Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
Fortinet 970x120px
Redhotcyber Banner Sito 320x100px Uscita 101125
Il ransowmare Pysa mostra il “dito medio” alle forze dell’ordine.

Il ransowmare Pysa mostra il “dito medio” alle forze dell’ordine.

Redazione RHC : 15 Novembre 2021 15:10

Il gruppo di cyber ransomware Pysa (noto anche come Mespinoza) ha registrato nell’ultimo periodo decine di vittime sul suo DLS, subito dopo che il governo degli Stati Uniti ha annunciato una serie di misure contro i gruppi di cyber ransomware.

Ci sono attualmente 50 aziende, università e organizzazioni sul sito delle perdite di Pysa. Tuttavia, per molti esperti, il vero tempismo degli attacchi solleva interrogativi, dal momento che Pysa di solito aggiunge le vittime al suo sito qualche tempo dopo l’attacco.

Come ha detto a ZDNet Allan Liska, esperto nel campo dei ransomware della società di sicurezza informatica Recorded Future, molto probabilmente non tutte le vittime pubblicate sul sito sono nuove.

“Loro (i membri di Pysa – ndr) pubblicano i dati delle vittime sei o anche più mesi dopo l’attacco iniziale. Queste possono essere tutte le vittime da cui hanno esfiltrato dati, ma ce ne sono sicuramente più di quelle che abbiamo osservato in altri periodi degli anni”

ha detto Liska.

B939cf 2b063ca0dd4d4796adc286d058b75170 Mv2
Una immagine delle ultime pubblicazioni di Pysa ransomware

L’opinione è supportata dall’analista di Emsisoft Brett Callow. Secondo lui, Pysa rivela i nomi delle sue vittime diverse settimane o addirittura mesi dopo l’attacco, il che lo distingue dagli altri gruppi di cyber ransomware.

Il motivo per cui questo gruppo ransomware aspetta così tanto tempo non è chiaro. Inoltre, non è chiaro il motivo per cui hanno improvvisamente deciso di pubblicare così tante informazioni contemporaneamente.

Di recente, il governo degli Stati Uniti ha collaborato con Europol, Eurojust, Interpol e altre forze dell’ordine per combattere i gruppi di ransomware informatici.

L’operazione GoldDust ha eliminato una serie di gruppi di cyber ransomware negli ultimi sei mesi. L’operazione ha coinvolto 17 paesi del mondo e decine di persone sono state arrestate in Europa, sospettate di collegamenti con cyber ransomware.

In particolare, l’infrastruttura REvil è stata sequestrata da sforzi congiunti, a seguito della quale il gruppo ha dovuto “chiudere le operazioni” per una seconda volta.

Sia Callow che Liska osservano che la pubblicazione da parte del gruppo Pysa dei dati delle organizzazioni attaccate è stata del tutto inaspettata, viste le misure adottate dalle forze dell’ordine.

“Non c’è altra scelta che pensare che l’abbiano fatto in risposta alle notizie su REvil, per mostrare alle autorità il dito medio o per dimostrare fiducia in se stessi nel caso in cui i loro partner inizino improvvisamente a fare marcia indietro”

ha spiegato Callow.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
TamperedChef: malware tramite falsi installer di app
Di Redazione RHC - 21/11/2025

La campagna su larga scala TamperedChef sta nuovamente attirando l’attenzione degli specialisti, poiché gli aggressori continuano a distribuire malware tramite falsi programmi di installazione di a...

Immagine del sito
Bug critico da score 10 per Azure Bastion. Quando RDP e SSH sul cloud sono in scacco matto
Di Redazione RHC - 21/11/2025

Una vulnerabilità di tipo authentication bypass è stata individuata in Azure Bastion (scoperta da RHC grazie al monitoraggio costante delle CVE critiche presente sul nostro portale), il servizio g...

Immagine del sito
Rischio sventato per milioni di utenti Microsoft! La falla critica in Microsoft SharePoint da 9.8
Di Redazione RHC - 21/11/2025

Microsoft ha reso nota una vulnerabilità critica in SharePoint Online (scoperta da RHC grazie al monitoraggio costante delle CVE critiche presente sul nostro portale), identificata come CVE-2025-5924...

Immagine del sito
Garante Privacy in crisi: il Segretario Generale lascia dopo la richiesta sulle email dei dipendenti
Di Redazione RHC - 21/11/2025

Il Segretario Generale del Garante per la protezione dei dati personali, Angelo Fanizza, ha rassegnato le proprie dimissioni a seguito di una riunione straordinaria tenuta questa mattina nella sala Ro...

Immagine del sito
Dipendenti Infedeli: licenziato, rientra in azienda e resetta 2.500 password all’insaputa dell’azienda
Di Redazione RHC - 21/11/2025

Un impiegato si è dichiarato colpevole di aver hackerato la rete del suo ex datore di lavoro e di aver causato danni per quasi 1 milione di dollari dopo essere stato licenziato. Secondo l’accusa, i...