Redazione RHC : 21 Giugno 2025 08:36
Un tribunale olandese ha stabilito che Apple ha abusato della sua posizione dominante sul mercato imponendo condizioni ingiuste agli sviluppatori di app di incontri sul suo App Store, segnando l’ultimo punto di una lunga serie di scontri tra la società americana e l’autorità antitrust olandese.
La sentenza in questione è stata emessa nel 2021 dall’Autorità olandese per i consumatori e i mercati (ACM), secondo la quale Apple ha imposto agli sviluppatori di utilizzare esclusivamente il suo sistema di pagamento, ha vietato loro di offrire metodi di pagamento alternativi al di fuori dell’App Store e ha applicato una commissione del 30% sulle transazioni (o del 15% per le aziende più piccole). L’autorità di regolamentazione ha ritenuto tali condizioni inaccettabili e, il 17 giugno 2025, il tribunale di Rotterdam ha riconosciuto la posizione dell’autorità come giustificata.
Il tribunale ha inoltre stabilito che ACM aveva tutto il diritto di imporre obblighi ad Apple, sotto minaccia di sanzioni in caso di mancato rispetto, confermando così la base giuridica della multa precedentemente imposta di 50 milioni di euro, che Apple ha ricevuto nel 2021 per il mancato rispetto degli ordini dell’autorità antitrust.
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Apple, da parte sua, ha affermato di ritenere che la sentenza del tribunale abbia minato le tutele degli utenti e le tecnologie progettate a vantaggio degli sviluppatori. L’azienda ha dichiarato di voler presentare ricorso.
Il caso rappresenta un episodio significativo di una campagna globale contro il predominio delle grandi aziende tecnologiche nei mercati digitali. Aziende come Apple e Google sono state sempre più spesso oggetto di critiche e sanzioni per aver limitato i metodi di pagamento alternativi e il controllo sugli ecosistemi delle app, il che è considerato un ostacolo alla concorrenza e una violazione dei diritti di utenti e sviluppatori.
In sintesi, la sentenza del tribunale olandese ha rafforzato la posizione delle autorità di regolamentazione nazionali e ha segnalato che i requisiti antitrust dell’Unione europea saranno non solo proclamati, ma anche implementati nella prassi giudiziaria.
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