Redazione RHC : 3 Ottobre 2024 18:48
Si chiama Carmelo Miano, il giovane di 24 anni nato a Sciacca e residente a Gela, che è stato arrestato il 2 ottobre con l’accusa di aver violato diversi sistemi informatici sensibili. Tra questi, spiccano i server del ministero della Giustizia e di varie procure italiane.
L’arresto, eseguito dalla procura di Napoli, lo vede accusato di accesso abusivo a sistemi informatici, con l’aggravante di aver introdotto malware per acquisire informazioni riservate e accedere a capitali digitali. Secondo il procuratore nazionale antimafia Gianni Melillo e il procuratore Nicola Gratteri, Miano si è reso protagonista di una serie di crimini cibernetici che hanno messo a rischio la sicurezza di diverse infrastrutture statali.
Miano, che vive a Roma e lavora come programmatore informatico, è accusato anche di aver ottenuto accesso a un documento segreto della Guardia di Finanza, datato 22 dicembre 2023, che lo riguardava direttamente poiché era sotto inchiesta a Brescia. Attraverso i suoi attacchi, ha violato i sistemi di vari enti, accumulando un bottino di tre milioni di euro in bitcoin, successivamente sequestrati.
Sponsorizza la prossima Red Hot Cyber Conference!Il giorno Lunedì 18 maggio e martedì 19 maggio 2026 9 maggio 2026, presso il teatro Italia di Roma (a due passi dalla stazione termini e dalla metro B di Piazza Bologna), si terrà la V edizione della la RHC Conference. Si tratta dell’appuntamento annuale gratuito, creato dalla community di RHC, per far accrescere l’interesse verso le tecnologie digitali, l’innovazione digitale e la consapevolezza del rischio informatico. Se sei interessato a sponsorizzare l'evento e a rendere la tua azienda protagonista del più grande evento della Cybersecurity Italiana, non perdere questa opportunità. E ricorda che assieme alla sponsorizzazione della conferenza, incluso nel prezzo, avrai un pacchetto di Branding sul sito di Red Hot Cyber composto da Banner più un numero di articoli che saranno ospitati all'interno del nostro portale. Quindi cosa stai aspettando? Scrivici subito a [email protected] per maggiori informazioni e per accedere al programma sponsor e al media Kit di Red Hot Cyber. ![]() Supporta RHC attraverso:
Se ti piacciono le novità e gli articoli riportati su di Red Hot Cyber, iscriviti immediatamente alla newsletter settimanale per non perdere nessun articolo. La newsletter generalmente viene inviata ai nostri lettori ad inizio settimana, indicativamente di lunedì. |
Nell’inchiesta risultano coinvolti altri tre individui, e Miano utilizzava false identità e un sistema cifrato per operare nell’ombra. Il giovane hacker sembra aver focalizzato la sua attenzione principalmente sulla criminalità organizzata, trascurando però il terrorismo.
Miano, utilizzando le credenziali di un amministratore di sistema, ha scalato diversi livelli di sicurezza informatica. Tra i suoi obiettivi vi era anche la Procura di Gela, le cui mail consultava quotidianamente attraverso la webmail.
Ha infettato i computer di due dipendenti del ministero, rubando dati come username e password salvate nei browser, ed è riuscito ad accedere al portale sanitario della Guardia di Finanza, prelevando documenti contenenti informazioni riservate.
Secondo il Messaggero, l’inchiesta coinvolge anche funzionari pubblici ignoti, i quali avrebbero inavvertitamente aiutato Miano accettando i malware inviati da account riconducibili a lui. Questo ha permesso al giovane hacker di raccogliere informazioni, cambiare password e cancellare le tracce delle sue attività. Per evitare ulteriori fughe di notizie, l’ordinanza di arresto nei suoi confronti è stata stampata a mano e consegnata fisicamente, bypassando i soliti sistemi informatici per motivi di sicurezza.
Questi fatti rientrano in una più ampia operazione che coinvolge altre tre persone già iscritte nel registro degli indagati. Durante le indagini, sono stati sequestrati terabyte di dati riservati, tra cui file rubati dai server della Procura di Brescia, dove Miano era inizialmente sotto indagine. Le autorità sospettano che l’hacker abbia esfiltrato migliaia di documenti giudiziari, mettendo in seria difficoltà il ministero della Giustizia e costringendo i magistrati a ritornare a metodi di comunicazione più tradizionali, per evitare ulteriori compromissioni dei loro sistemi digitali.
L’inchiesta, che sembra solo all’inizio, ha già messo in evidenza come il ventiquattrenne sia stato capace di scardinare le difese di vari sistemi statali, mettendo in serio pericolo la sicurezza delle infrastrutture e delle informazioni sensibili in Italia.
Dalla fine di luglio 2025 è stata registrata una nuova ondata di attacchi informatici che colpisce le organizzazioni dotate di firewall SonicWall, con la diffusione attiva del ransomware Akira. Secon...
Microsoft ha accettato di accogliere le richieste degli attivisti europei per i diritti umani ed estendere il supporto di Windows 10 agli utenti dello Spazio Economico Europeo (SEE) senza ulteriori co...
Le Google dorks, sono diventate sinonimo di hacking, che può essere appreso da qualsiasi utente del World Wide Web. Anche se il termine si concentra su Google, ci sono alcuni comandi che funzionano a...
Recentemente, un avviso sul noto forum underground “DarkForum” ha riacceso i riflettori sul crescente e pericoloso mercato della compravendita di documenti d’identità rubati o falsificati. L’...
Cisco ha reso note due vulnerabilità critiche che interessano i propri firewall Secure Firewall Adaptive Security Appliance (ASA) e Secure Firewall Threat Defense (FTD), oltre ad altri prodotti di re...