Red Hot Cyber
La cybersecurity è condivisione. Riconosci il rischio, combattilo, condividi le tue esperienze ed incentiva gli altri a fare meglio di te.
Cerca

La Psicologia dietro gli Attacchi Informatici! il ruolo fondamentale delle emozioni dalle quali difenderci

Daniela Farina : 16 Luglio 2024 09:31

Recentemente Red Hot Cyber ha intervistato la cybergang Ransomcortex. Alla domanda “Se doveste dire ad un ospedale da quale punto cominciare per ripristinare la propria sicurezza informatica, quale consiglio dareste?” ha risposto nel seguente modo: “Aumentare il livello intellettuale degli esseri umani che lavorano in questo ospedale. Gli esseri umani sono i più facili da sfruttare.”

Nel mondo complesso della cybersecurity, spesso si tende a concentrarsi su aspetti tecnici e misurabili, trascurando un fattore fondamentale: il ruolo delle emozioni umane.

Le emozioni, infatti, giocano un ruolo cruciale sia nel comportamento degli hacker che in quello delle potenziali vittime, influenzando in modo significativo le vulnerabilità e le strategie di difesa.


CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza l'ottavo episodio della serie Betti-RHC

Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati.

Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]



Supporta RHC attraverso:


Ti piacciono gli articoli di Red Hot Cyber? Non aspettare oltre, iscriviti alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo.


Vediamo insieme quali sono e perchè sono così importanti.

Le principali emozioni da considerare

  • Paura: la paura è un’emozione comune che può essere sfruttata dagli hacker per indurre le persone a commettere errori. È importante essere consapevoli di questa emozione e non lasciare che offuschi il proprio giudizio.
  • Ansia: l’ansia può portare le persone a prendere decisioni impulsive o a trascurare le normali procedure di sicurezza. È importante mantenere la calma e seguire le procedure stabilite in caso di potenziale minaccia informatica.
  • Curiosità: la curiosità può spingere le persone a cliccare su link sospetti o ad aprire allegati non sicuri. È importante essere cauti e diffidare di qualsiasi cosa che sembri troppo bella per essere vera.
  • Avidità: l’avidità può indurre le persone a cadere in truffe online o a divulgare informazioni sensibili in cambio di presunti premi. È importante essere scettici di fronte a offerte troppo vantaggiose e verificare sempre l’affidabilità delle fonti prima di fornire qualsiasi dato personale.

L’intersezione tra psicologia e cybersecurity è un campo in continua espansione che assume sempre più importanza nell’odierno panorama digitale.

Capire i principi psicologici che guidano sia il comportamento degli hacker che quello delle potenziali vittime è fondamentale per sviluppare strategie di difesa efficaci e creare una cultura della sicurezza informatica più solida.

Le emozioni come strumento per i cybercriminali

I cybercriminali esperti sfruttano la psicologia umana per manipolare le emozioni e ingannare le persone. Le tattiche di phishing, ad esempio, fanno leva sulla paura e sul senso di urgenza per indurre gli utenti a divulgare informazioni sensibili o a compiere azioni impulsive.

L’intelligenza emotiva, ovvero la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri, riveste un ruolo fondamentale nella sicurezza informatica. Individui con alta intelligenza emotiva sono più abili a riconoscere tentativi di inganno online e a prendere decisioni informate per proteggere i propri dati e la propria privacy.

Nel mondo complesso del cybercrime, le emozioni assumono un ruolo centrale, influenzando le azioni di both hacker che vittime. Esploriamo le sfumature emotive che caratterizzano questi due protagonisti:

Gli hacker

  • Motivazioni: la spinta che porta gli hacker ad agire può essere complessa e sfaccettata. Accanto al classico desiderio di guadagno economico, troviamo spesso motivazioni legate alla ricerca di riconoscimento, al gusto per la sfida intellettuale o al bisogno di sentirsi in controllo.
  • Emozioni durante l’attacco: durante un attacco, gli hacker possono provare un mix di eccitazione, adrenalina e soddisfazione nel portare a termine il loro piano. Tuttavia, non è escluso che provino anche sensi di colpa o rimorso, soprattutto se consapevoli delle conseguenze negative delle loro azioni.
  • Reazioni al successo/insuccesso: il successo di un attacco può rafforzare l’autostima dell’hacker e motivarlo a compiere imprese ancora più audaci. L’insuccesso, invece, può generare frustrazione, rabbia e un desiderio di rivalsa.

