L'FBI blocca gli hacker russi di Sandworm che stavano costruendo una botnet
Red Hot Cyber
Condividi la tua difesa. Incoraggia l'eccellenza. La vera forza della cybersecurity risiede nell'effetto moltiplicatore della conoscenza.
Cerca
TM RedHotCyber 970x120 042543
TM RedHotCyber 320x100 042514
L’FBI blocca gli hacker russi di Sandworm che stavano costruendo una botnet

L’FBI blocca gli hacker russi di Sandworm che stavano costruendo una botnet

Redazione RHC : 7 Aprile 2022 12:23

Il Federal Bureau of Investigation degli Stati Uniti ha sottratto il controllo di migliaia di router e dispositivi firewall agli hacker militari russi, dirottando la stessa infrastruttura che le spie di Mosca stavano usando per comunicare con i dispositivi hakcerati, hanno detto mercoledì funzionari statunitensi.

Una dichiarazione giurata non sigillata ha descritto questa operazione insolita come una mossa preventiva per impedire agli hacker russi di creare una “botnet” malevola, ovvero una rete di computer compromessi che può bombardare altri server con traffico fittizio.

“Fortunatamente, siamo stati in grado di interrompere questa botnet prima che potesse essere utilizzata”


Nuovo Fumetto Betti

CALL FOR SPONSOR - Sponsorizza la Graphic Novel Betti-RHC
Sei un'azienda innovativa, che crede nella diffusione di concetti attraverso metodi "non convenzionali"? 
Conosci il nostro corso sul cybersecurity awareness a fumetti? 
Red Hot Cyber sta ricercando un nuovo sponsor per una nuova puntata del fumetto Betti-RHC mentre il team è impegnato a realizzare 3 nuovi episodi che ci sono stati commissionati. 
Contattaci tramite WhatsApp al numero 375 593 1011 per richiedere ulteriori informazioni oppure alla casella di posta [email protected]


Supporta Red Hot Cyber attraverso: 

  1. L'acquisto del fumetto sul Cybersecurity Awareness
  2. Ascoltando i nostri Podcast
  3. Seguendo RHC su WhatsApp
  4. Seguendo RHC su Telegram
  5. Scarica gratuitamente “Byte The Silence”, il fumetto sul Cyberbullismo di Red Hot Cyber

Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì.

ha affermato il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland. L’ambasciata russa a Washington non ha effettuato commenti.

La botnet era controllata tramite un malware chiamato Cyclops Blink, che le agenzie di difesa informatica statunitensi e britanniche avevano pubblicamente attribuito a “Sandworm“, presumibilmente una delle squadre national state del servizio di intelligence militare russo che è stata più volte accusata di aver compiuto attacchi informatici.

Sandworm, è noto anche come Unit 74455, è presumibilmente un’unità cybermilitare russa del GRU, l’organizzazione responsabile dell’intelligence militare russa. Altri nomi, dati dai ricercatori di sicurezza informatica includono Telebots, Voodoo Bear e Iron Viking.

Si ritiene che il team sia dietro l’ attacco informatico alla rete elettrica in Ucraina del dicembre 2015, gli attacchi informatici del 2017 all’Ucraina utilizzando il malware NotPetya, vari tentativi di interferenza nelle elezioni presidenziali francesi del 2017 e l’attacco informatico alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali 2018. L’allora procuratore degli Stati Uniti per il distretto occidentale della Pennsylvania Scott Brady ha descritto la campagna informatica del gruppo come tra gli “attacchi informatici più distruttivi e costosi della storia”

Ritornando al malware, Cyclops Blink è stato progettato per dirottare dispositivi realizzati da WatchGuard Technologies Inc (WTCHG.UL) e ASUSTeK Computer Inc (2357.TW), secondo una ricerca di società di sicurezza informatica private.

Fornisce ai servizi russi l’accesso a quei sistemi compromessi, offrendo la possibilità di esfiltrare o eliminare da remoto i dati o trasformare i dispositivi per attaccare terzi.

