
Il ricercatore Nicholas Zubrisky di Trend Research ha segnalato una vulnerabilità critica nel componente ksmbd del kernel Linux che consente ad aggressori remoti di eseguire codice arbitrario con i massimi privilegi di sistema. La vulnerabilità, identificata come CVE-2025-38561 ed interessa tutte le distribuzioni che utilizzano il server SMB integrato basato su ksmbd.
L’arresto anomalo era correlato alla gestione del campo Preauth_HashValue durante la creazione della sessione SMB2. Gli sviluppatori hanno commesso un errore di sincronizzazione dei thread: la mancanza di un blocco di accesso alla memoria creava una race condition quando più processi modificavano simultaneamente lo stesso oggetto. Ciò causava corruzione della memoria e cambio di thread, aprendo la strada all’esecuzione di codice arbitrario nello spazio kernel.
Per sfruttare questa vulnerabilità, un aggressore necessita di credenziali valide, ma ciò non riduce la gravità del rischio. Molte organizzazioni forniscono l’accesso ai servizi SMB sia su reti interne che esterne, il che significa che gli account possono essere dirottati o riutilizzati. Un attacco riuscito fornisce il controllo completo del sistema, inclusa la possibilità di installare malware e disabilitare l’infrastruttura.
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La vulnerabilità è stata segnalata privatamente il 22 luglio 2025 e divulgata pubblicamente il 24 settembre, in seguito alla pubblicazione delle raccomandazioni del caso. Il problema ha ricevuto un punteggio CVSS di 8,5, che tiene conto del vettore di rete, del basso livello di privilegi richiesti e della mancanza di interazione da parte dell’utente.
La correzione è già inclusa nelle attuali versioni del kernel Linux: sono stati aggiunti meccanismi di blocco corretti per prevenire condizioni di competizione quando si utilizza Preauth_HashValue. Si consiglia agli amministratori di:
Si precisa che non esistono soluzioni temporanee o alternative: l’unico modo per risolvere il problema è aggiornare il kernel. Gli utenti di distribuzioni con supporto a lungo termine dovrebbero monitorare il proprio fornitore per verificare la disponibilità di aggiornamenti di sicurezza.
Nicholas Zubrisky ha già ricevuto riconoscimenti per la sua divulgazione responsabile della vulnerabilità e la comunità Linux sottolinea che una risposta tempestiva da parte dell’amministratore è fondamentale per proteggere gli ambienti aziendali e i server di archiviazione.
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