Le vittime

  • Le emozioni immediate: le vittime di un cyberattacco subiscono un trauma emotivo che può manifestarsi sotto forma di shock, paura, rabbia, frustrazione e senso di impotenza. La gravità del reato e la perdita di dati sensibili possono amplificare queste emozioni negative.
  • Conseguenze a lungo termine: oltre al danno immediato, un cyberattacco può avere ripercussioni psicologiche a lungo termine sulla vittima, come ansia, depressione, paranoia e difficoltà a fidarsi degli altri.
  • Processi di coping: le vittime reagiscono al trauma in modi differenti. Alcune cercano supporto psicologico, altre si dedicano a rafforzare la propria sicurezza informatica, mentre altre ancora possono provare vergogna e isolamento.

La psicologia è un campo in continua evoluzione e il suo ruolo nella cybersecurity è destinato a crescere sempre più. La psicologia è la chiave per comprendere e contrastare le minacce informatiche. Le emozioni sono parte integrante del cybercrime, influenzando le azioni di hacker e vittime.

La comprensione di queste dinamiche emotive è fondamentale per sviluppare strategie di prevenzione più efficaci e per supportare le vittime in modo adeguato.

La psicologia può offrire soluzioni

  • Sviluppare strategie di prevenzione più efficaci: la comprensione dei fattori psicologici che motivano gli hacker può aiutare a identificare i potenziali aggressori e a sviluppare misure preventive mirate.
  • Supportare le vittime di cybercrime: la terapia e il counseling psicologico possono aiutare le vittime a superare il trauma emotivo, a gestire l’ansia e la paura e a riprendere il controllo della propria vita.
  • Promuovere l’uso sicuro e responsabile della tecnologia: educazione e sensibilizzazione sui rischi del cybercrime e sulle buone pratiche di sicurezza online sono cruciali per ridurre l’incidenza di attacchi e promuovere un uso consapevole della tecnologia.

In sintesi, la psicologia è un alleato prezioso nella lotta contro il cybercrime. Integrare i principi psicologici nelle strategie di cybersecurity permette di:

  • Ridurre il rischio di attacchi
  • Proteggere meglio dati e sistemi
  • Aumentare la resilienza di individui e organizzazioni
  • Promuovere un uso sicuro e consapevole della tecnologia
  • Sostenere le vittime di cybercrimini

Investire nel connubio tra psicologia e cybersecurity è fondamentale per costruire un futuro digitale più sicuro e protetto per tutti. In definitiva, la psicologia ha un ruolo fondamentale da svolgere nel comprendere e affrontare le sfide del cybercrime, contribuendo a creare un mondo digitale più sicuro e resiliente per tutti.

Le aziende che comprendono e sfruttano i principi psicologici saranno meglio preparate ad affrontare le sfide sempre più complesse poste dalle minacce informatiche in continua evoluzione.

Insieme, psicologia e cybersecurity possono costruire un mondo più sicuro!

Daniela Farina
Laureata in filosofia, in psicologia, counselor professionista, mental coach, appassionata di mindfulness. Umanista per vocazione lavora in Cybersecurity per professione. In FiberCop S.p.a come Risk Analyst.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Operazione Checkmate: colpo grosso delle forze dell’ordine. BlackSuit è stato fermato!
Di Redazione RHC - 25/07/2025

Nel corso di un’operazione internazionale coordinata, denominata “Operation Checkmate”, le forze dell’ordine hanno sferrato un duro colpo al gruppo ransomware BlackSuit (qu...

I Mostri sono stati puniti! GreySkull: 18 condanne e 300 anni di carcere per i pedofili
Di Redazione RHC - 25/07/2025

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha segnalato lo smantellamento di quattro piattaforme darknet utilizzate per la distribuzione di materiale pedopornografico. Contemporaneamente, un dicio...

Nuovi attacchi all’Italia da NoName057(16) e una Infiltrazione nel sistema idrico ceco
Di Redazione RHC - 24/07/2025

“Combattere il cybercrime è come estirpare le erbacce: se non elimini le radici a fondo, queste ricresceranno” e oggi, più che mai, questa verità si conferma ess...

XSS.IS messo a tacere! Dentro l’inchiesta che ha spento uno dei bazar più temuti del cyber‑crime
Di Luca Stivali - 24/07/2025

Immagina di aprire, come ogni sera, il bookmark del tuo forum preferito per scovare nuove varianti di stealer o l’ennesimo pacchetto di credenziali fresche di breach. Invece della solita bachec...

Firefox 141: rilasciato un aggiornamento critico di Sicurezza
Di Redazione RHC - 24/07/2025

Il 22 luglio 2025, Mozilla ha rilasciato Firefox 141, un aggiornamento volto a migliorare la sicurezza del browser. Nell’ambito del Bollettino MFSA 2025-56, sono state risolte 18 vulnerabilit&#...