Watchguard ha rilasciato una dichiarazione in cui confermava di aver collaborato con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per interrompere la botnet, ma non ha rivelato il numero di dispositivi interessati, affermando solo che rappresentavano “meno dell’1% delle apparecchiature WatchGuard”.

Il direttore dell’FBI Chris Wray ha detto ai giornalisti che l’FBI, con l’approvazione del tribunale, ha segretamente raggiunto migliaia di router e dispositivi firewall per eliminare il malware e riconfigurare i dispositivi.

“Abbiamo rimosso il malware dai dispositivi utilizzati da migliaia di piccole imprese per la sicurezza della rete in tutto il mondo”, ha affermato Wray e ha aggiunto: “Abbiamo chiuso la porta che i russi avevano usato per entrarci”.

La dichiarazione giurata rilevava che i funzionari statunitensi hanno lanciato una campagna di sensibilizzazione “per informare i proprietari di dispositivi WatchGuard delle misure che dovrebbero intraprendere per rimediare alle infezioni o alle vulnerabilità“.

Il presidente Biden ha ripetutamente affermato che non avrebbe messo l’esercito americano in conflitto diretto con l’esercito russo, una situazione che secondo lui potrebbe portare alla terza guerra mondiale. Questo è il motivo per cui ha rifiutato di utilizzare l’aviazione americana per creare una no-fly zone sull’Ucraina o per consentire il trasferimento di aerei da combattimento in Ucraina dalle basi aeree della NATO.

Ma la sua esitazione non sembra estendersi al cyberspazio. L’operazione che è stata rivelata mercoledì ha mostrato la volontà di disarmare la principale unità di intelligence dell’esercito russo dalle reti di computer negli Stati Uniti e in tutto il mondo. È anche l’ultimo sforzo dell’amministrazione Biden per arginare le azioni russe rendendole pubbliche prima che Mosca possa colpire.

Immagine del sitoRedazione
La redazione di Red Hot Cyber è composta da un insieme di persone fisiche e fonti anonime che collaborano attivamente fornendo informazioni in anteprima e news sulla sicurezza informatica e sull'informatica in generale.

Lista degli articoli

Articoli in evidenza

Immagine del sito
L’interruzione di Cloudflare del 5 dicembre 2025 dovuta alle patch su React Server. L’analisi tecnica
Di Redazione RHC - 07/12/2025

Cloudflare ha registrato un’interruzione significativa nella mattina del 5 dicembre 2025, quando alle 08:47 UTC una parte della propria infrastruttura ha iniziato a generare errori interni. L’inci...

Immagine del sito
GlobalProtect di Palo Alto Networks è sotto scansioni Attive. Abilitate la MFA!
Di Redazione RHC - 07/12/2025

Una campagna sempre più aggressiva, che punta direttamente alle infrastrutture di accesso remoto, ha spinto gli autori delle minacce a tentare di sfruttare attivamente le vulnerabilità dei portali V...

Immagine del sito
Rilasciata FreeBSD 15.0: ecco le novità e i miglioramenti della nuova versione
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Dietro molte delle applicazioni e servizi digitali che diamo per scontati ogni giorno si cela un gigante silenzioso: FreeBSD. Conosciuto soprattutto dagli addetti ai lavori, questo sistema operativo U...

Immagine del sito
React2Shell: due ore tra la pubblicazione dell’exploit e lo sfruttamento attivo
Di Redazione RHC - 06/12/2025

Molto spesso parliamo su questo sito del fatto che la finestra tra la pubblicazione di un exploit e l’avvio di attacchi attivi si sta riducendo drasticamente. Per questo motivo diventa sempre più f...

Immagine del sito
Cloudflare dichiara guerra a Google e alle AI. 416 miliardi di richieste di bot bloccate
Di Redazione RHC - 05/12/2025

Dal 1° luglio, Cloudflare ha bloccato 416 miliardi di richieste da parte di bot di intelligenza artificiale che tentavano di estrarre contenuti dai siti web dei suoi clienti. Secondo Matthew Prince, ...