di sicurezza cruciali che ci proteggono da vulnerabilità note. La nostra impazienza e il desiderio di mantenere inalterato il nostro presente digitale ci rendono bersagli più facili per gli attacchi informatici che sfruttano proprio quelle falle di sicurezza non sanate.

Coltivare la forza mentale per un mondo digitale sicuro

Sviluppare la forza mentale non è un processo passivo, ma richiede impegno e pratica costante. Ecco alcune strategie per rafforzare la nostra resilienza psichica nel contesto digitale. Invece di considerare le azioni pratiche di sicurezza come meri compiti da spuntare su una lista, incorniciamole come atti di auto-compassione digitale.

Ogni password robusta che creiamo è un abbraccio protettivo alla nostra identità online, uno scudo eretto con cura contro l’intrusione.

Aggiornare il software diventa un atto di nutrimento del nostro ecosistema digitale, fornendogli le vitamine necessarie per resistere alle malattie del web.

Essere scettici prima di cliccare non è solo prudenza, ma un esercizio di intelligenza emotiva digitale, riconoscendo che non tutte le offerte scintillanti sono genuine.

Pensare due volte prima di condividere online è un atto di mindfulness digitale, una pausa consapevole per valutare l’impronta emotiva che lasciamo nel mondo virtuale.

Configurare impostazioni di privacy restrittive è un modo per definire i nostri confini psicologici online, proteggendo la nostra energia mentale dalla dispersione.

Fare backup regolari è un atto di resilienza emotiva anticipata, preparandoci con cura per eventuali “lutti” digitali.

In definitiva, ogni azione pratica di sicurezza è intrisa di psicologia: è un atto di auto-efficacia, un modo tangibile per riprendere il controllo in un ambiente digitale che spesso ci fa sentire impotenti.

In conclusione, la sicurezza nel mondo digitale non è solo una questione di strumenti e tecnologie, ma anche di forza mentale. Coltivare la consapevolezza, la gestione dell’attenzione, il pensiero critico e l’intelligenza emotiva ci permette di diventare utenti più resilienti e capaci di proteggerci attivamente dalle insidie del cyberspazio. Investire nella nostra forza mentale è investire nella nostra sicurezza digitale a lungo termine. Non si tratta solo di proteggere dati, ma di proteggere la nostra tranquillità mentale, la nostra fiducia e la nostra capacità di vivere serenamente nell’era digitale. Che ne pensate?

Daniela Farina
Laureata in filosofia, in psicologia, counselor professionista, mental coach, appassionata di mindfulness. Umanista per vocazione lavora in Cybersecurity per professione. In FiberCop S.p.a come Risk Analyst.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

“Byte The Silence”: Il Fumetto Shock Gratuito di RHC sul Cyberbullismo Esce Oggi!

Oggi, 23 giugno 2025, esce “Byte The Silence”, il nuovo fumetto sul cyberbullismo realizzato da Red Hot Cyber, è disponibile da oggi gratuitamente in formato elettronico, sulla nost...

Alla scoperta di Predatory Sparrow. identità, obiettivi e arsenale digitale del misterioso attore minaccia

Il 17 giugno 2025 un attacco informatico ha paralizzato Bank Sepah, una delle principali istituzioni finanziarie dell’Iran.  L’attacco è stato rivendicato dal gruppo Predatory ...

Emergenza Ransomware AKIRA in Italia. Il report di DarkLab su strumenti, impatti e mitigazioni

La primavera 2025 verrà ricordata come un punto di svolta nella cronaca cyber del nostro Paese. Mentre si susseguono bollettini e comunicati tecnici, un dato emerge in modo lampante: AKIRA è...

Attacco informatico alla ASP Palermo. Dopo i disservizi, il comunicato dell’organizzazione

PALERMO, 19 GIUGNO 2025 – Dopo le difficoltà operative registrate negli ultimi giorni, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo ha confermato ufficialmente di essere stata colpita...

Crash di massa su Windows: la falla in OpenVPN che può mandare KO le infrastrutture

Una vulnerabilità critica è stata scoperta nel driver di offload del canale dati di OpenVPN per Windows, che può essere sfruttata da attaccanti locali per mandare in crash i sistemi. Il...