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Il produttore Denso violato dalla nuova cybergang Pandora

Redazione RHC : 17 Marzo 2022 15:35

  

Dopo che gli operatori del nuovo ransomware Pandora, apparso sulla scena a marzo 2022 hanno iniziato a far trapelare dati, i rappresentanti dei principali produttori di componenti per auto Denso hanno confermato che la società è stata colpita da un attacco hacker già il 10 marzo 2022.

Denso è uno dei maggiori produttori mondiali di componenti per auto ed è associato a marchi come Toyota, Mercedes-Benz, Ford, Honda, Volvo, Fiat e General Motors

Denso fornisce ai produttori un’ampia gamma di componenti elettrici ed elettronici, sistemi di controllo del gruppo propulsore e altri componenti speciali.

I funzionari dell’azienda riferiscono che la rete aziendale di Denso in Germania è stata violata la scorsa settimana. Presumibilmente, gli specialisti dell’azienda hanno rilevato quasi immediatamente l’accesso non autorizzato e hanno immediatamente risposto all’incidente, isolando gli aggressori da altri dispositivi di rete e limitando l’attacco alla sola unità tedesca.

Separatamente, si sottolinea che tutte le imprese e gli impianti manifatturieri continuano a funzionare normalmente, quindi non c’è bisogno di temere interruzioni della catena di approvvigionamento.

Sebbene Denso affermi che l’attacco non ha influito sul funzionamento dell’azienda, gli operatori del ransomware Pandora hanno già iniziato a pubblicare 1,4 TB di file che sarebbero stati rubati durante l’hacking dell’azienda.

Post pubblicato da Pandora sul suo data leak site con il file .zip scaricabile

Bleeping Computer , che ha esaminato i dati già diffusi, scrive che la fuga di notizie contiene ordini di acquisto, schemi tecnici, accordi di riservatezza e così via. La loro autenticità non è stata ancora confermata.

Si fa notare che Pandora è un gruppo di estorsionisti con un proprio ransomware, ma non è ancora chiaro se i file sulla rete Denso siano stati crittografati o meno se gli hacker stiano chiedendo un riscatto.

I ricercatori di sicurezza affermano che solo pochi mesi fa sul dark web si potevano trovare annunci per la vendita dell’accesso alla rete Denso e l’azienda è stata avvertita del furto delle credenziali. Se non si è prestata la dovuta attenzione al problema, è probabile che questo sia servito come punto di ingresso per gli hacker rivenduto dai “broker di accesso” agli affiliati di pandora.

Inoltre, secondo la pubblicazione, Pandora potrebbe essere un rebranding del ransomware Rook, il che è suggerito dalla somiglianza del codice e dei packer utilizzati dagli aggressori. 

Stranamente, nel dicembre 2021, gli operatori di Rook hanno anche rilasciato dati presumibilmente rubati da Denso. Non è ancora chiaro se l’azienda abbia subito due volte gli attacchi o se i malintenzionati abbiano avuto una sorta di “sovrapposizione” con la pubblicazione dei dati.

Allo stesso tempo, ci sono altre teorie, ad esempio, un ricercatore noto con il soprannome di Arkbird osserva che Pandora utilizza lo stesso file packer eseguibile del malware NightSky, un vecchio rebranding del ransomware LockFile e AtomSilo.

Redazione
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